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Visualizzazione dei post da aprile, 2010

80 assegni in nero a Scajola: dimissioni? No, coltello tra i denti

  Storie e Notizie N. 171 Ogni giorno che passa mi convinco che il mio paese sia veramente il più paradossale del mondo. Banalmente: gli operatori umanitari sono terroristi e i guerrafondai degli eroi, chi parla di mafia la sostiene e chi grazie ad essa si arricchisce ne è il più acerrimo nemico, chi osa dissentire è un traditore e chi cambia idea un giorno sì e l’altro pure è una persona leale. Guarda caso, però, tali mistificazioni giungono quasi sempre dalla stessa fonte. Come una sorta di virus che stravolge i fatti e ribalta puntualmente la verità. Il problema è che non c’è l’antivirus. Senza antivirus, il file infetto non viene riconosciuto come tale. Il virus viene considerato un programma di sistema. Anzi, è il sistema… La Storia: C’era una volta un regno chiamato Paradosso. Nel regno c’era un re che possiamo chiamare Silvio. Il re aveva un figlio che possiamo chiamare Claudio. Il principe Claudio non era proprio quello che si dice una cima e si trovava in una spiacevole si

Lodo Alfano Costituzionale, testo ufficiale

  Storie e Notizie N. 170 A quanto sembra, il Lodo Alfano bis – ovvero l’ennesimo tentativo di impedire che Silvio Berlusconi venga processato – è pronto. Addirittura si parla di Lodo Alfano Costituzionale . Costituzionale?! Ma cosa c’è di costituzionale in una legge che sostiene che i cittadini non sono tutti uguali di fronte a quest’ultima? E’ sulla violazione di questi principi fondamentali che si dovrebbe vedere chi è veramente alternativo agli abusi del nostro Premier. Chi ha fini orecchie intenda… La Storia: 1. Il Presidente del Consiglio è intoccabile. 2. Il Presidente del Consiglio è sempre intoccabile. 3. Nella improbabile ipotesi che un magistrato avesse le prove della sua colpevolezza, entreranno in vigore gli art. 1 e 2. 4. Il Presidente del Consiglio non corrompe, offre doni disinteressati. 5. Il Presidente del Consiglio non ruba, prende in prestito per sempre. 6. Il Presidente del Consiglio non va con le prostitute, le salva dalla strada. 7. Il President

Crisi in Grecia e risate in Italia

  Storie e Notizie N. 169 Moltissimi giornali esteri, trattando la crisi economica della Grecia, segnalano il pericolo che corrono Portogallo, Spagna e soprattutto Italia, che - come dice oggi il Wall Street Journal - è a serio rischio contagio visto che ha un debito pubblico sette volte quello ellenico. Ciò nonostante, anche da quando la grave situazione finanziaria greca è su tutti i giornali, continuiamo a sentire dal nostro governo rassicurazioni e inviti all’ottimismo. Chissà, forse Berlusconi e i suoi sanno qualcosa che non sappiamo… La Storia: C’erano una volta due contadini, uno greco e l’altro italiano. I due contadini, che abitavano l’uno accanto all’altro, avevano un campo. Entrambi vivevano solo del proprio raccolto e tutti e due avevano moglie e figli. Un giorno una terribile siccità si abbatté sulle due fattorie. Un campo senz’acqua è destinato alla fine. Un contadino senza campo non ha raccolto. E i figli di un contadino che non ha raccolto non hanno di che da mang

Nucleare, anche tra Berlusconi e Putin storia di sesso

  Storie e Notizie N. 168 “Entro tre anni partiranno i lavori per la costruzione della prima centrale nucleare in Italia.” Questa è la previsione (minaccia) fatta dal premier Berlusconi in occasione dell’incontro da lui avuto con il suo omologo russo, Vladimir Putin . L’Italia avrà l’apporto della Russia in tale importante progetto. Come in un post precedente, anche oggi ho l’onore di ospitare sul blog la celeberrima psicoterapeuta e sessuologa italo americana Lisa Pointgee . La Storia: A: Dottoressa Pointgee, grazie ancora di omaggiarmi della sua presenza. L: Di nulla. A: Le dico subito che la sua interpretazione sessuale della lite tra Berlusconi e Fini mi ha lasciato molto perplesso… L: E non ha ancora sentito quella sulla possibile relazione nucleare tra il vostro premier e Putin. A: Relazione nucleare…? L: Certo, relazione nucleare. Le spiego subito: dicesi relazione nucleare quel particolare tipo di legame che si instaura tra due soggetti maschi impotenti. A: Scusi

Storie sugli alberi: L’albero di Giovanni Falcone siamo noi

  Storie e Notizie N. 167 Sabato pomeriggio, alla luce del sole, sotto gli occhi di tutti, è stato compiuto l’ennesimo oltraggio alla memoria del nostro paese. Qualcuno ha rubato le foto e i messaggi lasciati in ricordo di Giovanni Falcone su un albero, anch’esso a lui dedicato. L’albero Falcone è lì, a Palermo, in via Notarbartolo 23, da ben diciotto anni. E’ un simbolo fondamentale per il nostro paese. Credo che ciò che è accaduto sia un fatto di una gravità inaudita e sento il dovere di scriverlo qui, ora, anche solo per ricordarlo a me stesso. Perché la memoria è la cosa più importante che abbiamo… La Storia: L’albero di Giovanni Falcone siamo noi. Noi che siamo lì, testimoni silenziosi, fermi ed immobili a guardare la vita che scorre intorno a noi. Siamo la signora alla finestra che aspetta che avvenga qualcosa da poter raccontare. Siamo l’uomo dietro il finestrino fermo al semaforo, che fissa torvo lo sguardo riflesso nello specchietto dell’uomo all

Fini e Berlusconi, una storia di sesso

  Storie e Notizie N. 166 Ormai siamo allo psicodramma. O alla sceneggiata napoletana, dipende dai punti di vista. Fini e Berlusconi, i due principali leaders del PdL, si sono scontrati ieri davanti alle telecamere come non era mai accaduto prima. I due sono ormai dei separati in casa. Dal canto mio sono particolarmente interessato alle componenti psicologiche di tale acceso diverbio e ho chiesto il parere della celebre psicoterapeuta e sessuologa italo americana Lisa Pointgee . La Storia: A: Dottoressa Pointgee, prima di tutto la ringrazio di farmi l’onore di essere mia ospite oggi. L: E’ un piacere. A: Veniamo subito al tema di questa intervista. So che lei, essendo di origine italiane, segue sempre con attenzione le vicende nostrane. L: Sì, è vero. A: Avrà quindi saputo dello scontro che è in atto tra il premier Silvio Berlusconi e il presidente della Camera Gianfranco Fini. L: Sicuro. Non mi sono persa un passaggio della riunione di direzione di ieri. A: Davvero? L: Pen

25 aprile: Bella ciao o La canzone del Piave?

  Storie e Notizie N. 165 Questa domenica ricorre la Festa della liberazione , giorno in cui l’Italia celebra l’anniversario della fine della guerra partigiana. Una guerra prevede delle fazioni, dei contendenti, almeno due. Di meno, vorrebbe dire che c’è qualcuno che combatte con se stesso. Su molti giornali è apparsa la notizia della decisione da parte del sindaco leghista di Mogliano Veneto, cittadina in provincia di Treviso, di sostituire Bella ciao con La canzone del Piave , come colonna sonora della locale celebrazione ufficiale dell’evento. Immediate sono state le riprovanti repliche, soprattutto da parte l’ Associazione Nazionale Partigiani d’Italia . L’ennesimo conflitto, due fazioni, due canzoni, due Italie che combattono… La Storia: C’era una volta un paese. Nel paese c’erano solo due abitanti. Uno si chiamava Patria e l’altro Resistenza . Entrambi erano nati il 25 aprile del 1945. Ciascuno dei due avrebbe compiuto 65 anni nel 2010. I due uomini, ormai anziani, erano co

Corrente Fini contro PdL Berlusconi: la vera opposizione

  Storia e Notizie N. 164 Qui fra poco farà caldo , amavo dire al liceo al mio compagno di banco quando entrava la prof di matematica nel giorno del compito in classe. Nel PdL invece la temperatura è ormai alle stelle. La corrente del dissenso capeggiata da Fini ha le sue firme - circa cinquanta - alle quali si sono subito contrapposti gli ex An – ben 75 - fedeli al predellino Berlusconiano. Domani, in occasione dell’incontro di Direzione del PdL , avrà luogo il primo confronto a viso aperto tra le varie fazioni nel partito di maggioranza, che poi sono essenzialmente due, una vicina a Fini e l’altra a Berlusconi. La domanda che mi pongo è questa: come reagisce il popolo di centro destra a questa contesa? La Storia: Rachele ha compiuto ottant’anni la scorsa settimana, ma dimostra ancora un notevole acume. La vista è ridotta al minimo, mentre l’udito le funziona ancora alla grande. Non le sfugge nulla, anche perché ciò che arriva alle sue orecchie rappresenta il suo unico contatto

Vulcano Islanda è di sinistra, dice Berlusconi

  Storie e Notizie N. 163 In Islanda c’è un vulcano che si chiama Eyjafjöll , che vuol dire montagna delle isole . Si trova all’interno dal ghiacciaio Eyjafjallajökull , il cui nome viene spesso attribuito al vulcano. Il 20 marzo di quest’anno è avvenuta la quarta eruzione della sua storia e a tutt’oggi è attiva, provocando la diffusione nei cieli di una gigantesca nube costituita da ceneri che stanno causando grandi scompensi al traffico degli aerei, mentre il caos la fa da padrone negli aeroporti di tutta Europa. Quindi anche in Italia. Ogni paese sta cercando di gestire al meglio l’evento e ciascun governo, secondo il proprio stile e rispettivo modo di affrontare le questioni importanti, reagisce in modo diverso. Gira voce che il premier Berlusconi avrebbe così commentato: “ Questa nube vulcanica che impedisce di volare alla gente che produce è opera della sinistra reazionaria e fannullona. ” L’aspetto importante non è se l’abbia detto sul serio o meno, perché da quando è sull

Emergency: voglio liberi tutti, anche operatori afghani

  Storie e Notizie N. 162 Liberi subito. Questo è stato uno degli slogan che hanno accompagnato il movimento di protesta verso le autorità afghane per la liberazione degli operatori di Emergency, i quali – ripeto per l’ennesima volta – sono stati ingiustamente sequestrati dai servizi segreti per svariati giorni. I tre medici italiani sono stati liberati, ufficialmente con nessuna accusa a loro carico. Quindi sono innocenti. Lo sono, fino a prova contraria, anche i sei operatori afghani arrestati con loro. Secondo alcuni quotidiani uno di essi è ancora prigioniero. Per questa ragione per il sottoscritto la vicenda non è ancora chiusa. Perché la presunzione di innocenza vale per ciascuno di noi. Quindi, il mio slogan di oggi è Liberi tutti … La Storia: Liberi tutti. Perché se ritengo un crimine sequestrare una persona violando i suoi diritti umani, la mia indignazione è tale a prescindere dalla loro nazionalità... Voglio liberi tutti gli operatori imprigionati. Perché io sto con E

Lui con Berlusconi lei con Fini: è divorzio

  Storie e Notizie N. 161 La presunta – finché non arriveranno conferme ufficiali – lite tra il premier Berlusconi e il presidente della Camera Gianfranco Fini, principali fondatori del Popolo della Libertà, è sulle prime pagine di tutti i giornali. Non è la prima e non sarà di certo l’ultima. Le divisioni sono un tratto caratteristico della nostra politica, da quando ho memoria. Si dice che sia il conflitto che dona il vero senso ad una storia. Se non c’è conflitto, non abbiamo il racconto, non esiste narrazione, non v’è storia da seguire e lo spettacolo non ha motivo di andare in onda. In questo modo lo share cala pericolosamente, così come gli introiti pubblicitari. E senza denaro quasi nessuno è disposto a scendere in campo. Lo scontro, la polemica, la diatriba tra i divi del parlamento come quelli dei reality show o dello sport esclusivamente parlato, sono fondamentali per tenere gli spettatori incollati allo schermo. E’ un fatto assolutamente necessario, altrimenti fanno altro

Berlusconi scrive lettera a Karzai con Frattini

  Storie e Notizie N. 160 Da cinque giorni, precisamente dalle 16.30 (ora afgana) di sabato 10 aprile, tre cittadini italiani sono ostaggio di un paese straniero. Tre persone che hanno deciso di mettere a rischio la loro stessa vita per donare gratuitamente il proprio impegno ad aiutare il prossimo. Individui che, per questa ragione, dovrebbero essere il vanto di una nazione, l’esempio da citare come simbolo di eroismo alle giovani generazioni, l’immagine nel mondo preferibile da una comunità. Ci pensate a quanto ci guadagneremmo tutti? I francesi, gli americani, i cinesi, sentendo parlare dell’Italia, subito farebbero il collegamento: ah, il paese dei medici di Emergency, sì, che uomini quelli. Al contrario, per nostra disgrazia, l’associazione la fanno con lui… Il Silvio nazionale, di tutta risposta all’inaccettabile rapimento – se non s’era capito su questo blog le cose vengono chiamate con il loro nome – scrive una sentita lettera al presidente Karzai. Con l’ausilio del ministro

Berlusconi e l’auto in ritardo: autista confessa

  Storie e Notizie N. 159 In occasione del meeting internazionale sulla sicurezza nucleare a Washington, Silvio Berlusconi - il nostro più prestigioso vanto internazionale - ieri sera ha atteso circa 40 minuti l’auto che avrebbe dovuto condurlo al Willard Hotel, dove poter digerire la sontuosa cena offerta da Obama ai colleghi capi di Stato. Come al solito si deve far riconoscere, diranno in tanti. E’ più forte di lui: se non riesce a raggiungere la ribalta per motivi che vanno al di là delle sue funzioni ufficiali, non è contento, penseranno molti altri. Eppure, stavolta la colpa dell’ennesimo fuori programma non è sua. Cioè, non lo è direttamente, poiché il ritardo è tutta responsabilità dell’autista, il quale è stato sostituito, non prima di aver confessato le sue ragioni… La Storia: Sono stato io. Sono la persona che avrebbe dovuto andare a prendere il premier italiano. Il fatto è che quando ho saputo che era lui… mi sono rifiutato. Il motivo è semplice. Perché sono un cittadin