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Visualizzazione dei post da febbraio, 2013

Storie di fantascienza: coppia omosessuale chiede di partire

Storie e Notizie N. 878 Caro Dennis Tito, il mio amore ed io abbiamo appreso della prima missione che porterà un uomo su Marte , da lei finanziata. Tra cinque anni, giusto? Leggo che la data dovrebbe essere il 5 gennaio del 2018 e che l’impresa costerà almeno un miliardo di dollari. Corbezzoli, mica bruscolini. Ad ogni modo, i soldi sono i suoi, così come di chi vorrà sostenere questo progetto. O sogno. Perché lei è un sognatore, dico bene? Per forza. Uno che immagina di viaggiare verso altri pianeti non può essere altro che qualcuno capace di vedere tutto dove tutti vedono il nulla. Ebbene, la persona che amo ed io siamo esattamente come lei, mi creda. Per questo, non appena ho saputo che per il viaggio lei è alla ricerca di una coppia sposata, che rappresenti il genere umano, un uomo e una donna, ho deciso di scriverle per proporle la nostra candidatura. Ecco, a questo proposito… noi non siamo ancora sposati e non siamo proprio un uomo e una donna. Il mio nome di battesim

Falso cieco a Chieti: storia delle truffe

Storie e Notizie N.877 Siamo a Chieti, in Abruzzo. “Hai sentito?” fa il vicino di casa ad Antonio. “Ne hanno beccato un altro.” “Chi?” chiede il nostro. “Un altro falso invalido, uno che faceva finta di non vedere e nel frattempo si beccava i soldi.” Antonio ammicca ma aggiunge che questa è la storia delle truffe. Di tutte, però. “Di chi è più bravo a farle, e dai che lo sai.” Il vicino è perplesso. Antonio rincara la dose: “Dai, che quando qualcuno arriva in cima, anche te, che fai il moralista, stai lì ad applaudire, e su. E che fai lo schizzinoso, il puro, e vai a sindacare come ha fatto ad arrivare primo? Non te ne frega nulla e lo ammiri, perché vorresti essere al suo posto e mandare a quel paese tutto, non è così?” Il vicino è sempre più perplesso. Antonio continua: “E’ la storia delle truffe, di quelli che fingono di essere quello che non sono. Mica c’è solo lui, il cieco che ci vede. E dai, che lo sai.” “Che so?” Sbotta l’altro. “Non ci sto capendo nulla.”

Stéphane Hessel indignatevi testo traduzione video

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Storie e Notizie N. 876 Indignatevi. L’interesse generale deve contare più dell’interesse particolare. L'uomo giusto è convinto che la ricchezza creata nel regno del lavoro dovrebbe dominare il potere del denaro. Una vera democrazia ha bisogno di una stampa indipendente. E la libertà di stampa è sicuramente quello che oggi è in pericolo. Il motivo della resistenza: indignazione. La disparità tra i più poveri e i più ricchi non è mai stata così grande, e l’accumulo del denaro, la concorrenza, così incoraggiati. Il motivo alla base della Resistenza era l'indignazione. La responsabilità di una persona non può essere assegnato da un potere o un'autorità. Al contrario, è necessario essere coinvolti in nome della propria responsabilità quale essere umano. L'indifferenza: il peggiore degli atteggiamenti. Ai giovani, dico: guardatevi intorno, troverete gli argomenti che giustificano la vostra indignazione - il trattamento degli immigrati, dei "clandesti

Mauritia continente sommerso ritrovato: storia di Maurizio

Storie e Notizie N. 875 Ebbene sì, avete scoperto il nostro segreto. E’ proprio così, c’era un sesto continente, tra il Madagascar e l’India, che secondo gli esperti circa 85 milioni di anni fa ha iniziato a sgretolarsi. E non era Atlantide. O almeno questo è quello che credete voi altri, ovvero gli scienziati. Sgretolato? Ma se siamo stati noi a nasconderlo, mica siamo scemi, il perché però lo dico alla fine. Mi chiamo Maurizio e sono un discendente degli abitanti del continente scomparso. Continente… Un continentino, niente di eccezionale. Dicevo che il mio nome è Maurizio. Tutti noi di Mauritia ci chiamiamo così, anche le femmine, tutti Maurizio. In questo modo facciamo prima nella scelta dei nomi, ma non possiamo dire lo stesso di quando – che so - cerchiamo l’attenzione di qualcuno chiamandolo alle spalle, magari tra la folla. Vai a far capire all’interessato e soprattutto a tutti gli altri con chi ce l’abbiamo veramente. Ma che volete farci, ogni continente ha i

Elezioni 2013 chi ha vinto: il paese dei leaders

Storie e Notizie N. 874 C’era una volta il paese dei leaders . Nel paese dei leaders arrivò il giorno delle elezioni. Nel giorno delle elezioni in 100 avevano diritto di voto. In 75 lo esercitarono. In 25 no. Di quei 75 , alla Camera in 22 votarono Centro sinistra , sempre in 22 votarono Centrodestra e in 18 votarono Movimento cinque stelle . In soli 8 scelsero la Lista di Mario Monti . Dei 22 che votarono Centro sinistra , in 18 diedero la preferenza a Pierluigi Bersani . In 2 a Nichi Vendola . Dei 22 che votarono Centro destra , in 15 diedero la loro preferenza a Silvio Berlusconi . In 3 a Roberto Maroni . C’era una volta il paese dei leaders , il nostro paese. Nel paese dei leaders arrivò il giorno delle elezioni. Nel giorno delle elezioni in 100 avevano diritto di voto. Di quei 100 , in 18 sostennero direttamente Bersani , in 15 Berlusconi , in 8 Monti , 3 Maroni e 2 Vendola . In 54 , ovvero la maggioranza, no. Leaders…   Clicca per ric

Palestinese morto sotto tortura: Arafat Jaradat e il terzo figlio

Storie e Notizie N. 873 Dalal, la moglie del detenuto deceduto, aspetta il suo terzo figlio per giugno… Palestina, Israele. Israele, Palestina. E i morti. Questa triste, schifosa e invisibile storia è sempre il racconto di quel che non c’è, che si sa, ma nessuno può dire, che è lì, dove tutti sanno che esiste e respira, ma che non ha abbastanza voce per farsi ascoltare. E’ la storia di mio padre e soprattutto la mia, il terzo figlio . Mio padre Arafat Jaradat è morto per aver tirato un sasso. Per le torture, dicono alcuni. Per infarto, dicono i suoi carcerieri. Israele, Palestina. Palestina, Israele. E’ il solito vergognoso giochetto delle due carte con il quale un intero popolo scompare ogni giorno di più come sabbia portata via dal vento. Un vento artificiale, fasullo, azionato in silenzio da uno dei tanti marchingegni dell’ ACME . Ve la ricordate, la scritta sulle diavolerie con cui Will Coyote cerca di catturare Beep Beep ? Era la casa madre delle invenzioni con

Tibet immolazioni protesta del fuoco

Storie e Notizie N. 872 Il fuoco, sì, il fuoco. E sono stanco. Sono molto stanco e immensamente amareggiato. Tollero tutto, o almeno ci provo. Conosco i miei limiti, come ogni forza della natura di cui vi servite. Uno strumento, non sono niente di più. D’altra parte l’ho capito benissimo, sin dal primo istante in cui quel vostro goffo ma simpatico antenato pieno di peli mi teneva sollevato con lo sguardo ebbro di gioia mentre indifferente bruciavo la punta della mazza e al contempo illuminavo la sua grotta. C’è un limite a tutto, però. Per ogni cosa esiste, è un vincolo fisico, ancor prima che filosofico, per un comprensibile motivo come far luce tanto quanto per una lodevole ragione quale la lotta a difesa dei propri diritti umani. Mi rivolgo a te, Rinchen, ora, e a tutti i Tibetani della tua età. Diciassette anni e nessuno un altro in più, ormai, dato che hai deciso di nutrire le mie fiamme per la libertà del tuo paese. Chi ha a cuore le ragioni della tua protesta deve f

Storie di animali e orsi: festa in paradiso

Storie e Notizie N. 871 “Ma dai?” fece Emme Tredici al castoro con gli occhiali dall’elegante montatura dorata. “C’è il paradiso pure per noi altri?” “ Solo per noi altri, amico mio”, rispose l’altro, facendogli strada all’ingresso di un verdeggiante bosco sospeso tra le nuvole, passando sotto un cartello con un scritta incisa a caratteri cubitali. “Davvero?” chiese l’orso, ancora scosso per l’ assassinio . No, perché almeno dal punto di vista dell’orso, di questo si tratta. “Certo”, fece il castoro, “dopo la morte è tutto per noi, per loro non c’è niente.” “Ti riferisci agli umani?” “E chi se no? Vieni, che ti mostro che razza di paradiso abbiamo messo su.” “E dio?” chiese M13 spinto dalla curiosità. “Non ho capito…” rispose il castoro. “Qui non c’è dio? Il dio degli animali?” “E a che ti serve?” “Che so, per confessare i miei peccati, consegnargli la mia anima, le solite cose, insomma…” “Bello”, fece il castoro spazientito, “ma tu ti sei bevuto il cervello?” “Scusami,

Storie di animali e amicizia

Storie e Notizie N. 870 Gli inseparabili . Così il vecchio contadino soleva chiamare Taddeo e Martin , i nostri nonni. Erano talmente affezionati che anche quando li scioglieva a fine giornata, nessuno dei due era in grado di allontanarsi dall’altro. Che volete farci, erano altri tempi, quelli. Era molto più facile andare d’accordo, non avevano ancora inventato… come si chiama quella vostra parola? Ah, concorrenza. La concorrenza è tutto, nella vostra vita. E si deve pur esser disposti a tutto per ottenere quel tutto, non è così? Carte false ed estremi rimedi sono il minimo per guadagnare il podio, il record, la testa della classifica. Ovvero il massimo numero di vendite. Anche se non hai niente da vendere, contano i numeri, vero? I poeti . Così il figlio del vecchio contadino chiamava i nostri genitori, Taddeo II e Martin Junior . Non erano inseparabili quanto i nonni, tenevano alla rispettiva privacy, alla sacrosanta intimità. Un cavallo è un cavallo , diceva sempre Ta

Pistorius steroidi: versione fidanzata Reeva Steenkamp

Storie e Notizie N. 869 Era il 14 febbraio scorso, san Valentino. Pistorius uccide la fidanzata: scambiata per un ladro . Vi ricordate? Tutto è iniziato così. Tutto… diciamo il fatto, ovvero la notizia, nelle parole che arrivano ai più. Pistorius…? Oscar Pistorius ? L’atleta sudafricano campione paraolimpico? Quello che corre senza gambe? Ma dai… L’uomo definito la cosa più veloce su nessuna gamba e Blade Runner? Davvero? Non ci posso credere… Reazioni comuni, diffuse, comprensibili. Capisco perfettamente. Lui è la star. Io ero solo la fidanzata . La modella . Ovvero Reeva , ma questo si sa adesso, con un pizzico di attenzione in più, almeno per vedere le mie foto. Della serie: vediamo un po’ com’era la ragazza di Pistorius . Poi arrivano le prime indiscrezioni, più dettagliate. Pistorius uccide la fidanzata per errore . O almeno questo è quello che Oscar, il mio Oscar, avrebbe dichiarato agli agenti che lo hanno arrestato. Un errore. Non sono qui per svelarvi la veri

Storie sulla rabbia: il sogno di Suhaib

Storie e Notizie N. 868   Il mio nome è Suhaib Hijazi e ho appena appreso che mio fratello Muhammad ed io abbiamo vinto il World Press Photo 2013 . Cioè, in realtà il premio andrà al fotografo svedese Paul Hansen, ma nella foto ci siamo noi, io. E Muhammad. Ora a lui non gli va di parlare, è ancora arrabbiato e lo capisco. Morire a quattro anni è difficile da mandare giù, perfino se si vive a Gaza. Su questo spero concorderete tutti, nessuno escluso, a prescindere come la pensiate sulle ataviche controverse tra i nostri genitori e quelli dei bambini israeliani. Noi non c’entriamo con le guerre, non è così? Adesso vi chiederete perché allora il sottoscritto, che la sua vita l’ha persa ancora più giovane, appena due anni, riesca a mettere da parte l’ira. E’ perché io sogno, sono sempre stato un sognatore, lo diceva spesso mia madre quando parlava di me con i grandi come se non fossi stato lì, in quel momento. “Suhaib se ne sta lì, con gli occhi aperti, a guarda

Immigrato si da fuoco aeroporto Fiumicino: commenti Il Giornale

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Storie e Notizie N. 867 C’era una volta un ragazzo di diciannove anni. No, perché a diciannove anni, uno è un ragazzo. E’ così, vero? C’è pure su Google un ragazzo diciannovenne , circa quattrocentomila risultati. Ebbene, si dia il caso, lo sfortunato caso, che il ragazzo diciannovenne fosse Ivoriano, ovvero originario della Costa d’Avorio. E fin qui, difficile giustificare l’aggettivo. Sfortunato, intendo. Allora, giusto per chiarire, aggiungo che il ragazzo diciannovenne Ivoriano si trovava in Italia. Perciò, per i più era un immigrato. O un extracomunitario. Una parola sola e tutto diviene più facile per il cittadino medio. Ora, c’è da dire che l’aggettivo di cui sopra aveva ulteriori giustificazioni: il ragazzo diciannovenne Ivoriano, alias l’immigrato, era in procinto di essere espulso. E cosa fece il ragazzo diciannovenne Ivoriano, in poche parole l’immigrato? Decise di cambiare la sceneggiatura della sua triste storia. Ma non per renderla migliore, se non altro

San Valentino 2015 lettera d'amore horror

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Storie e Notizie N. 866 Mia cara, Offerte. Parigi, Roma, Milano… Mia cara, cercavo su Google frasi d’amore a cui ispirarmi per scriverti qualcosa di tenero. E cosa trovo non appena digito San Valentino 2015? Offerte, offerte di viaggi. E come faremmo? Ti ci vedi, con me, a presentarci nel vagone di un treno oppure a bordo di un aereo? O magari su una nave… La gente scapperebbe da tutte le parti, spaventata a morte. Forse più da me, che da te, non è vero? Io sono sempre stato il più temuto tra noi, ma questo è normale, perché tu sei quella bella, non io. Poi sorridi e si vedono i denti, d’accordo, ma anche così tu per me sei stupenda. Forse ho sbagliato io a cercare su internet le parole per dirti quello che provo. Devo guardare dentro di me, in quello che resta di me, ovviamente. Con l’horror che è tornato di moda, i telefilm, il cinema e i videogiochi sono tutti diventati cacciatori e pistoleri. Per fortuna che mi hai fatto quel bellissimo regalo, lo scorso Hallo

Papa nero profezia Nostradamus: testo lettera di Ahmad

Storie e Notizie N. 865 12 febbraio 2013 Kenya , Campo rifugiati di Dadaab Cari Cardinali del Conclave, mi chiamo Ahmad, vengo dal Sudan e ho nove anni. So da dove vengo ma non ho la più pallida idea di dove andrò domani e ogni giorno successivo. Normale, direte voi. Sono giovane, molto giovane e l’incertezza del futuro è o dovrebbe essere una condizione scontata per me. Tuttavia, una cosa è l’incertezza e ben altra l’utopia. Ma non voglio star qui ad impietosirvi con le mie necessità, sebbene siano di natura prettamente elementare, come nutrirmi e dissetarmi. Anzi, vorrei dirvi che la notizia che ho letto oggi mi ha reso particolarmente felice. Riguarda l’elezione del nuovo papa. Oh, sia ben chiaro, non mi rallegro affatto delle dimissioni di Benedetto XVI, non è proprio nel mio stile. La sorte è stata con il sottoscritto talmente arida di compassione, nella mia seppur breve esistenza, che ho maturato sin da subito una spontanea propensione a far mie le sofferenze del p

Coccodrillo più grande del mondo morto: storia

Storie e Notizie N. 864 Lolong, il coccodrillo più grande del mondo, è morto . Il più grande in cattività, è ovvio. Prima di spirare, mi confidò che suo fratello Ferdinand è almeno il doppio e lo state per catturare, lo state , sue esatte parole. Tenendo conto che Lolong, ovvero il lungo, pesava una tonnellata e dalla punta della coda a quella del muso misurava sei metri e diciassette centimetri , potete ben immaginare che razza di drago sia il fratello. Lolong delle Filippine era comunque famoso come il più lungo ed è spirato. Era entrato nel Guinness dei Primati, battendo l’australiano predecessore, quest’ultimo solo cinque metri. Chissà se anche lui aveva un fratello ancora più grosso di cui vantarsi. Ad ogni modo non mi sono presentato. Mi chiamo Elmer , sono un bambino e posso dirvi che il giorno in cui Lolong fu catturato io c’ero, come potete vedere nella foto a sinistra. Sì, io c’ero ed ero lì, con mio padre e i miei zii, e gli amici di Bunawan . La mia amata Bun

Guerra dei droni USA più umana: Brennan ha ragione

Storie e Notizie N. 863 Leggo che John Brennan, il candidato di punta dell’amministrazione Obama a guidare la CIA, ha dichiarato: “ I droni sono una forma più umana di guerra .” Evitando di lanciarmi nell’ormai stantia polemica, di natura semantica, sull’opportunità di accostare vocaboli rumorosamente antitetici quali umana e guerra, mi accingo a fare uno sforzo nel comprendere appieno il punto di vista dell’altro, invitando ad esprimersi il protagonista in persona della suddetta suggestiva affermazione, ovvero il drone : Ha ragione, John ha ragione. E voi Italiani dovreste saperlo, è una vita che ascoltate senza discutere e obbedite a tutti i John a cui gli viene lo schiribizzo di dare il cosiddetto fiato alla bocca aperta. A meno che il John in questione provenga dal di fuori dei confini statunitensi. In quel caso è un’altra storia. Ma la nostra, quella del nostro John, appartiene proprio al paese dei liberatori, dei vostri liberatori. Tornando a bomba… ehm, adesso non fra

Festival di Sanremo 2014 vincitori scoperti

Storie e Notizie N. 862 E c’è lo scoop. Ecco in anteprima cosa accadrà al prossimo Festival di Sanremo . Non ci crederete, ma ci saranno le date, i cantanti, gli ospiti e i biglietti. Le giovani promesse e i big. I cantanti, insomma. Il presentatore sarà sul palco a fare da padrone di casa, il comico o la comica a rompere gli schemi e le vallette bone a scendere le scalette con vestiti da paura. Vera novità della kermesse sarà lo scontro tra i concorrenti, i quali saranno accompagnati – udite udite – da un’orchestra. Sempre in tema di innovazioni, in prima fila nel teatro Ariston siederanno i direttori di rete e vari dirigenti Rai, con il sindaco di Sanremo in persona o l’assessore, adesso non lo so, mica sono un mago. E’ che me lo sento, poi ditemi se sbaglio. Le Iene faranno le incursioni e anche Striscia la Notizia, Radio Rai seguirà il tutto, ci sarà il dopo festival, ma anche no. Le case discografiche godranno come mandrille, così come gli sponsor della trasmissione

Casini Matrimoni gay pedofilia: smentita anticipata

Storie e Notizie N. 861 Casini sui matrimoni tra persone dello stesso sesso: " Non è detto che l'Europa sia sempre e comunque da imitare. Per esempio alcuni Paesi del Nord Europa hanno legalizzato dei movimenti che facevano anche apologia della pedofilia ". Imitando tu-sai-che-parla-a-vanvera per guadagnare le prime pagine e forse qualche punto tra gli elettori dalla cervice più fragile, anche il leader dell'UDC fa la sua sparata . Per poi ritrattare, è ovvio, quanto ci scommettete? A breve arriverà la smentita, qui sintetizzata: " Non ho mai paragonato l'omosessualità alla pedofilia, le mie parole sono state travisate ." Prese fuori dal contesto, ecc. Vieni ad ascoltarmi dal vivo: Spettacolo di presentazione del libro  Il dono della diversità Sabato 9 Febbraio 2013 ore 18  Teatro Planet Via Crema, 14, Roma Clicca per ricevere i post per email Altre da leggere : Subscribe to RSS headline updates from: Powered by FeedBu

Elezioni 2013 chi votare: mia nonna

Storie e Notizie N. 860 Mia nonna si candida, ma non mi va di votarla. Primo, sarebbe un chiaro conflitto di interessi. Eh, una volta eletta, vuoi che non darà un aiutino al nipote? Che so, una raccomandazione, una spintarella qui, una buona parola là. E poi, diciamola tutta: ma con l’Alzheimer che si ritrova come farà a gestire la cosiddetta cosa pubblica con la giusta precisione? Mio cugino ha detto che non è d’accordo sulla storia del conflitto, perché tanto in Italia lo fanno tutti e che se lo fanno tutti non è una cosa sbagliata. Gli ho chiesto di spiegarsi meglio e lui mi ha detto che un’azione è da definirsi scorretta se la maggior parte della società la ritenga tale, ma visto che il conflitto di interessi, soprattutto familiare, è all’ordine del giorno e praticato quasi da tutti allora l’aggettivo scorretta diviene relativo. E quando un aggettivo diviene relativo vuol dire che non conta più un emerito cappero. Solo che c’è quel quasi del quasi tutti. Questo vuol dire

Storie di animali e cinghiali: la lettera

Storie e Notizie N. 858 E’ notizia di oggi quella del cinghiale che è stato avvistato stamattina a Bologna, in zona Saragozza e che ha aggredito un cosiddetto cacciatore selettore che cercava di catturare l’animale. Il cinghiale è stato abbattuto. La cosa mi rattrista e mi sono chiesto se non si sarebbe potuto evitare di ucciderlo. Soprattutto mi sono domandato il perché della sua apparizione in città, nel bosco degli umani. Ma poi è uscita fuori la lettera, scritta dal cinghiale in persona, anzi, in bestia, ieri sera, dopo aver progettato la sortita: Zona dei colli fuori Bologna, 4 febbraio 2013 Mi rode, sì, mi rode. E domani è il gran giorno. Sono stanco di vivere passivamente tutto questo. Le mie orecchie lo sono anche di più. Le grida, non sopporto più le grida che arrivano di notte dalle case e dai palazzi dei bipedi presuntuosi (N.d.T. così il cinghiale chiama gli esseri umani). Possibile che le senta solo io? D’accordo, essendo animale possiedo un udito particolare. Ma la realtà

Elezioni politiche 2013 voto pagamento

Storie e Notizie N. 857 Iniziò tutto in un attimo e in un attimo quel tutto si diffuse nel paese. Come quei cerchi che uno dopo l’altro si allargano nel laghetto in campagna a causa di quel sasso che dovrebbe saltellare sulla superficie dell’acqua e invece cola a picco al primo colpo. Delusione e frustrazione, così vanno le cose quando si manca l’obiettivo sperato, ma le conseguenze ci sono lo stesso, poiché ormai hai fatto il tuo tiro, il tuo unico tiro. Il voto… non è forse questo il solo ed unico privilegio democratico a conoscenza della maggior parte di noi? Un tiro, l’unico tiro. Allora capita che quella sola occasione venga messa in vendita da un papà come tanti, abitante di una cittadina chiamata Schiavi d’Abruzzo, per ottenere in cambio un altro privilegio, che in realtà dovrebbe essere un diritto: un autista per lo scuolabus del paese . Un paese senza scuola, altro diritto rubato, stavolta ai bambini. Accadde tutto in un attimo e in un attimo il fenomeno si moltiplic

Storie di guerre: il bambino ostaggio nel bunker

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Storie e Notizie N. 856 Mi trovo in Alabama, oggi, adesso. Con me c’è Jimmy Lee Dykes . Jimmy ha sessantacinque anni ed è un veterano del Vietnam. Per molti di voi ciò vuol dire qualcosa, ma per me non ha alcun significato. Perché io sono un bunker . Non un grande bunker. Piccolo, di due metri e mezzo per due. Io l’avevo capito subito che qualcosa non andava in Jimmy, sin dal giorno in cui sono venuto al mondo. Per suo desiderio, è ovvio. Ciò lo rende quindi come una specie di mio papà, giusto? La cosa non è che mi trovi particolarmente felice, ma non è questo il punto. Non è questo il punto perché insieme a Jimmy, qui con me, c’è qualcun altro. In Alabama, oggi, adesso, con me c’è pure Ethan. Ethan ha cinque anni ed è affetto dalla sindrome di Asperger e da deficit di attenzione. Anche questo non so cosa significhi. Una cosa però sono in grado di vederla anch’io: Ethan non dovrebbe essere qui, con me. In Alabama, oggi, adesso. E forse non dovrebbe esserci neppure Ji