Cassazione prescrizione e Mills va all’inferno

 

Storie e Notizie N. 126

La Storia:

Siamo all’inferno e fa ovviamente caldo.
Non quanto dovrebbe e Satana se ne lamenta con il suo misterioso consigliere…
“Hai alzato la caldaia come ti ho detto?”
“Certo, vostra malvagità! E’ al massimo…”
“Tutta colpa dell’inquinamento…” fa il diavolo irritato, seduto alla sua scrivania, aprendo il registro.
“Ma come…” salta su l’altro, in piedi accanto a lui. “Dovreste essere contento. Se l’umanità non rispetta la natura è una vostra vittoria…”
“Bella vittoria… qui stiamo finendo tutto il petrolio! E’ quando succederà, come la faremo funzionare la caldaia?”
Il consigliere si avvicina all’enorme orecchio di Satana e gli sussurra: “Be’, potrebbe fare come fanno quelli di sopra…”
“Che? Energie alternative? Eolico, solare, quella roba lì?!”
L’uomo annuisce eloquentemente.
“Mai!” esclama Satana imperterrito. “Piuttosto brucio te…”
E fa seguire alle parole una risata indubbiamente diabolica, che gela il sangue al suo attendente.
“Basta con le chiacchiere”, fa il sovrano dell’inferno, “vediamo il primo ospite di stamani.”
Un omino in completo scuro, con occhiali e sguardo astuto viene avanti.


“Nome?” chiede Satana tenendo gli occhi sul registro, pronto a trovare la corrispondenza.
“David Mills”, risponde il tipo mostrando grande sicurezza.
Quindi strizza l’occhio al consigliere, il quale rimane impassibile, non visto però dal diavolo.
“Ah…” fa quest’ultimo leggendo le informazioni a sua disposizione. “Un avvocato, i miei preferiti…”
“Ne sono lieto, sir”, osserva serafico Mills.
“Sir?!” salta su Satana. “E cosa vuol dire?”
“E’ Inglese…” spiega l’omino. “Vuol dire signore…”
“E dì signore, allora”, lo redarguisce con occhi gelidi il demone. “Qui non servono i giri di parole, avvocato…”
Mills cerca lo sguardo del consigliere, il quale lo evita accuratamente e ciò lo inquieta non poco.
“Allora”, fa Satana leggendo sul registro, “abbiamo bella roba su di te. Corruzione in atti giudiziari e falsa testimonianza. Bene, molto bene…”
“Ecco”, lo interrompe Mills, “credo ci sia un errore. Io non dovrei trovarmi qui. In realtà sono stato assolto…”
“Assolto?” fa il diavolo stupito e divertito allo stesso tempo. “In che senso?”
“Assolto… Cioè, non sono stato condannato.”
“E chi se ne frega”, osserva Satana sorridendo ferino. “Ripeto: nel mio libro c’è scritto che tu sei colpevole di corruzione in atti giudiziari e falsa testimonianza. Confermi?”
Mills cerca per l’ennesima volta di incrociare lo sguardo del consigliere, senza fortuna.
“Ma il reato è stato prescritto…” dichiara l’omino, non più tranquillo come quando era entrato.
“Prescritto?” fa Satana allargando gli occhi al colmo della curiosità. “Questa mi mancava. Cosa intendi con prescritto? E parla chiaro, che qui non siamo in tribunale…”
“Prescritto…” ripete nervoso Mills. “Nel diritto penale, un reato si dice prescritto dopo il trascorrere di un determinato periodo di tempo…”
“Ti ho detto di parlare chiaro, avvocato”, gli intima il diavolo con voce severa. “Spiega in parole povere…”
“Vuol dire che dopo un certo tempo, a prescindere se un imputato sia colpevole o meno, non può essere più processato per un dato reato.”
Satana scoppia a ridere e il consigliere fa lo stesso, evitando di guardare negli occhi Mills, il quale è sempre più agitato.
“David…” fa il re degli inferi, soffocando a stento le risa. “Guardati intorno. Vedi qui giudici, giurie e toghe annesse?”
“No…”
“Infatti, e non ne vedrai. Se qualcuno arriva qui da noi, è perché è colpevole. Qui contano i fatti, non le parole. E il fatto che tu ci provi perfino davanti a me a fare il furbo, ti fa meritare un trattamento speciale…”
Quindi Satana batte le mani un paio di volte e due enormi diavoloni sollevano Mills per le braccia, per portarlo fuori.
Mentre le grida del malcapitato si perdono per i corridoi dell’inferno, Satana si volta verso il consigliere e domanda: “Chi è il prossimo?”
“M-Mister B.” risponde il consigliere con la fronte imperlata di sudore, improvvisamente nervoso.
“Ah, lui. Capita a fagiolo, come dite voi umani…”
Poi, accorgendosi della tensione dell’altro lo invita a calmarsi: “Tranquillo”, dice mettendogli un’inquietante mano sulla spalla. “Non devi preoccuparti più, te l’ho detto. Quello lì non può prometterti più niente, ormai. E poi non sei più il suo avvocato. Ora sei il mio…”


Storie e Notizie: storie, frutto della mia fantasia, ispiratemi da notizie dei media.

Il popolo e la tragica storia d'Italia, Sabato 20 marzo 2010 a Roma.