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Visualizzazione dei post da novembre, 2016

Storie di guerra: La storia vista dall'alto

Storie e Notizie N. 1414 Mentre le forze fedeli al regime di Assad hanno lanciato il decisivo assalto di terra ai ribelli, l’evoluzione del territorio dove questi ultimi resistono nella parte orientale di Aleppo ci mostra come si sta restringendo… Si sta restringendo, sì. Si restringe anche ora, fermandoci qui, al mero racconto delle cose, immobili innanzi alle sentenze che dall’alto ci schiacciano come formiche prive di valore. O, almeno, questo dice la storia. Vista dall’alto. Eppure, come i viaggi che ci rimangono impressi di più, quelli dove tutto va storto tranne le persone che incontriamo, è sufficiente invertire i poli del cuore per salvare qualcosa. Non tutto, perché alla fine della fiera non è affatto vero che sia tutto, quel che ci occorre. Eppure si sta restringendo. Lo so. Vince Trump e cosa fanno le speranze di pace e, soprattutto l’auspicio di una benedetta tregua mondiale, che non sono la stessa cosa? Seguono la regola. Si restringono, è normale.

Violenza sulle donne nelle favole

Storie e Notizie N. 1413 La Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne è un anniversario creato dall'Assemblea generale delle Nazioni Unite, attraverso la risoluzione 54/134 del 17 dicembre 1999. L'Assemblea ha scelto il 25 novembre come giorno della celebrazione e ha esortato le organizzazioni internazionali e i governi a promuovere in quella data eventi e attività rivolte a coinvolgere l'opinione pubblica. La Giornata per l’ eliminazione , già. Di qualcosa che anche ora. E’ qui tra noi… L’ha detto la prof di letteratura. Mica una qualunque, sai? Ha detto che la violenza sulle donne comincia da piccoli. Si insegna da piccoli. Ha detto anche, solo il giorno prima, che si impara più da una semplice favola che una dotta lezione del maestro più colto della terra. Io dalle favole ho imparato assai, dev’essere così. Perché ne ho lette un po’ e lo amate tutte. Ma lo sapete che c’è? Avrei voluto da morire fare qualcosa, esser

Storie di bambini: la scoperta di Haruki

Storie e Notizie N. 1412 I cittadini di Tokyo si sono svegliati con la prima nevicata a Novembre dopo più di 50 anni . Tuttavia, come spesso accade, ciò che è una ricorrenza per alcuni per altri è davvero uno straordinario accadimento. Con tutto quel che di altrettanto eccezionale ne consegue… "Nevica", dice il bambino. Che potremmo chiamare Haruki . Perché ha un bel suono. O, magari, perché talvolta capita che la fantasia osi così tanto da sfiorare il vero. In altre parole, che il nostro si chiami davvero così. Allora, Haruki guarda oltre il vetro e pensa: "Questa è la neve, quindi." La neve di cui parlano le favole e le foto, i film e la gente che desidera ascolto. La neve di Novembre , già. Come se il miracolo fosse nel mese, piuttosto che nella meraviglia in sé. Come se il tempo contasse più di noi. E come se il peso di questo preciso istante godesse di un valore maggiore di un breve incontro. Tra te e me. Tuttavia, non si perde tra siffatti

Storie sull'ambiente: identikit assassino

Storie e Notizie N. 1411 Il nostro paese ha il più alto numero di decessi per inquinamento da biossido di azoto, NO2, in Europa. Lo ha stabilito un recente rapporto dell'Agenzia europea per l'ambiente. Ma chi uccide chi? La sala per gli interrogatori è un classico. D’altra parte, anche le visioni più astruse devono approfittare di punti fermi, altrimenti, leggere come sono, ci scappano via come palloncini slegati. Pareti bianche e spoglie, tavolo grigio metallico, sedie altrettanto fredde e l’immancabile specchio bidirezionale, malgrado sia difficile incontrare al giorno d’oggi delinquenti che non sappiano che oltre l’immagine riflessa qualcuno li osserva. Qualcuno legge tra le righe. Qualcuno c’è , che non sarà l’altissimo, ma per molti può far davvero la differenza. D’altra parte, stavolta l’inquisito non è un sospettato, bensì un testimone. Oculare all’ennesima potenza. “Prego, si accomodi, miss Nature ”, fa il detective a capo del caso, l’ispettrice Earth ,

Storie di donne ibernate: la lettera

Storie e Notizie N. 1410 Nel Regno Unito, una quattordicenne deceduta a causa del cancro ha ottenuto il diritto di essere congelata criogenicamente . Il giudice ha deciso di dar ragione alla madre di farla ibernare negli Stati Uniti. Nota solo come JS , la giovane aveva scritto alla corte: "Mi è stato chiesto di spiegare perché voglio che sia fatta questa insolita cosa. Ho solo 14 anni e non voglio morire, ma so che sta per accadere. Penso che essere ibernata mi darà la possibilità di essere curata e risvegliata, anche tra centinaia d'anni. Non voglio essere sepolta sotto terra. Voglio vivere e vivere più a lungo, penso che in futuro si potrà trovare una cura per il mio cancro e mi riporteranno in vita. Voglio avere questa opportunità. Questo è il mio desiderio." Cara JS, svegliati, fallo ora, ti prego. Svegliati e sveglia anche me. Ce l’abbiamo fatta, dimmi che è così. Dimmi che il cancro è stato sconfitto. E che tutti i tumori che divorano carne e respiro, lì

Storie di immigrati: quando la barca si capovolge

Storie e Notizie N. 1409 Cento persone sono probabilmente annegate in seguito al naufragio di una nave al largo della Libia, portando a trecentoquaranta il bilancio delle vittime nel Mediterraneo di questa settimana. Medici Senza Frontiere afferma che solo in ventisette sono sopravvissuti. Ventisette storie, ventisette vite. Come una barca che si capovolge per ventisette volte, ma il viaggio continua… Uno , la barca si capovolge e tutti ancora a bordo, perché la colla magica di mia moglie ha funzionato. Due , la barca si capovolge, ma anche il mondo ha fatto lo stesso, e allora siamo tutti salvi, nessuno escluso. Tre , la barca si capovolge e mi sveglio, non siamo partiti, perché non abbiamo mai avuto bisogno di farlo. Quattro , la barca si capovolge e le reti sono piene. Stavamo solo provando un nuovo tipo di pesca, cosa credete? Cinque , la barca si capovolge, quindi mi nascondo e voi contate fino a dieci, diciamo venti, anzi, ventisette, ma poi non trovatemi, vi preg

Storie di guerra in Siria: prima che la storia finisca

Storie e Notizie N. 1408 Un ospedale pediatrico ad Aleppo, in Siria, è stato colpito durante gli ultimi attacchi aerei. Tra gli altri, un’ autista di ambulanze e almeno due bambini sono deceduti dopo una notte di bombardamenti. Subito prima che la storia diventi reale… "Andiamo ragazzi", fa l’uomo dal camice stranamente ancora bianco. "Si va." "Dove?" Chiede uno dei piccoli, quello meno diffidente. "Scusatemi. "Volevo dire, si torna ." "Dove?" Ripete l’altro, quello più riflessivo. "Nell’unico luogo rimasto." "Quale?" Fa il primo, quello più ciarliero. "Perdonatemi. "Intendevo quello che avrebbe potuto essere." "Quale?" Chiede anche l’altro, quello solo in apparenza privo di originalità. "Il regno dei condizionali sgrammaticati, nella terra di lato al possibile, oltre i confini delle illusioni disilluse, al di là del mare dipinto sul quadro privo di tela."

Storie di animali: i pinguini della Nuova Zelanda

Storie e Notizie N. 1407 Leggo che una città della Nuova Zelanda ha deciso di costruire un sottopassaggio per agevolare la marcia dei pinguini. La galleria privata è stata ideata per aiutare le suddette creature migranti , permettendo loro di transitare indisturbate. Accipicchia. Doppio accipicchia. Anzi, solo mezzo, e neanche così eccezionale. Che non si dica che esagero. Il sottoscritto, Mahuta Atairangikaahu , e tutta la sua famiglia sono noti per il pervicace contenimento delle misure. Solo per la cronaca, vi basti sapere che il giorno che la mia sadica e autoritaria nonna fu colta dall’infarto che la vinse, subito prima dichiarò che era solo un fremito dovuto al tempo che cambia. Allo stesso tempo, ovvero subito dopo, molto simili furono le parole di mio cognato, nonché genero della sgradevole e severa vegliarda, per spiegare l’improvviso attacco di convulse risa: scusatemi, solo un fremito, dovuto al tempo che cambia . E giù altri sghignazzi. Accipicchia, è che noi

Trump non è il mio presidente e altre grida

Storie e Notizie N. 1406 A migliaia hanno manifestato negli Stati Uniti contro l'elezione del repubblicano Donald Trump in almeno 18 città nella notte di Mercoledì. Le proteste più numerose hanno avuto luogo a New York e Los Angeles, al grido di Trump non è il mio Presidente … Trump non è il nostro Presidente. E fin qui dovrebbe essere scontato, visto che non siamo americani, ma non è così semplice, in realtà. Perché è difficile che lo siano stati quelli di diritto, ovvero autoctoni, ecco. E se non riusciamo a dirlo dei nostri, figuriamoci di quelli degli altri. Soprattutto di questo , degli altri. Tuttavia, se ci fermassimo qui, se tutto si riducesse al semplice grido, sarebbe importante, sarebbe l’inizio, sarebbe qualcosa di fondamentale, ma non tutto. Probabilmente non tanto. Di sicuro non quanto basterebbe ad esclamare l’opposto messaggio. Nel frattempo, gridiamo. Gridiamo e recitiamo a voce alta urgenze del cuore e dell’anima solo in apparenza diverse. Com

Film di paura di Sunny Pawar

Storie e Notizie N. 1405 Leggo che a Sunny Pawar , giovanissimo attore indiano di un film di prossima uscita dal titolo Lion , con Dev Patel, Nicole Kidman e Rooney Mara, è stato negato il visto dagli Stati Uniti per partecipare alla premiere della pellicola a New York. Crediamo sia l’effetto della paranoia sull’immigrazione, hanno dichiarato i dirigenti della casa di produzione . Ecco, sediamoci, presto. Sì, lì va bene, sbrigati, che sta iniziando. Niente pubblicità, stavolta. Perché il prodotto è stato già comprato. Trama semplice. Banale, oserei dire, ma efficace proprio per questo, minimizzante all’occorrenza e superficiale al punto giusto. In modo che tutti ci vedano tutto quel poco che basta a convincersi che sia tutto. La storia in breve. Essi avevano paura , l’incipit. Ovvero, essi avevano paura di quel che non capivano , per esteso. Fine? Molto tempo fa sì, avrebbe funzionato, ma ogni epoca ha bisogno di trucchi ad hoc ed effetti speciali capaci sul serio d

Storie di immigrati: Portiera del Gambia e della nazionale del mare

Storie e Notizie N. 1404 Fatim Jawara , la giovane “portiera” della squadra nazionale di calcio femminile del Gambia, che lo scorso 27 ottobre è annegata nel Mediterraneo nel tentativo di raggiungere l'Italia, aveva confidato alla sua famiglia di voler “seguire il suo destino” e giocare per un grande club europeo "a qualunque costo". Gli spalti sono pieni, stasera. Lo sono sempre, innanzi alle partite che contano. Ma oggi si tratta di una meravigliosa eccezione. Perché solitamente ciascuno di noi conta meno del meno. Ciò malgrado, siamo qui, in tanti. Ora. Perché gli spettatori son fatti della stessa volatile sostanza dei giocatori. Trascurabili per i più. E tutto quel che c’è, per chi non ha mai avuto altro. Adesso, però, basta con le ole , ovvero, onde. Che siano di carne viva, piuttosto che di insensibili oceani, che il tempo si fermi. Ascoltate e ammirate, la formazione che scende in mare . Con il numero uno , lei. La portiera. Fatim dalle mani

Storie sulla diversità: solo un bacio

Storie e Notizie N. 1403 Le autorità del Marocco hanno arrestato due ragazze adolescenti, la sedicenne Sanaa e Hajar , di un anno più grande, con l’accusa di essersi baciate sul tetto di una casa. Trattasi di reato ai sensi dell’articolo 489 del codice penale, ovvero “ atti licenziosi o innaturali con un individuo dello stesso sesso ", punibile secondo l'Associazione marocchina dei diritti dell'uomo con la reclusione da sei mesi a tre anni . Prudenza, ci vuole prudenza, mormora Hajar. Cambierà, prima o poi cambierà e il tempo farà la sua parte. E’ già accaduto. E quello che ieri era immondo, oggi è scontato. Si confonde nel quadro, come colori veniali e forme trascurabili. Alla stregua di ciò che ora dovrebbe essere scontato e invece risuona come immondo. Hai ragione, fa Sanaa seppur a malincuore. Non dobbiamo aver fretta. Accontentiamoci del minimo. Poiché minimo è solo una parola, innanzi all’abbraccio di sguardi. L’intreccio di sorrisi, solo in ap