Salvador Allende riesumato: suicidio o omicidio non cambia la storia

Storie e Notizie N. 379

Nel tardo pomeriggio di ieri, al cospetto dei suoi familiari, il corpo di Salvador Allende è stato riportato alla luce.
Il giudice Sergio Muñoz, che si occupa in Cile di tutti i casi relativi ai diritti umani ritenuti non sufficientemente risolti, ha autorizzato la riesumazione. L’indagine, condotta dal collega Mario Carroza, punta a determinare con maggiore precisione l’esatta dinamica della sua morte.
Suicidio, come credono in tanti, oppure omicidio, probabilmente per mano dei militari autori del golpe del 1973.
Tuttavia, suicidio o omicidio, nulla cambia…

La Storia:

Suicidio e omicidio non sono l’identica cosa.
Togliersi la vita e vedersi privati di essa da qualcun altro sono due fatti totalmente differenti.
Come le premesse e le conseguenze, come il significato dei gesti e la loro responsabilità, come l’opinione degli storici e soprattutto il loro giudizio.
E molto altro ancora.
Eppure, anche tra due strade così diverse, esiste una linea ineludibile, spessa come le vene che emergono sulle braccia quando si compiono gli sforzi decisivi e incancellabile come le vite di coloro che hanno segnato il cammino del proprio paese.
Alla stregua delle loro morti.
Scrivete pure omicidio al posto di suicidio.
Questo non modifica il fatto che nel 1970 Salvador Allende è stato il primo leader marxista delle Americhe eletto democraticamente.
Ciò non farà dimenticare a chi ha sana memoria che tale evento non fu affatto gradito all’allora governo statunitense.
Il cambio di sceneggiatura nella sua fine non farà sparire dagli annali che il suo decidere di restituire ai cileni le risorse del paese che fino a quel momento erano in mano ad aziende statunitensi mise in allarme il presidente Nixon.
La rettifica su una lapide non farà lo stesso con le prove del coinvolgimento della Cia nel colpo di stato del 1973.
Così come altrettanto rimarrà inequivocabile la frase dell’allora segretario di Stato americano Henry Kissinger: “Non vedo perché dovremmo restare con le mani in mano a guardare mentre un Paese diventa comunista a causa dell'irresponsabilità del suo popolo. La questione è troppo importante perché gli elettori cileni possano essere lasciati a decidere da soli.”
La scoperta di una mano estranea al corpo di Allende, quale rea di aver terminato violentemente il suo viaggio, non riporterà in vita i 3000 cittadini assassinati, né eliminerà la sofferenza delle 130.000 persone arrestate e tantomeno farà sparire il ricordo del dolore sulla pelle dei 30.000 prigionieri torturati e dei migliaia di desaparecidos sotto la dittatura del successore Pinochet.
Questa linea, scritta con lacrime e sangue, è indelebile.
Sfortunatamente, questa storia non si può cambiare...


La Notizia: New York Times, la riesumazione di Allende punta a svelare il mistero della sua morte.