Occasione per La Russa e Maroni: 10000 morti in Libia da sfruttare



Storie e Notizie N. 338

Quale oltremodo triste aggiornamento per il post di ieri, il numero dei morti in Libia è salito a 10.000.
Si parla inoltre di 50.000 feriti, fosse comuni, un bagno di sangue che sta facendo inorridire il mondo intero.
Le reazioni dei maggiori leaders si fanno sentire.
Tra gli altri Obama ha definito le violenze in Libia oltraggiose.
La Merkel chiama spaventoso il recente discorso di Gheddafi e minaccia sanzioni, così come Sarkozy.
Ora, sempre di contrappunto all’articolo di ieri, non credo che solo il nostro paese debba mettersi in discussione per i passati e presenti rapporti con il dittatore libico, più o meno ufficiali.
Tuttavia pare che anche stavolta, sul piano della decenza - nonché semplice umanità - il nostro attuale governo debba distinguersi.
Dopo le ridicole uscite di Berlusconi, ecco le parole del Ministro della Difesa, Ignazio La Russa: “Dobbiamo essere preparati a migrazioni bibliche
E del Ministro dell’Interno, Roberto Maroni: “L'Italia può fronteggiare l'emergenza immigrati causata dalle rivolte in Nord Africa, ma non per tanto tempo”.
Come dire, gli immigrati sono comodi per la propaganda razzista anche da morti…

La Storia:

In questi ultimi anni ho sentito dire spesso che odiare i mascalzoni è cosa nobile


Ma si sa, i mascalzoni rispondono a quel sacrosanto odio tenendo fede alla loro reputazione…


L’esser nobili spesso si paga sulla propria pelle…


Offrendo alla causa il massimo: la vita…


E ci vuol tempo prima che qualcuno possa onorare la nostra memoria nel modo che meritiamo…


In attesa di ciò, l’unico privilegio che si ha è quello di giacere accanto a coloro che hanno condiviso il nobile sacrificio…


Eppure tutto diviene come sabbia al vento, alla stregua di quella che ricopre i corpi nelle fosse comuni, quando entra nella mente, nel cuore e soprattutto nella pancia di chi non è mai sazio di vergogne…


Ecco il video:



Storie e Notizie: storie, frutto della mia fantasia, ispiratemi da notizie dei media.