Vendola nudo: con Bersani non vendi



Storie e Notizie N. 330

Allora, faccio un paio di premesse.
Primo, credo sia praticamente inutile perdere tempo a sottolineare la furbesca azione della redazione de Il Giornale e di gran parte dei sudditi di Silvio Berlusconi – compresa la sua mutanda di salvataggio Giuliano Ferrara – di far credere ai vari gonzi che li ascoltano che l’oggetto del contendere sia la moralità del premier, piuttosto che la sua fedina penale.
Secondo, ho avuto già modo di rimarcare più volte su questo blog quanto il suddetto quotidiano sia esemplare in una scuola di giornalismo, ovviamente in negativo.
Della serie, fate tutto il contrario di codesti signori e siete sulla buona strada per imparare cosa significhi informare la gente.
Qualcuno potrebbe obiettare: perché ti soffermi ancora sul giornale della famiglia Berlusconi?
Perché sono da sempre un amante dell’horror e mi intrigano le personalità estreme.
Mi incuriosisce la loro contorta psiche e fino a che punto sono disposte a spingere il limite del lecito.
Che so, personaggi come l’Hannibal Lecter di Thomas Harris o il Jack Torrance di Stephen King (Shining), per dirne due a caso.
O come Alessandro Sallusti, l’attuale direttore de Il Giornale.
Uno che per rispondere alla manifestazione di un milione di persone – per la maggior parte donne – chiaramente avversa al fratello del suo principale, pubblica in prima pagina una foto di Vendola nudo risalente al 1979.
Qualcun altro potrà farmi notare: ma quelli che hai citato sono personaggi di fantasia, mentre Sallusti è reale.
E’ questo il bello!
Succede tutto veramente, sul serio.
Ecco perché può essere indubbiamente plausibile che…

La Storia:

Siamo alla redazione de Il Giornale, è domenica 13 febbraio, tardo pomeriggio.
Il direttore Sallusti è a capo di una lunga scrivania e ai due lati seggono i vari collaboratori.
Potrei dire giornalisti, ma non voglio confondervi troppo le idee.
Siamo in un momento clou: bisogna decidere l’articolo principale, il cosiddetto taglio alto.
Il gruppo è perfettamente spaccato a metà.
Il dubbio è su due articoli il cui senso è praticamente lo stesso.
Anche qui, al posto di articoli avrei potuto dire notizie, ma ripeto: non voglio creare ulteriori ambiguità.
Vi ho detto che siamo alla redazione de Il Giornale, non vi ho detto che si tratta di un giornale.
Ma si capisce meglio alla fine.
Dicevo, il senso dei due pezzi è praticamente lo stesso.
La faccio breve.
Il ragionamento che ha fatto proprio l’intera redazione è che di fronte ad un milione di donne che scendono in piazza contro il nostro Silvio o stai zitto, oppure…
Oppure sbatti qualcosa in prima pagina che non c’entra nulla ma che è talmente forte – dal loro punto di vista, ovviamente… - da spostare completamente l’attenzione.
La forza - la comunicazione moderna lo dimostra - è nell’immagine.
Pure qua, al posto di comunicazione avrei potuto anche dire giornalismo ma lo confermo per l’ennesima volta: questa storia parla d’altro.
Quindi l’incertezza è tra due foto distinte, malgrado il significato dei rispettivi articoli sia molto simile.
"Nudo integrale di Vendola del 1979" e "Petto scoperto di Bersani quando suonava il banjo alle superiori".
Essendo Sallusti a dover esprimere l’ultima parola, il direttore si alza in piedi, le osserva attentamente entrambe e dopo una meditabonda riflessione scarta deciso il leader del pd.
“Scusi direttore”, gli chiede uno di quelli che aveva votato per la foto di Bersani, “ha scelto Vendola perché lo ritiene il vero leader dell’opposizione e quindi più importante da attaccare?”
Sallusti fa cenno di no con la testa ed esce infastidito, dopo avergli lanciato un’occhiataccia.
Per la cronaca il tipo è stato licenziato.
Non può lavorare lì se non ha compreso un principio fondamentale: un giornale di parte pubblica notizie per attaccare gli avversari. Il Giornale deve vendere copie…


Storie e Notizie: storie, frutto della mia fantasia, ispiratemi da notizie dei media.