La Festa della Liberazione del 25 aprile è un falso

In occasione della Festa della Liberazione viene celebrato l’impegno della Resistenza, in cui presero parte gruppi organizzati e spontanei di diverse estrazioni politiche, uniti nel comune intento di opporsi militarmente (dove possibile collaborando con le truppe alleate) e politicamente al governo della Repubblica Sociale Italiana (RSI) e degli occupanti nazisti tedeschi. Tutto ciò portò alla "guerra partigiana", conclusasi il 25 aprile 1945, quando l'insurrezione armata proclamata dal Comitato di liberazione nazionale dell'Alta Italia (CLNAI) consentì di prendere il controllo di quasi tutte le città del nord del paese. Ebbene, tale commemorazione è scaduta, non è più valida, in altre parole è come se festeggiassimo il compleanno di qualcuno che ha abbandonato la festa già da un bel po’. E noi lì, tanti auguri di qua e tanti auguri di là. Il motivo è semplicissimo: il nostro paese non è affatto libero dal fascismo, tutt’altro, e ne ho le prove: il sindaco di Roma, nonché capitale italiana, è Gianni Alemanno, il quale è stato accolto alla sua elezione da inquietanti saluti romani. Il Ministro della Difesa si chiama Ignazio Benito Maria La Russa e nel 2003, in tempi non sospetti, si è distinto per la seguente affermazione: “Dovreste ringraziare Fini per aver definito il fascismo il male assoluto, perché adesso siamo liberi di dire a alta voce tutte le altre cose buone che è stato il fascismo”. Il Ministro dell’Interno è Roberto Maroni, Roberto Calderoli è anch’egli Ministro, per la precisione per la Semplificazione Normativa e vice-presidente del Senato e Umberto Bossi è Ministro per le Riforme per il Federalismo, solo per dirne alcuni. Cos’hanno in comune? Sono tutti esponenti della Lega Nord… Ovviamente, citare tutto questo sarebbe stato inutile se mi fossi limitato a parlare solo dell’attuale Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi. Razzismo, conflitto di interessi, mancanza di libertà di stampa... ma da cosa è stata liberata l’Italia nel 1945?!