Tagli stipendi dipendenti pubblici: commesso Senato approva

Storie e Notizie N. 715

E’ notizia odierna quella dello stop da parte della Corte Costituzionale ai tagli salariali per i dipendenti pubblici con stipendi superiori ai 90 mila euro lordi (-5% per la parte eccedente questo importo) e 150 mila euro (-10%), presenti nel decreto legge sulla manovra economica 2011-2012.
Nuovo scoop, invece di inveire sull’ennesima beffa per la povera gente e per altresì dimostrare che questo blog è imparziale, vi offro il punto di vista di Attilio Magnabosco, commesso al Senato, il quale percepisce uno stipendio di almeno 160 mila euro, il quale approva i suddetti tagli:

“Certo che approvo. Ma la smettiamo con questo qualunquismo? La vogliamo finire una volta per tutte con questa antipolitica dilagante?! Non facciamo di tutta l’erba un fascio, per cortesia. Io faccio un lavoro prezioso per la collettività, il commesso al senato è una missione, altro che chiacchiere. Ma cosa vi credete, che sia una passeggiata? Vorrei vedervi io al mio posto, che torno a casa stanco, che dico, sfinito, dopo essere stato costretto a vagare tra una fila e l’altra, correndo tra un senatore e l’altro. E neanche un grazie, che so, una pacca sulla spalla o un sorriso. E’ una vita grama, la nostra, e tutti quei soldi ce li sudiamo, questa è la verità. Prendetevela con la vera piaga di questa società, ovvero i disoccupati. Sono loro il problema, poiché, se ci pensate bene, se non ci fossero non si parlerebbe di crisi e non ci sarebbe bisogno di questi maledetti tagli. Ah, ma se rinasco… be’, spero che non cambi nulla rispetto ad oggi, ma non è questo il punto!”

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