Ciro: Berlusconi, Noemi è mia!

 La Storia: Mi chiamo Ciro e scrivo da Napoli. Non ho mai mandato una lettera ai giornali ma stanotte è stato chiù forte ‘e me. Perdonate se ogni tanto mi scappa il dialetto, ma è la mia lingua. Sincera, onesta come ‘e pparole scritte devono essere. Domenica era la festa di Noemi, una mia compagna di scuola. Lo confesso qui, su questo foglio: io sono innamorato di quella guagliona. Il fatto è che volevo dichiararmi proprio quella sera, al suo compleanno. Aggie lavorato come a nu pazz per comprarmi il vestito nuovo. Poi sono andato da Pasquale, il barbiere di mio padre e gli agge dett’: “Pasqua’, sono nelle mani tue: fammi bell’!” Io lo sacce che nun sono bello, ma tengo nu poche ‘e curagge. Non tanto. Quanto basta per gelatinarmi tutti i capelli e andare alla festa di domenica a conquistare chella femmina. ‘O ssapevo che Noemi teneva amici importanti, nu sacco ‘e pretendenti, ma io sono testardo. Capa tosta, dice mamma. Così, sono entrato nella discoteca e ho iniziato a cercarla cogli occhi. L’aggie veduta, in mezzo alla pista, bella come a ‘na stella. Ho fatto nu passo, un altro ancora, ero quasi arrivato e stavo cercando di ricordare quello che volevo dire: “Noemi, mi chiamo Ciro e ti amo”. Semplice e diretto, comme piace a me. Stavo schiarendo la voce quando sono arrivati tre gorilla gruosse come armadi e mi hanno dato una spinta, facendomi cadere in terra. Erano co’ Berlusconi! Oh, nun sono riuscito chiù ad avvicinarla, ‘a guagliona stava sempre co’ chille vecchio tappo co’ ‘o parrucchino in capa. Berlusco’, mo’ ce l’ho co’ te! Nun tiene scuorne?! Cioè, non ti vergogni? Tu tiene tutto, ‘o governo, ‘e televisioni, tu c’hai ville e veline, Kakà e Ronaldinho, ma co’ tante femmine proprio ‘a Noemi mia t’aggia ‘a piglia’? Mia, poi… Io nun tengo niente. Sule nu poco ‘e curagge. Mo’ sto perdendo pure quello… La Notizia: Dal Corriere della Sera, 29 Aprile 2009: Noemi, la diciottenne che dice «papi» al premier NAPOLI — Noemi ha compiuto 18 anni tre giorni fa. È alta, bionda e ha il viso di bambina. Alla sua festa, domenica sera, ha partecipato Silvio Berlusconi. Lei lo chiama papi, e dice che «un regalo più bello papi non poteva farmelo. Quando l'ho visto non riuscivo a crederci, sono stata troppo felice». Anche la mamma di Noemi, che si chiama Anna e pure lei è bionda e pure lei è stata molto felice della visita, quando parla di Berlusconi dice papi. E aggiunge che «le malignità le dicano pure se vogliono, tanto noi siamo molto religiosi e ci affidiamo al Signore». Lasciando fuori da questa storia le malignità e magari pure il Padreterno, la domanda resta comunque legittima: come ci è capitato il presidente del Consiglio a una festa di ragazzini in un villone per ricevimenti sulla Circumvallazione esterna, che tra l'altro la notte è una delle strade meno raccomandabili di Napoli e provincia? «Perché è un amico di famiglia», dice Noemi seduta al tavolo della cucina nella sua casa al secondo piano di un anonimo palazzo di Portici. «Mi conosce da quando ero piccola. Mio padre (Elio, impiegato comunale; ndr) frequentava i socialisti e così conobbe Silvio. Per me avere a che fare con lui è normale, ma di trovarmelo alla festa non me l'aspettavo. E non vi dico i miei amici. A loro mica avevo mai raccontato di papi, tanto non mi avrebbero creduto. Ma poi lui è stato così simpatico con tutti. Lui è sempre tanto cordiale». Noemi porta al collo un ciondolo d'oro con diamanti, regalo di papi per i 18 anni. E ha sul tavolo i cd di Mariano Apicella con le canzoni che lei canta con papi «quando vado a trovarlo a Roma o a Milano, perché mica può venire sempre lui qui, con tutte le cose che ha da fare». Anche lei ha molto da fare: «Innanzitutto la scuola: studio grafica pubblicitaria», e corre a prendere un libro sul simbolo del Pdl, regalo di papi con tanto di dedica: «Alla mia piccola Noemi, alla mia piccola grafica pubblicitaria dal suo papino putativo». E poi ha lo spettacolo: una particina in un corto e la partecipazione a qualche programma con teenager in passerella. Ma non sulle tv di papi. Sulla rubrica Storie e Notizie: storie, frutto della mia fantasia, ispiratemi da notizie dei media.