No all’Italia multietnica = No all’Italia

Io preferirei non parlare così spesso di Berlo. Ebbene sì, da ora in poi il nostro premier lo chiamerò Berlo. Mi piace, forse perché fa rima con merlo. Ripeto, ci sono tante cose di cui scrivere in giro, tuttavia, quando il presidente del consiglio del mio paese fa tali affermazioni pubblicamente vorrei vedere un tipo di reazione che non c’è, ed è per questo che mi sento spinto ad aprire il blog e lasciare correre le mani sulla tastiera. Stamani il Berlo ha detto che il nostro (suo) governo non vuole un’Italia multietnica. Sono nato a Napoli ma vivo a Roma da quando avevo appena due anni. Inizio quindi la mia replica con la lingua del luogo dove abito: “A Berlo, ma perché dici ‘ste fregnacce? Un presidente der consiglio ‘a dovrebbe sape’ ‘a storia der paese suo…” Eh già. Il leader di una nazione, che regala gioielli alle diciottenni, dovrebbe sapere che secondo l’Istat il 5,75% della popolazione italiana è formata da immigrati o residenti stranieri, fino a 6,10%, considerando anche gli irregolari, cioè oltre 4 milioni di persone… L’uomo che presiederà il prossimo G8 in Abruzzo, sicuramente futuro teatro di altre imbarazzanti (per noi) gaffes, dovrebbe sapere che nel censimento dell’Istat non sono contate le persone naturalizzate, alcune con doppia cittadinanza, che sono già cittadini italiani… L’ormai ex marito di Veronica Lario dovrebbe sapere che l’impero romano fu uno dei primi esempi di società multietnica della storia… Il capo di governo che infanga il nome di opere appartenenti al patrimonio dell’umanità dovrebbe sapere che storicamente gli abitanti del suo paese hanno alle loro origini numerosi popoli diversi, tra indoeuropei (Italici, Veneti, Iapigi), pre-indoeuropei o neolitici (Liguri, Sardi, Corsi, Sicani, Elimi, Taurini, Camuni, ecc) ed Etruschi; che in Sicilia erano presenti, oltre agli autoctoni Sicani, altre due popolazioni: gli Elimi, probabilmente di stirpe anatolica (si pensa a una loro origine troiana) e i Siculi, provenienti dal Punjab e parlanti una lingua indoeuropea molto simile al sanscrito ma con una grafia latina… Il capo di stato con il più alto numero di processi a suo carico dovrebbe sapere che dopo la caduta dell’impero romano in Italia sono arrivati i Longobardi e i Franchi di Carlo Magno; che nel IX secolo la Sicilia fu occupata dagli Arabi e in seguito dai Normanni… E mi fermo qui. L’Italia è un paese estremamente variopinto e ricco di mille origini diverse. Questa è la sua fortuna e non lo sa. Berlo dovrebbe sapere che dire no all’Italia multietnica significa dire no all’Italia…