Webby Awards e Lobby Awards





Storie e Notizie n. 75

La Storia:

In risposta ai Webby Awards, in esclusiva per il blog, pubblico il risultato della top ten riservata alle più importanti lobby del momento.
La parola lobby, di origine anglosassone, viene utilizzata spesso per indicare un insieme di gruppi, organizzazioni o singole persone, unite tra di loro dal comune scopo di influenzare le istituzioni legislative.
Cosicché, ecco a voi i Lobby Awards:

Alla posizione numero 10 troviamo la lobby della fede, sempre al fianco del potere, grazie a dio.

Alla numero 9 ecco la lobby della guerra, al motto il cliente ha sempre ragione, soprattutto se stermina gli avversari.

Alla numero 8, perfettamente stabile, c’è la lobby dei media.
La gente legge sempre di meno le loro notizie, eppure riescono puntualmente a trovare i soldi che gli servono.

Chiaramente in salita, alla numero 7 ecco la lobby dei farmaci, benedetta febbre suina.

In sesta posizione, altra lobby in piena crescita, troviamo la lobby dell’acqua.
In Italia ne abbiamo avuto una prova in questi giorni.

Al quinto posto si trova colei che è ormai una habituè di questa hit parade: la lobby dell’energia.
Con tutti gli ecoincentivi statali, poi, si prevedono vacche grasse questo natale.

Alla quarta posizione abbiamo una lobby i cui fattori mutano nel tempo senza alterare mai il risultato: la mafia.
Alla fine dei conti, rimane sempre l'investimento più a lungo termine.

In testa c'è un trio incredibile, formato dalle cosiddette lobby insospettabili e per questo impunibili.
Al terzo l’Unione Europea, capace di unire di tutto tranne che i suoi cittadini.
Al secondo il G8, un gruppo di ricconi che organizza feste in giro per il mondo.
E al primo, in vetta, ci sono alcuni di noi.
Non la maggior parte dell'umanità, solo una fortunata minoranza.
Una lobby, ovvero, un obeso grumo di subumani vittime consapevoli della propria indifferenza.
E soprattutto grazie a questi ultimi che sopravvivono tutte le altre…


Ecco la classifica finale dei Webby Awards degli ultimi dieci anni:

1. Craigslist, la lista di inserzioni gratuite, che si è ampliata oltre i confini di San Francisco nel 2000, con un impatto sugli editori di giornali ovunque.

2. Google AdWords, lanciato nel 2000 e che consente agli inserzionisti di individuare i propri clienti con estrema precisione.

3. Wikipedia, l'enciclopedia gratuita open-source, lanciata nel 2001 e che oggi contiene oltre 14 milioni di voci in 271 lingue e porta persone che non si conoscono a lavorare su progetti comuni.

4. La chiusura di Napster nel 2001, che ha aperto le chiuse del file-sharing.

5. La quotazione in Borsa di Google nel 2004, che ha messo il motore di ricerca sulla strada di dare più forza agli aspetti che contano meno della vita quotidiana.

6. La rivoluzione del video online nel 2006 che ha portato a un boom dei contenuti artigianali e professionali su Internet e contribuito a ridisegnare qualsiasi cosa, dalla pop culture alla politica.

7. L'apertura di Facebook a coloro che non erano studenti di college e il lancio di Twitter nel 2006.

8. Il debutto dell'iPhone nel 2007 e gli smartphone, passati da bene di lusso a oggetto necessario con un applicazione per ogni aspetto della vita moderna.

9. La campagna presidenziale Usa del 2008 in cui Internet ha modificato ogni aspetto del modo in cui si faceva propaganda.

10. Le proteste per le elezioni iraniane del 2009 in cui Twitter è risultato vitale nell'organizzare manifestazioni e nell'esprimere esso stesso la protesta.

Storie e Notizie: storie, frutto della mia fantasia, ispiratemi da notizie dei media.

Lo spettacolo, 26 Novembre 2009 a Roma.