Berlusconi servizi sociali satira meglio prevenire

Storie e Notizie N. 989


Leggo che stamani i legali dell’ex premier hanno depositato l’istanza con la quale chiedono per il loro assistito l’affidamento in prova ai servizi sociali.
Immaginandomi Silvio a servire i pasti alla mensa della Caritas, ben consapevole di quanto il lavoro nel sociale sia umanamente arricchente per chi lo pratichi, sono stato colto da una folgorazione.
Ma perché aspettare che il deputato di turno delinqui per affidarlo ai suddetti servizi?
Perché non fargli e farci un favore regalandogli tale formativa esperienza prima di eventuali, come dire, uscite di binario?
Ecco alcune proposte.
Il politico che sbandiera il nostro dovere di essere presenti nel mondo, lì, dove il conflitto è più aspro, lo mandiamo a farsi un bell’internato con Emergency di Gino Strada o Medici senza Frontiere, fate voi.
Il politico, invece, che si sbrodola nell’affermare il proprio impegno nel lottare contro il vergognoso consumo di droga si farà un bell’annetto come operatore in una comunità di recupero.
Allo stesso modo, il politico che si sente al fianco dei disoccupati, al punto magari di commuoversi sino alle lacrime, lo lasciamo sempre per un anno a fare da tutor ai medesimi tra uffici di collocamento e aziende interinali passando per sadiche finanziarie.
Il politico, poi, che si erge a baluardo dell’italico suolo contro l’orda di immigrati che si affolla sulle coste, lo spediamo a lavorare in uno dei tanti CIE, ovvero Centri di Identificazione ed Espulsione.
Al politico che straparla di famiglia tradizionale lo nominiamo assistente sociale sul campo e lo mandiamo in un appartamento a caso di quei palazzoni in periferia, che non si vedono mai nelle fiction e nelle pubblicità.
Il politico che parla di sovraffollamento delle carceri… be’, è ormai ovvio dove potrebbe, come dire, toccare con mano cosa vuol dire stare in cella.
E così via, tra centri di salute mentale e case di riposo per anziani, comunità per diversamente abili e alcolisti anonimi le occasioni per servire socialmente il paese non mancano.
Certo, una domanda nasce spontanea.
E se poi delinquono lo stesso?
Be’, ai servizi sociali ci sono già stati.
A quel punto, un po’ di sana e giusta galera non gliela toglie nessuno.
 



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