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Storie e Notizie N. 481

Da: Laura de Pasquale (funzionaria Rai devota)
A: Tutti (i timorati di Tu-sai-chi)
Oggetto: Voi-sapete-cosa

Carissimi, segnalo che nelle ultime ore il ministero ha ribadito che in nessun intervento deve essere nominato esplicitamente il voi-sapete-cosa, noi non pronunciamo il suo nome. Bisogna limitarsi al concetto generico di prevenzione nei comportamenti sessuali e alla necessità di sottoporsi al test Hiv in caso di potenziale rischio. Se potete, sottolineate questo concetto. Vi faccio qualche esempio concreto, così ci capiamo. Prendiamo i conduttori. Prima di tutto, visto che conducete, vedete bene di pilotare accortamente i vari discorsi il più lontano possibile dal tema in questione.
Stante che la regia deve essere pronta a bippare o, in casi estremi, a sfumare con il sempre utile consiglio per gli acquisti, se proprio ci si arriva individuate subito chi, tra ospiti o concorrenti, vi sembra a rischio di eresia. Non dategli spazio, oscuratelo e se potete sovrapponetevi con il massimo dei decibel. Anche qui, a mali estremi, toglietegli l’audio, così non lo sentono da casa, tutt’al più quei quattro schiavi che teniamo in studio.
I telegiornali, poi, sono di estrema importanza. So bene che le linee redazionali sono quasi tutte benedette, ma non si sa mai, una parola può scappare. Per questa ragione, quando alla fine della scaletta si parlerà di questa notizia sull’Hiv - che sia maledetta - tenete sotto pressione le orecchie degli annunciatori, fategli sentire il fiato sul collo e preparatevi a strillare come aquile se dovessero dire voi-sapete-cosa.
Veniamo alle trasmissioni e mi soffermo su La prova del cuoco, come monito generale.
State attenti, ripeto, state attenti. Questa la vede in particolare lui, non si perde una puntata. Lo so che non si dovrebbe trattare l’argomento in oggetto, ma tutto può succedere con quei tipi che cucinano. Lo so che sono ben selezionati ma, come tutti voi ben sapete, la via della blasfemia è lastricata di buone trasmissioni.
Badate, vi dico, badate. In verità vi dico che basta un battito d’ala d’angelo per trasformare l’occhio catodico dell’altissimo nei salotti del buon cristiano in una finestra sulla lussuria e la sodomia più pervicace.
Volete forse che assomigli a quell’immonda ragnatela di gironi infernali che è divenuta internet?!
Ora vi saluto, fratelli e sorelle, che la pace digitale sia con voi e pregate, continuate a pregare come avete sempre fatto.
Non avete visto che rimanere fedeli conviene sempre? Guardate quello che comandava prima. I padroni passano, ma noi, noi siamo sempre qui, tra voi, con voi, sopra di voi e, soprattutto, dietro di voi…

La Notizia (Corriere della sera): La Rai nel giorno dell'Aids: non dite «profilattico»