Biblioteca Ponte di Nona Roma chiude? Protesta dei libri

Storie e Notizie N. 848

Dei libri…
Dei classici, casomai. Diciamo le cose come stanno.
D’altra parte siete voi umani che interpretate, manipolate e il più delle volte vi rimangiate le parole. Per noi esse sono e sempre saranno ad una sola dimensione, ovvero quella scritta.
Ah, non mi sono presentato. Gli amici mi chiamano Moby, ma per voi sono il signor Dick, nonché portavoce del C.C.I. – alias Comitato Classici Incazzati – della Biblioteca Casale Ponte di Nona GIULIO SALIERNO di Roma, ideata, organizzata e gestita dall’Associazione Culturale Papillon per il reinserimento degli ex detenuti.
No, dico, in fede mia non riesco ad immaginare un modo migliore per ri-traghettare nel cosiddetto mondo di fuori, quello rigorosamente al di là delle sbarre, chi ha attraversato l’inferno del carcere.
Non me ne voglia papà Melville, ma i miei compagni di scaffale ed io, una volta iniziata questa missione, ci siamo tutti sentiti proprio come una sorta di Caronte al contrario, con il privilegio di accompagnare i mondati nuovi nati alla luce.
Lo so, può sembrare alquanto ingenua come visione, ciecamente poetica e un tantino demodé, ma che volete farci? Questo facciamo di mestiere. Come dice sempre il mio caro amico barone di Vallon, noto ai più come Porthos, noi vendiamo punti di vista da ammirare con le suole delle scarpe ad almeno un centimetro da terra a salire ed è proprio quel a salire che determina la vostra capacità di cogliere appieno le ragioni della nostra presenza nella vostra vita.
Porthos in realtà è I tre moschettieri, ma ha il vezzo di farsi chiamare con il nome del suo personaggio preferito.
Quando poi la nostra professione si sposa con una attività così lodevole come quella della Biblioteca di Ponte di Nona, quale marrano può avere l’ardire di stroncare questo matrimonio?
Parlate ora, o voi che avete chiacchierato quando ciò non serviva ad alcuno oltre a voi stessi.
Signori miei, parlate ora, politicanti e ciarlieri in campagna elettorale, che avete promesso aiuto e sostegno a noi altri in tempi quanto mai sospetti.
Sindaco, presidente di regione e di provincia, e chiunque altro conservi ancora un minimo di coerenza nel cuore.
Non potete farci morire nella polvere dopo che avete lasciato che la gente credesse in noi e nel sogno che rappresentiamo.
La nostra casa non deve chiudere.
Anzi, ce ne dovrebbero essere centinaia come quest’ultima.
Perché la nostra esistenza, quella dei libri, è come quella delle parole, e financo della politica.
E’ necessaria quanto è nobile l’uso che se ne fa.

Vieni ad ascoltarmi dal vivo:
Spettacolo di presentazione del libro 
Sabato 9 Febbraio 2013 ore 18 
Teatro Planet
Via Crema, 14, Roma

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