Racconto sulle emozioni

Vietato sorridere

Che giornata assurda, ho vissuto.
Chiamarla memorabile sarebbe un clamoroso eufemismo, ma procediamo con criterio, dall'incipit, dal c’era una volta e… come è prassi, che il pubblico decida.


Apro gli occhi come spesso capita per colpa della sveglia del telefonino, con le palpebre ancora restie a liberare il proscenio per il cosiddetto specchio dell’anima, e mi sposto con l'abituale andatura ondivaga del signore di mezz’età alla disperata ricerca dell’agognato bagno disponibile.
Lungo il seppur conciso tragitto, la mia consorte mi intravede dalla cucina, dove si premura di preparare la colazione dei bimbi.
Carlo, dice agitata raggiungendomi in corridoio, come ti senti?
Perché questa domanda? Osservo con la voce ancora provata dal mancato sonno.
Stai sorridendo… mi avverte Sara.
Come è possibile? Mi chiedo.
Di conseguenza mi precipito allo specchio in bagno e rimango senza fiato e col classico cuore impazzito al cospetto della mia faccia riflessa...

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