I No Tav Val di Susa: l’inventore del treno è con loro

Storie e Notizie N. 543

Dall’ultima lettera scritta da George Stephenson (1781 –1848), ingegnere britannico costruttore della prima ferrovia del mondo per i treni a vapore, a suo figlio e collaboratore Robert:

Addì 5 Agosto 1848, Wylam (Northumberland)

Caro Robert,
figlio adorato, ne abbiamo fatta di strada insieme, non credi?
Siamo nella storia, tu ed io siamo nella storia.
Abbiamo scritto il nostro nome accanto a quello dei più grandi inventori dell’umanità. In particolare, ci troviamo in compagnia di uno speciale tipo di creatori. Noi siamo tra coloro che hanno avvicinato le persone ai luoghi che sognano, le cose a cui tengono, ciò di cui hanno bisogno, tutto quel che desiderano. Devi essere orgoglioso di questo. I libri che i miei nipoti e i tuoi figli leggeranno a scuola e all’università racconteranno loro di moltissimi individui che hanno lasciato morte e distruzione alle loro spalle.
Costoro soggiorneranno nella memoria della terra fino alla fine dei tempi, ma additati con odio, sdegno e aborrimento.
Noi no. Tu ed io abbiamo offerto una via alle genti che verranno. Questa è la ferrovia. Come le strade, sono una via, un’occasione per un viaggio, una chance per un salto in avanti o indietro. Al viaggiatore rimane la scelta. Questo è il più grande dono che un inventore possa fare al prossimo. Alla stregua di un padre al figlio, gli affida il proprio regalo lasciandolo libero di decidere cosa farne.
Figlio mio, non dimenticare mai questo aspetto, il solo a rendere la nostra invenzione degna di essere ricordata e noi con essa.
La ferrovia è e dovrà essere sempre al servizio dei cittadini e mai il contrario.
Guai a quella gente che violerà questo principio, perché in tal modo compirà il peggiore dei delitti.
Quello di privare i propri simili del diritto di scelta su cosa fare di ciò che è stato pensato per loro.
E’ come se qualcuno osasse privare un figlio del dono del padre…
Ti saluto e ti abbraccio.
Con affetto,
Papà

La Notizia (La Stampa): Cancellieri, si va avanti con i lavori.



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