Storie sui libri: occasione da non perdere

Storie e Notizie N. 1162 

Jason si è salvato.
E’ sopravvissuto alla sparatoria avvenuta presso la biblioteca dell’università della Florida.
Per merito dei libri.
Già, i libri.
Immolatisi accogliendo e, soprattutto, intrappolando il proiettile che avrebbe cancellato la vita del giovane.
Dalle nostre pagine.

Eventualità eccezionale.
Casualità preziosa.
E più che mai occasione da non perdere.
Perché la prima pagina non è cosa quotidiana.
Per chi, come noi altri, deve perire.
Per guadagnarsi la scena.
Ma facciamo molto altro, sapete?
Piccoli eroismi trascurabili e trascurati, d’accordo.
Roba per pochi, sicuro.
Roba da bambini, spesso, ma questa potrebbe suonare come pubblicità occulta…
Salviamo, non sapete quante volte salviamo.
Salviamo dal decadimento degli irraggiungibili confini dell’umano orizzonte.
Quel virus criminale, un’infezione virale subdola quanto un titolo menzognero per una notizia altrettanto fasulla.
Capace di corrompere la visione dell’universo sino a tramutarla nell’antro di una grotta dove la bestia nascosta nel buio sei tu.
Giammai i presunti mostri che hai dipinto all’interno.
Leggi pure come la colpevole ignoranza del vigliacco.
Salviamo altresì dal vuoto, di lessico come di sogni.
Dall’impossibilità di dar forma a pensieri alieni.
Figuriamoci comprenderli.
Per non parlare di quella impagabile divina magia con cui dar voce all’indicibile altrimenti.
Quello che provo per te.
Quello che provi per me.
Quello che proviamo per quel che siamo.
Insieme.
Salviamo, certo che salviamo.
Salviamo tutti, nessuno potrebbe sentirsi escluso nemmeno se riuscisse a scriverlo.
Perché salviamo da fine certa.
Siamo noi che ti aspettiamo dall’altra parte.
Siamo sempre stati solo noi quelli che ti garantiscono il salto.
Siamo e saremo gli unici di cui puoi fidarti in eterno ad occhi chiusi.
Perché quello che vedrai da solo, grazie a noi.
E’ la vita che altri come te hanno disegnato.
Altri che devono a noi le ali di cui si fregiano.

Ovviamente salviamo anche dalle pallottole.
E per questo oggi siamo in cima alla piramide.
Di parole deboli composta, volubile e ingannevole per questo.
Ma continueremo a salvarvi.
In silenzio o risuonando in voi.
Noi.
I libri.

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