Mafia romana e razzismo: maledette zanzare

Storie e Notizie N. 1167

La notizia degli arresti e delle indagini in corso sulla mafia a Roma, con intrecci tra malavita, imprenditori ed esponenti di destra e centro sinistra (mettiamocela la parola centro, perché chiamare il PD sinistra è un astuto ossimoro di cui non voglio abusare) giunge ad un italico cittadino medio, strenuo difensore del patrio suolo dall’incivile orda, origine preferita di ogni propria sventura.
Colui che, imitando Pasolini, legge il presente come nessun altro.

Io (lo) so

Io lo so.
Lo so io, lo so.
Tutto, so.
Cosa? La mafia a Roma?
Sono i rumeni, la banda dei rumeni.
No? Non c’entrano nulla?
Si tratta di criminali neri?
Africani, lo sapevo.

Ah…
Neri nel senso di destra…
Cosa ci vuoi fare, le mele marce stanno dappertutto.
Che? Corrompevano chiunque, anche a sinistra?
Dietro ci sono i cinesi, è sicuro.
Con quei miliardi di ristorantini, chissà cosa nascondono in cucina.
Cosa dici?
I colpevoli lucravano anche sugli immigrati?

Eppure io lo so.
Lo so io, lo so.
Tutto, so.
Sono gli zingari, disonesti di natura, insegnano ai bambini a rubare e…
Che? Mangiavano pure sui campi Rom?

Ma io lo so, ti dico.
Lo so io, lo so.
Tutto so.
O sapevo.
Come dicevo sempre?
Non vivono come noi, ci sfruttano, vivono a nostre spese, non rispettano le nostre leggi e non si integrano...
Ci sono: le zanzare!
E’ tutta colpa delle zanzare.
Finalmente posso tornare a dormire.
Tranquillo.

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