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Visualizzazione dei post da ottobre, 2009

Trans, Berlusconi si arrabbia con Gasparri

Storie e Notizie N. 67 La Storia: La sala è gremita. Sono presenti tutti gli uomini più importanti del centro destra con un trascorso da ministro. Nell’aria c’è un silenzio teso. Per sdrammatizzare Fini va davanti a tutti e si mette a fare l’imitazione di Berlusconi. Alcuni ridono, probabilmente quelli più tranquilli. La maggior parte abbozza un sorriso. Solo Gasparri, seduto in quarta fila, non ride e tantomeno sorride. In quel momento entra Berlusconi e Fini torna al suo posto, beccandosi comunque un’occhiataccia dal premier. “Signori”, attacca quest’ultimo, “come sapete gira voce che oltre a Marrazzo ci sarebbe anche uno di voi, tra i politici frequentatori dei trans di via Gradoli. Se questa diceria fosse vera, sarebbe una vergogna.” “Se è per questo si parla anche di un altro di centro sinistra…” osserva polemico La Russa. “Non mi interessa se di là vanno a travestiti!” tuona il presidente del consiglio. “Qua si parla di chiappe d’oro, cribbio! Noi di destra siamo sempre attivi, è

Fazio lavora per la Glaxo?

Ho appena letto la notizia che il vice ministro della salute Fazio , in occasione di un convegno, ha dichiarato: “ L'Italia, con la Spagna, è il Paese col maggior numero di casi di influenza A... ”. Una domanda nasce in me spontanea: come mai proprio l’ Italia e la Spagna ? E perché no, che so, la Grecia e la Polonia? Oppure la Finlandia e il Belgio? Si tratta di una mera casualità? E' solo sfiga? Sono nato a Napoli, ma non sono superstizioso. Soprattutto sono persuaso che in tutte le questioni intorno alle quali girano miliardi di euro ci siano poche cose lasciate al caso. La vendita del Pandemrix , il vaccino contro l’influenza A, frutterà all’azienda che lo produce, la GlaxoSmithKline un guadagno colossale, questo nessuno può negarlo. E’ un dato di fatto. Un’impresa, che sia piccola o enorme come la suddetta multinazionale, deve fare utili. E’ il suo scopo primario. Quando Fazio annuncia che in Italia e Spagna vi è il maggior numero di casi di influenza, p

Berlusconi vs toghe rosse e l'Istat...

Da un lato Berlusconi e i suoi ministri straparlano di terribili toghe rosse , geniali riforme dell’università , preziosi mediatori civili e prioritari rifinanziamenti delle missioni all’estero e dall’altro l’ Istat pubblica dati a dir poco preoccupanti. Le chiacchiere del governo : Il Ministro dell'economia Tremonti elogia la geniale riforma dell'Università della Gelmini, la quale raggiante annuncia il suo imminente matrimonio. Quest'ultima è una notizia fondamentale che aspettavamo tutti con ansia. Il ministro della giustizia Alfano presenta con orgoglio l'introduzione del prezioso mediatore civile per risolvere questioni su contratti bancari assicurativi ma anche quelle inaccettabili liti condominiali. Un grido di sincero giubilo viene esclamato all'unisono dagli amministratori di tutta Italia. Il ministro Ignazio La Russa annuncia fiero l'approvazione dell'ultimo decreto legge sul prioritario finanziamento delle nostre indispensabili mi

Rutelli, tragitto differente ma stessa poltrona...

  Rutelli si prepara alla svolta, pronto a seguire un tragitto differente. E allora? Qual è la novità? Siamo schietti, su. Non facciamo i moralisti. E’ comprensibile che una persona che desideri lavorare in politica, ci tenga ad essere eletta e soprattutto a mantenere questo privilegio, che sia in parlamento piuttosto che in senato. A parte il naturale discorso economico, è ovvio che con un'autorevole poltrona sotto il sedere, invece che una normale sedia da salotto, si considerino i propri ideali e le personali aspirazioni più realizzabili. Certo, tutto dipende da quali siano effettivamente gli ideali e le personali aspirazioni… E’ notizia di oggi che Francesco Rutelli , in seguito alla vittoria di Bersani alle primarie del Partito Democratico, dichiara di voler " iniziare un tragitto differente, unendo persone diverse, che hanno culture diverse e la capacitò di mettersi al servizio del cittadino operosamente ". E’ facile interpretare queste parole come una

Video, Berlusconi avvertì Marrazzo: il testo della telefonata

Storie e Notizie N. 66 La Storia (immaginaria) : Roma. Fine Ottobre 2009. Un telefonino vibra. Nulla di speciale, capita a molti. L’apparecchio appartiene all’ormai ex presidente della Regione Lazio . “Pronto?” “Piero?” “Sì?” “Sono Silvio Berlusconi.” … “Vai a prendere per il culo qualcun altro!” Clic . Il cellulare vibra di nuovo. Anche questo capita sovente a tanti. “Pronto?!” “Piero, sono veramente Silvio Berlusconi, non è uno sche…” “Ho memorizzato il numero e lo segnalerò alla polizia, se non la smetti!” Clic. Un telefonino vibra ancora. Pure questa è cosa comune alla maggior parte di noi. “Pronto…” “Piero, non attaccare, altrimenti dico a tutti di via Gradoli…” … “Ma chi è?” “Ah, adesso mi ascolti, eh?! Sono Silvio Berlusconi, cribbio!” … “Ma sei veramente tu?” “Certo che sono io. Senti, devo dirti una cosa importante…” “Di cosa si tratta?” “Ascoltami, devi stare attento , gira un video su di te .” “Un video…? Che video? E perché prima hai pa

Aborto e Cei: obiezione di coscienza per i tabaccai?

Storie e Notizie N. 65 La Storia : Lettera al Segretario generale della Cei Caro monsignor Mariano Crociata, sono Pio Buonsignore e le scrivo da Roma. Sono sempre stato credente. Nella buona e nella cattiva sorte, soprattutto in quest’ultima, come un sincero amante della propria fede dovrebbe fare. Sono cattolico, non semplicemente cristiano. So cosa comporta, l’ho sempre saputo. Non sono come quelli che dicono io sono cristiano , non cattolico … io credo in Gesù Cristo, mica nel Papa . E’ facile fare così. Anche io avrei potuto fare lo stesso, un miliardo di volte. E’ troppo comodo. Una letta al vangelo e poi ognuno fa come desidera, nella più totale libertà individuale. Libertà?! Libertà di amare a vostro piacimento? Libertà di interpretare a vostro modo la parola di Dio? Libertà di scegliere individualmente quale morale seguire? Eh no, cari miei, questa non è affatto libertà, bensì disordine! Niente altro che un opportunista disordine in cui sguazzare nella

Mastella: le colpe di Pdl e Pd

Clemente Mastella rappresenta più di ogni altro politico italiano il punto di intersezione tra il governo e l’opposizione. Per spiegare in breve ad uno straniero come funziona la politica del nostro paese, sarebbe sufficiente suggerirgli di studiare con attenzione la carriera dell’ex sindaco di Ceppaloni . Mastella è il centro , nella sua più bassa accezione. Mastella è sempre nel mezzo , ma in quel punto in cui sei ovunque o da nessuna parte , a seconda di dove conviene di più. Mastella è a metà strada da tutto ciò che conta, ma mai abbastanza vicino da assumersi anche la seppur minima responsabilità. Negli anni della sua lunga carriera è passato invariabilmente da un centro all’ altro , provando con la sua persona quali siano le reali differenze tra il Popolo della Libertà e il Partito Democratico e quanto ingombranti le cose in comune. Ecco la trafila: Dal 1976 al 1994 : Democrazia cristiana , partito di centr o sinistra . Dal 1994 al 1998 : CCD , partito di centro

Posto fisso che sogna Tremonti

In questi giorni Tremonti è tornato ad elogiare il posto fisso, supportato anche dal Berlusconi di oggi . Quello di domani potrà cambiare idea o pensarla ancora così, ormai non ci fa caso più nessuno. Ciò nonostante, quello che il ministro non dice è di quale posto fisso sta parlando. Eh, c’è posto fisso e posto fisso. Lavorare tutta la vita come scaricatore ai mercati generali e come manager di una grande azienda non sono proprio la stessa cosa, soprattutto per i nostri politici. Ma allora, qual è il posto fisso celebrato da Tremonti e che sicuramente ogni esponente di ciascun schieramento considera un valore? Semplice, il loro posto fisso, di coloro che nulla e nessuno è mai riuscito a licenziare definitivamente. Sono in tv…     Sono nei giornali…   Ma soprattutto, sono in politica…     Anche loro la pensano come Tremonti…

L'Africa che non vedrete mai in tv

Baci e abbracci a scuola? Nota!

Storie e Notizie N. 64 La Storia : C’erano una volta una scuola e le sue regole. Erano regole uguali per tutti gli studenti. I giovani godevano del diritto di ricevere insegnamenti adeguati, ma avevano anche il dovere di rispettare l’istituto e tutte le persone con cui condividevano le lezioni. Pena una bella nota scritta, erano considerati comportamenti scorretti: Maleducazione o atteggiamento arrogante… Uso del telefonino durante le ore di lezione… Abbigliamento inadeguato... Tuttavia, la direzione della scuola pensò che tutto ciò non bastasse e che occorreva mettere un freno al crescente disordine sessuale nei giovani d’oggi. Per questo introdusse tra gli atteggiamenti vietati anche il seguente: Scambi di effusioni eccessive in ambiente scolastico... Perché le regole per una convivenza civile bisogna impararle da piccoli… La Notizia : All’Istituto Tecnico commerciale Lorgna-Pindemonte niente baci, altrimenti ti becchi una nota! Storie e No

Influenza a: il vaccino è pericoloso!

Qualche giorno fa ho sentito il Vice Ministro della Salute Ferruccio Fazio affermare con orgoglio che qui in Italia siamo i primi in Europa a distribuire il vaccino contro l’influenza A. Saremmo pure i primi a partire, ma – come al solito – siamo gli ultimi a sapere dove stiamo andando… A questo proposito ho fatto una ricerchina in rete sul suddetto vaccino, ovvero il Pandemrix . Sul sito dell’ Emea ( European Medicines Evaluation Agency ), Agenzia Europea per la valutazione dei medicinali , è possibile consultare liberamente le motivazioni del rilascio del vaccino. In particolare riporto un paio di precisazioni a dir poco preoccupanti: Perché è stato approvato Pandemrix? Il CHMP ( Comitato per i prodotti medicinali ad uso umano , Emea ) ha deciso che, sulla base delle informazioni ottenute con il vaccino prototipo e del cambiamento del ceppo, i benefici di Pandemrix sono superiori ai suoi rischi per la profilassi dell’influenza nella situazione pandemica H1N1 ufficialme

Fame nel mondo o guerre: su cosa investire?

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Oggi è la Giornata mondiale dell’alimentazione, evento istituito dalla Fao per sensibilizzare l’opinione pubblica sul dramma della denutrizione. Il 14 ottobre scorso la Fao stessa ha presentato il rapporto 2009 sulla situazione della fame nel mondo . Esso ci dice che più di un miliardo di persone, un sesto della popolazione mondiale, vive in uno stato di denutrizione intollerabile. Ecco il grafico, che mi sono permesso di tradurre in Italiano: Potrei scrivere un post denunciando la vergogna dei nostri governanti e politici vari, visto che neanche uno ha trovato il tempo di prestare pubblica attenzione alla notizia… Tuttavia, preferisco invitarvi ad una semplice riflessione, mettendo a confronto i numeri di due categorie che, ammettiamolo, sono agli antipodi nella nostra scala di priorità: esseri umani e denaro. Da un lato un miliardo di persone, più di 600 milioni in Asia e Oceano Pacifico, 265 milioni nell’Africa Subsahariana, 53 milioni in America Latina e Caraibi, 42 in Medio Or

Casino’ on line? No, in hotel…

Storie e Notizie N. 63 La Storia : C’era una volta un paese con tanti problemi da risolvere: disoccupazione dilagante, debito pubblico crescente, morti sul lavoro in aumento, solo per dirne alcuni. Ma era anche abitato da gente piena di risorse: un grande senso di solidarietà, una notevole tenacia nei momenti difficili e soprattutto una spiccata immaginazione nell’affrontare gli ostacoli. Talvolta, per aggirarli. E fu proprio grazie alla sagace inventiva di una geniale donna che essi trovarono il rimedio per rispondere alla crisi: il casinò. Il governo divenne il croupier . Niente più leggi , bensì giochi d’azzardo . I voti diventarono scommesse . I ministri avevano il compito di accettarle e, eventualmente, pagare le vincite. Il parlamento mantenne la sua forma circolare, ma si trasformò in una colossale roulette . Conservò la sua natura bipolare , dividendosi tra rossi e neri . “ Signori, fate il vostro gioco… ” esclamava il presidente della Camera, e via con

Politica e religione. E in Abruzzo si gela…

Il tempo scorre e la distanza tra l’accoppiata governo opposizione e il mondo reale aumenta a vista d’occhio. Chiedo scusa, non siamo proprio in queste condizioni, ma credo che il paragone sia calzante: immaginatevi una nave che affonda, con il livello dell’acqua che cresce imperterrito sin dal fondo della stiva. I primi a soccombere, come nel celebre Titanic, sono come sempre i più poveri, le cui grida vengono ignorate dai fortunati di sopra. Ecco, se il nostro paese fosse quella barca, state sicuri che i politici, coloro che decidono delle nostre sorti si trovano nel punto più in alto. Ma loro non sono passeggeri come gli altri, cazzo. Non sono solo ricchi e fortunati viaggiatori che si godono i vantaggi della posizione corrispondente al biglietto. Loro sono quelli che dovrebbero rimediare alla falla. Loro sono quelli che avrebbero dovuto evitare l’incidente. Li paghiamo per questo… Solito qualunquismo? Anti politica, anti stato e anti quello che volete? Ecco la prova di

Lettera complotto di Tremonti: ecco il testo integrale

Storie e Notizie n. 62 La Storia : Aspen Institute Italia Roma, 7 Settembre 2009 Caro amico, gentile amica, l’ Aspen Institute Italia è lieta di invitarti alla tavola rotonda dal titolo Costruire il dopo e rinnovare la leadership del paese , che avrà luogo l’8 ottobre 2009 presso il nostro ufficio di Roma. Ci tengo fin da subito a chiarire un equivoco: questo non è affatto un complotto ai danni di tu sai chi . Noi non pronunciamo il suo nome, ma tu hai sicuramente capito di chi si tratta. Il fatto che il nostro incontro si terrà esattamente il giorno dopo la sentenza del Lodo Alfano e all’indomani della presentazione di Italia Futura , il nuovo parti… ops, la nuova fondazione di Luca Cordero di Montezemolo è una pura coincidenza. Il convegno al quale sei invitato ha ben altro obiettivo: la leadership del futuro . La leadership del futuro implica una rinnovata e forte responsabilità non solo sul piano socio-economico ma anche a livello politico… Lo so cosa stai

Libri Nobel Herta Muller con Feltrinelli o Mondadori? No...

Riconosco di avere qualche difficoltà a scrivere questo post. Essendo uno che scrive e che vede le pubblicazioni cartacee come uno strumento importantissimo per vedere diffuse le proprie storie – fortunatamente non l’unico… - sono in qualche modo non imparziale, ecco. Ho esitato più volte, ma poi ho iniziato a pigiare i tasti ed eccomi qui. In fondo questo è il mio blog, no? Qui non ci sono editor più o meno esperti a giudicare le mie parole, non esiste alcun comitato editoriale a decidere le sorti del frutto del mio ingegno. Qua ci siete solo voi, i lettori, che potete fare quello che volete, come sempre, del resto. Come arrivare alla fine del testo o fermarvi quando desiderate, memorizzare il mio nome perché avete apprezzato ciò che dico o pregare gli dei di farvi dimenticare al più presto di essere stati qui. Qua, nella rete, ci siete voi e noi che scriviamo. Noi e voi… E’ anche a voi lettori che parliamo, non dovremmo mai dimenticarlo, per quanto possiamo approfittare de

La Mafia trattò con lo Stato: io sono responsabile

Francesco La Licata scrive oggi su La Stampa una cosa che condivido in pieno, perlomeno per ciò che concerne il nostro paese. Non mi piace che sia così, anzi, lo detesto, ma questa è la realtà: una storia esiste solo se va in tv . Il giornalista fa questa premessa per introdurre ciò che è accaduto ieri durante la trasmissione di Santoro, Anno zero. Il tema della serata riguardava i possibili intrecci tra mafia e politica, argomento di estrema attualità in Italia da tempo immemore. In particolare, l’attenzione della trasmissione si è concentrata sugli omicidi di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino del 1992, stragi che ancora oggi sono oggetto di investigazione, discussione e quant’altro. Tuttavia, facendo finta di non conoscere affatto la trama, come se fossimo spettatori di una sorta di giallo al cardiopalma e pieno di suspense, ecco che uno dei personaggi principali dell’epoca, l’ex ministro della Giustizia Claudio Martelli , dichiara in diretta che Borsellino sapeva dell’e

Non è lo Stato a comandarci. Berlusconi... no, Hitler

Le reazioni di Berlusconi alla sentenza della Corte Costituzionale sul Lodo Alfano sono a mio modesto parere particolarmente degne di nota. Sono persuaso che ogni volta che il nostro premier si trova ad esprimere un parere a caldo, soprattutto su qualcosa che lo tocca particolarmente, viene fuori la sua vera natura. Ben diversa sia da quella del premier illuminato, che porta in scena nei discorsi preparati in occasioni ufficiali, come ad esempio i G8, che da quella del re delle gaffes, vedi l’ultima sull’abbronzatura di Michelle Obama, evidente fumo negli occhi dell'opinione pubblica. Intervistato ieri dai giornalisti, appreso il verdetto che lo riguarda, Silvio ha così commentato : «La Consulta non è organo di garanzia ma organo politico, dominata da undici giudici di sinistra contro quattro che non lo sono. Per questo non ho mai creduto che l’approvassero. Ma io vado avanti. Dobbiamo governare, con o senza Lodo». «Volete sapere qual è la sintesi? Meno male che Silvio c’è