La vida loca di Christian Poveda, un vero intellettuale


E’ notizia di stamattina quella della morte del documentarista Christian Poveda, assassinato ieri a San Salvador.
Lo scorso anno aveva girato sul luogo un coraggioso film dal titolo “La vida loca” (La vita folle), con l’intento di raccontare le vicende delle gang di Mara 18.
Mara o strada 18 è una vera e propria organizzazione criminale divisa tra gli Stati Uniti e l’America centrale.
Per farvi un’idea del lavoro di Poveda, ecco un trailer del film che forse lo ha condannato a morte:


Ieri Beppe Grillo ha scritto un post sugli intellettuali, affermando che "Gli intellettuali, se esistono ancora, si sono venduti." E ancora: "L'intellettuale è una specie scomparsa, sotterrata dalle tonnellate di merda della televisione e dall'indifferenza, dal grufolare di maiali, della società italiana. Si sono adattati, meglio vivere cento giorni da pecora che un giorno da uomo libero. I migliori tengono una rubrica, rispondono alla posta dei lettori e lanciano appelli per la democrazia da sottoscrivere, anche on line. L'intellettuale moderno non è di destra o di sinistra, il suo punto cardinale è il portafoglio, il suo segno distintivo la piaggeria verso il potere. Ama servire e le sue capacità sono a disposizione di chi le apprezza."
Beppe ha ragione ma fa un solo errore, sebbene fondamentale. Quelli di cui parla non sono affatto degli intellettuali, ne interpretano solo il ruolo, come gli attori cani di una fiction nostrana.
Gli intellettuali di oggi (come di ieri) non sono in tv, nessuno li conosce, sono ignoti ai più.
Non sono popolari nemmeno in rete.
L'intellettuale va esattamente nella direzione opposta delle telecamere e delle penne dei cronisti.
L'intellettuale rischia la vita senza trucco, lontano dai riflettori e soprattutto privo di scorta.
L'intellettuale non è un eroe da ammirare su Facebook.
L'intellettuale non si preoccupa dei tagli allo spettacolo perché nulla lo può fermare finché ha fiato in corpo.
L'intellettuale non conosce nessuno di importante, per questo motivo è scomodo per la destra quanto per la sinistra.
L'intellettuale vive per le sue idee e il più delle volte per esse muore, come Pasolini.
E come Christian Poveda.

 



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