Berlusconi è Cesare, ecco le prove

 

Storie e Notizie N. 225

Leggo oggi che i giornali riportano una notizia la quale oscura ancora una volta il nome di Silvio Berlusconi.
A quanto affermano alcuni di questi quotidiani, una nota informativa dei carabinieri associa lo pseudonimo Cesare, individuato nelle intercettazioni sulla nuova loggia segreta P3, al nostro presidente del consiglio.
D’altronde, se Berlusconi è implicato, chi avrebbe potuto essere se non Cesare?
Er cotica? O’ zozzo? Er cipolla?
Andiamo, su.
Se non è Silvio, chi potrebbe essere il Cesare che nelle intercettazioni viene citato come il capo?
D’altronde, io ho pure le prove che Berlusconi sia Cesare...

La Storia:

Berlusconi è Cesare.
Nel De bello Gallico Cesare in persona ha scritto: “Gli uomini credono volentieri ciò che desiderano sia vero.
Cavolo, è lui, dai!
Un milione di posti di lavoro, meno tasse per tutti, città più sicure… è lui senza ombra di dubbio.
I nemici avrebbero avuto la vittoria se avessero avuto chi sa vincere”, ha affermato sempre Cesare secondo Plutarco, nella biografia a lui dedicata.
Ora, ditemi se questa non calza al pennello con il Pd!
Cesare Berlusca lo ha capito fin dall’inizio e ci ha marciato per quindici anni.
A mio modesto parere, la cosa triste è che i suoi nemici non hanno ancora oggi trovato chi sa vincere…
La seguente, poi, è di un’attualità straordinaria: “Amo il tradimento, ma odio il traditore.
Il traditore…
Chi sarà mai?
Questo mi ricorda quella barzelletta in cui c’è Gesù che dice: “Qualcuno tra voi mi tradirà…”
Giuda con tono innocente fa: “Sarò forse io?”
E Gesù gli risponde facendogli il verso: “Saro forse io? Sarò forse io?!”
Vabbe’, ascoltata a voce e soprattutto dall’inizio vi assicuro che fa ridere.
Ma sentite cosa ha scritto di Cesare Marco Tullio Cicerone: “La moltitudine ignorante se l'era conquistata coi doni, le costruzioni, le elargizioni di viveri e banchetti. I suoi li aveva acquistati con premi, gli avversari con manifestazioni di clemenza, insomma aveva dato ad una città, ch'era stata libera, l'abitudine di servire, in parte per timore, in parte per rassegnazione…
Se non avessi premesso che si trattava di Cesare, a chi avreste pensato se non a lui?
Sopportava malissimo il difetto della calvizie per la quale spesso fu offeso e deriso”, dice di Cesare Gaio Svetonio Tranquillo. “Per questo si era abituato a tirare giù dalla cima del capo i pochi capelli…
No, dico, queste sono prove, signori miei.
Cesare e Berlusconi sono la stessa persona.
Ora, Cleopatra lo ha lasciato.
Non resta da vedere chi sarà Bruto…


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