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Visualizzazione dei post da giugno, 2015

Giornata internazionale per vittime di tortura 2015: il corpo è qui

Storie e Notizie N.1243 C’era una volta un corpo. Grande, troppo. Di carnagioni e generi differenti. Di età variabile. E al solo pensiero di guardare in basso in siffatta misura l’immagine si fa inquietante. Eppure guardiamo, coraggio. Perché quel corpo è qui. Avviciniamo occhi e cuore. E leggiamo. Leggiamo le storie incise nelle carni, come tatuaggi nutriti dall'inchiostro indelebile peggiore dell’universo. La crudeltà umana. Lì c’è il ricordo dei tagli . E più su la danza delle bruciature . Là sotto lo spettacolo dei lividi . E ancora più giù il dono delle frustate . No, non distogliamo lo sguardo. Leggiamo insieme, ancora. Là c’è l’eco delle percosse . E più sopra l’ombra dei fendenti . Laggiù ci sono le conseguenze dei pugni . E lassù quelle dei calci . Sì, lo so, è narrazione immonda, ma è qui. Il corpo è ancora qui. Perciò non molliamo. Perché c’è ancora da leggere. C’è il sangue rappreso ancora troppo rosso. E l’ ematoma dell’anima che è viola s

Storie di immigrati: il popolo dei diritti per tutti o per nessuno

Storie e Notizie N. 1242 C’era una volta il popolo dei diritti . Il popolo era formato da tante persone. Diverse tra loro, malgrado le apparenze. E fin qui, siamo ancora nella terra delle banalità. Allora coraggio, sforziamoci di andar via. Nel popolo formato da tante persone diverse tra loro, malgrado le apparenze, ce n’erano alcune che si dichiaravano a favore dei migranti e della conseguente libera circolazione delle sopravvivenze. Delle speranze. E dell’unico futuro possibile, ovvero quello in cui siamo tutti ugualmente ospiti. Nondimeno, molti di costoro si schieravano al contempo nel lato avverso all’impopolare quanto scomodo abitante dei lager 2.0. In breve, Rom . Della serie, io non sono razzista , e pure senza se e senza ma , però sugli zingari … Contemporaneamente, nel medesimo popolo, magari proprio seduti a fianco, vi erano coloro che si ergevano a difesa dei volgarmente suddetti, esclamando con vigore: “Non si dice zingari , è offensivo.” Tuttavia, senza s

Famiglia naturale definizione cos'è: spiegazione agli extraterrestri

Storie e Notizie N. 1241 C’era una volta un extraterrestre. Un extraterrestre di nome Buk . Il nostro, un po’ come il mio vecchio amico Matermax , era stato inviato tempo addietro sulla terra per osservare. Annotare. E, basandosi unicamente su quel che i suoi attenti occhi avessero visto, cercare di capire. Una volta fatto ciò, Buk sarebbe dovuto tornare sul suo pianeta e raccontare quel che degli umani avesse compreso. In particolare, la sua missione riguardava la famiglia . Una volta giunto a casa venne subito interrogato dai suoi colleghi esploratori. “Dicci, Buk, su cosa si fonda la famiglia umana?” L’alieno chiarì subito che i terrestri erano molto diversi da loro. Si da il caso che sul pianeta di Buk la famiglia si fondi sull’unione tra una persona e un libro. Un libro di storie, ovviamente. Qualcuno tra voi si chiederà come sia possibile che un essere vivente e un libro possano amoreggiare, men che mai procreare, litigare con tanto di lancio di ciabatte e rottura

Reato di istigazione al razzismo cosa significa video

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Quando chiudi il cervello, se davvero ne hai uno, e apri i rubinetti di una putrida pancia, vomitando deliri e ottusità insultando popolazioni intere, sentimenti, tradizioni e vite... Guarda qui altri video sul razzismo. Visita le pagine dedicate ai libri: ( Libri sulla diversità , libri sul razzismo , libri sulla diversità per ragazzi e bambini , libri sul razzismo per ragazzi e bambini ) Iscriviti alla Newsletter   Altre da leggere : Subscribe to RSS headline updates from: Powered by FeedBurner

Franco e la Piramide di Roma

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Franco Fubelli Breve parentesi tra una storia e una notizia. Perdonate il lato autoreferenziale del racconto e concentratevi sul resto. Alla stregua del perdono che chiedo a Franco per il fraintendimento di questa mattina, in quel di Roma. In quel della Piramide Cestia . Faccio pubblica ammenda, poiché laddove m’imbatta in un innamorato dell’arte di cui egli stesso ha cura da almeno trentasette anni, dovrei mostrare la lucidità nel riconoscerlo come tale. L’uomo conosce a fondo tale ennesimo tesoro della capitale, balzando con sapiente nonchalance dalle seppur superficiali note da guida alle miriadi di storie che soggiacciono tre le pieghe di ciò che puoi ammirare al di sotto della narrazione ufficiale, ovvero nella memoria stessa di Franco. C’è tanta roba da vedere al di là di vecchie pareti aggredite dal tempo, nel cuore di tale suggestiva eco egizia a Roma, e se avrete la fortuna di scoprirla per bocca del suo custode, anzi, personale sacerdote, no, ancora meglio, compag

Persona più vecchia del mondo vivente: lettera da donna a donna

Storie e Notizie N. 1240 A 116 anni è morta Jeralean Talley . Era la donna più vecchia del mondo, ovverosia la persona più vecchia del mondo. Era. Perché 21 grammi più tardi tale record è giunto nelle mani di Susannah Mushatt Jones , che compirà la stessa età di Jeralean il prossimo 6 luglio. Ecco a voi un immaginario passaggio di testimone epistolare. Dalla vecchia madre del mondo alla nuova… Cara Susannah, eccoci qua. Ci siamo, l’ora è giunta. Il momento è arrivato. Così dicono gli abitanti della tv allorché l’attimo sia solenne. Ladies and gentlemen, the winner is … e via con gli applausi più o meno spontanei, i flash che contano e, hai visto mai, anche la standing ovation. Sì, so bene che non avrei potuto darti tutto questo. Si va via di corsa, noi altre. Non abbiamo il tempo per i saluti. E tu non hai di certo avuto il tempo di salutare a tua volta. Chi ti ha lasciato lo scettro. Che assurdità, vero? Noi, che del tempo siamo, e con te saremo ancora, le sole

Strage Charleston reato d’odio: tutte le volte

Storie e Notizie N. 1239 Riguardo alla strage nella chiesa di Charleston, nel South Carolina, Stati uniti, dove hanno perso la vita nove persone ad opera di un giovane che dai media viene definito bianco , il capo della polizia dichiara che non ci sia alcun dubbio che si tratti di reato d’odio . Non conta la religione dell’assassino, se sia cattolico piuttosto che buddista. Non importa se sia un cittadino con tutti i crismi, un immigrato regolare o un clandestino . Non è rilevante neppure se in qualche modo c’entri l’ Isis o Al Qaida . E non voglio pensare che sia perché stiamo parlando di un 'bianco'. Ciò che mi incuriosisce è la natura del reato… C’era una volta il reato d’odio . Tutte le volte. Soprattutto le altre . Quando chiudi il cervello, se davvero ne hai uno, e apri i rubinetti di una putrida pancia, vomitando deliri e ottusità insultando popolazioni intere, sentimenti, tradizioni e vite. Vite che leggono e soffrono, più o meno in silenzio. Tutte

Storie di immigrati: abbiamo vinto

Storie e Notizie N. 1238 Un messaggio nella bottiglia affidato alle onde da uno scoglio in quel di Ventimiglia . Sperando che arrivi a destinazione senza rompersi... Cara mamma, abbiamo vinto. Quasi … Tu ed io ce l’abbiamo fatta. Più o meno … Per papà. Che non voleva altro che questo. Per noi. Che non potremmo volere di più. Non raggiungere la meta. Giammai sfiorare la terra promessa. Magari mettendoci su i piedi e sentirla tua. Nel frattempo, noi guardiamo. Noi siamo quelli che non gridano terra allorché finalmente appaia all’orizzonte, poiché la gioia è inarrestabile, il fiato è fuggito e le forze sono tutte per l’ultimo sforzo: la vittoria. Quasi … Quelli dell’urlo al traguardo sono gli antenati degli infermi di memoria, che oggi sviliscono le nostre anime, ignorando di far lo stesso con le proprie. E hanno ragione, se alcuni tra costoro si aggrappino all’idea che i loro avi fossero ben diversi. Già, è così, ma non per le ragioni che credono. Perché i viaggiato

Gay pride 2015 Roma quando saremo orgogliosi

Storie e Notizie N. 1237 Sabato a Roma ci sarà il Gay Pride , la giornata dell’orgoglio Lgbt. In attesa di un altro giorno… C’era una volta un giorno. Del quale siamo orgogliosi. Già ora, lo siamo. Del domani che verrà. Ma oggi, qui, dentro. Siamo orgogliosi di esser gioiosi . Che tu intenda il sentimento come la natura con la quale c’è bisogno. Ancora troppo bisogno di disegnarci. Siamo altresì orgogliosi di essere in tanti. Quanti se ne possano contare ad occhio nudo. E non soltanto nella solitudine, per quanto ardita, della propria immaginazione. Siamo anche orgogliosi di poter dar suono alle battute fragili. Che in passato venivano cancellate dal copione finale. Come semplici refusi o vane ridondanze dell’umano lessico. Siamo orgogliosi di poterlo essere. Orgogliosi. E guarda che è molto più di quel che tu possa figurarti. Siamo orgogliosi degli occhi nei tuoi. Che osservi da vicino, come al riparo del monitor. E pure questa è roba forte, credimi, se ri

Maroni lettera contro i migranti alle prefetture: testo originale

Storie e Notizie N. 1236 Il governatore lombardo Maroni, dopo aver avvertito i sindaci, ha scritto alle prefetture sull'eventuale accoglienza di migranti. *Cari concittadini, care concittadine, viviamo tempi difficili. E in tempi difficili dobbiamo restare uniti. Tutti uniti verso il solo obiettivo. Rendere sempre più grande la nostra nazione. Per far ciò occorre avere occhi e orecchie ben aperti. Così dovrete fare. Così faremo noi. Conoscete il nemico, lo conoscete bene. Ed è avversario tra i più pericolosi. Proprio perché tutti voi lo conoscete bene. Abita nel palazzo di fronte. Lo guardate dalla finestra. Vi passa accanto sul marciapiede. Entra con voi nel portone. E’ al di là della porta accanto. E, in alcuni casi, vive addirittura in casa vostra. Il nemico è nemico. Si confonde, si camuffa, finge di essere come noi, ma la sua diversità è ben visibile ad occhio nudo. Va riconosciuto come tale, va combattuto con ardire e sconfitto senza pietà. Questo è

Storie di donne: il viaggio dell'ovaio

Storie e Notizie N. 1235 Notizia dal Belgio: primo caso per una paziente talmente giovane, leggo che ad una ragazza tredicenne nativa del Congo a cui avevano espiantato l’ovaio, le è stato reimpiantato oggi che ha 27 anni. E la donna è diventata madre. Un viaggio, una storia. Lunga 14 anni… C’era una volta te. Madre, no. Non allora. Neanche una speranza, forse un sogno. Di sicuro una possibilità. Di quelle che conservi lì, tra le pieghe delle mani, che tutti conoscono e sostengono di saper leggere meglio di te. Ignorando quel che ancora vorresti scrivere. E’ lì che sono morto. E’ lì che sono nata. Tra quel che il presuntuoso libro scrive. E quel che tu, mia adorata lettrice, ti auguri. Ho viaggiato, da allora ho viaggiato. Con un solo ricordo in testa. Un’unica pagina. Racchiusa in una strofa. Di un solo volto ricolma. Un’adolescente, con la pelle del viso irrigata da lacrime sbagliate. Perché è una sceneggiatura tra le più umanamente errate. Quella che fa cr

Cosa esportiamo in Africa: la morte e altra roba speciale

Storie e Notizie N. 1234 Ad Accra , nel Ghana , la scorsa notte una terribile esplosione e un altrettanto spaventoso incendio in una stazione di servizio hanno provocato una strage di gente che tentava di sfuggire alle tremende piogge torrenziali che allagavano le strade. Si parla di almeno 200 morti… C’erano una volta le ricchezze. Sì, dai quelle. No, ma no, non parlo della roba normale. L’acqua vergine, già, d’accordo. Terra gravida di vita e aria tersa, ho capito. Ma io dico quell’ altra roba. Quella speciale. Quella per cui viviamo. Quella per cui moriamo. Eccoci, siamo qui. Non scomodarti, veniamo noi. Perché solo noi altri possiamo venir da voi. A portar doni. E’ il teorema del babbo natale bianco solo da un lato , condizione necessaria, giammai sufficiente. Se dall’alto vien giù col sacco , è tutto festa e colori, sorrisi e giorni sereni . Al contrario, seppur col sacco in spalla e barba folta ti inerpicherai, non compriamo niente, perché niente hai da da

Storie di immigrati in Italia: abbuffata nazionale e invitati

Storie e Notizie N. 1233 C’era una volta una tavola. Una grande tavola, tutta imbandita. Tovaglia e piatti, bicchieri e posate. E commensali. Tanti commensali, molti di più di quel che sembrano . Eh dai, guardiamola tutta, almeno qui. Cominciamo dal piatto del giorno. Come della notte. Uno solo. Un bel vassoio, più lungo che largo. Dimensioni, diciamo umane. In misura, giammai sentimenti o qualcos’altro di simile. Il nome della pietanza? Be’, fate voi, il nome non conta, le parole con le quali chiami quel che quotidianamente viene fatto a brandelli da mascelle ebbre d’astuzia quanto d’ottusità non fanno differenza. Fanno male, è indubbio. Tuttavia, come dice un antico quanto anonimo detto della savana, nella natura solo le prede conoscono il reale sapore del dolore . 'Spaghetti al migrante', 'Tagliatelle alla clandestina' e 'Pizza quattro stranieri', ovviamente con condimento extra. 'Extra comunitario', è ovvio. Nondimeno, il menu è

Notizie del giorno prima pagina quanto costa

Storie e Notizie N. 1232 Leggo che a tutt’oggi, con 14 superstiti e 40 cadaveri recuperati, ci sono ancora 400 persone disperse nel fiume Yangtze, nella provincia dell’Hubei, in Cina. 400 persone . 400 . Leggo, nel trafiletto in basso a sinistra. Riservato al terribile naufragio del traghetto Dong Fang Zhi Xing (Oriental Star o Eastern Star) dell’altro ieri. Leggo, leggo anche altro. E, forse, capisco… C’era una volta una notizia. Una notizia come tante. Davvero, niente di straordinario. Ahi lei, ovvero, ahi loro. Che vivono tra quelle parole. Magari per sempre. Perché la loro storia è tutta lì, per chi ha troppa fretta per guardare in basso. Leggi pure come lì dove vanno a finire le briciole della vita che conta . La notizia come tante, nulla di eccezionale, ahi lei, ahi loro, riguardava le sorti di un pugno di umani. Pugno, già. Già, umani. Perché le esistenze minute, seppur raggruppate per amore o mala sorte, le puoi stringere nel palmo della mano senza al

Auto sulla folla a Roma Rom arrestati: ce l'abbiamo fatta

Storie e Notizie N. 1231 Proprio il giorno successivo alla fine delle elezioni, ma tu guarda il caso alle volte, leggo che sono stati arrestati i due minorenni, le cui vicende sono state sulle prime pagine nazionali quotidianamente sino ad oggi, ritenuti i responsabili dell’incidente in cui la scorsa settimana è deceduta una donna di 44 anni… Ce l’abbiamo fatta. Abbiamo vinto, finalmente abbiamo vinto. Non la poveretta che è stata falciata sulla via. E tanto meno le vite a lei legate per amore o semplice amicizia, che vivranno accompagnate dal suo amaro ricordo. Neppure i disgraziati sopravvissuti all’impatto. Noi, sto parlando di noi . Tu ed io. Che guardiamo il mondo che galleggia nel sacro rettangolo. Che guardiamo noi stessi. Negli occhi dell’altro. Come nei nostri. Noi ce l’abbiamo fatta. Noi abbiamo vinto. Noi che l’avevamo detto e che non diciamo altro. Perché nient’altro abbiamo. Da dire . E siamo qui, ad inseguire il giorno della vittoria definitiva. L’u