Fame nel mondo o guerre: su cosa investire?

Oggi è la Giornata mondiale dell’alimentazione, evento istituito dalla Fao per sensibilizzare l’opinione pubblica sul dramma della denutrizione.
Il 14 ottobre scorso la Fao stessa ha presentato il rapporto 2009 sulla situazione della fame nel mondo .
Esso ci dice che più di un miliardo di persone, un sesto della popolazione mondiale, vive in uno stato di denutrizione intollerabile.
Ecco il grafico, che mi sono permesso di tradurre in Italiano:




Potrei scrivere un post denunciando la vergogna dei nostri governanti e politici vari, visto che neanche uno ha trovato il tempo di prestare pubblica attenzione alla notizia…
Tuttavia, preferisco invitarvi ad una semplice riflessione, mettendo a confronto i numeri di due categorie che, ammettiamolo, sono agli antipodi nella nostra scala di priorità: esseri umani e denaro.
Da un lato un miliardo di persone, più di 600 milioni in Asia e Oceano Pacifico, 265 milioni nell’Africa Subsahariana, 53 milioni in America Latina e Caraibi, 42 in Medio Oriente e Nord Africa e ben 15 nei paesi sviluppati, di cui 3 milioni in Italia, soffrono la fame.
E dall’altro ecco in tempo reale, secondo l’organizzazione National Priorities Project, quanto solo gli Stati Uniti stanno spendendo in guerre dal 2001:




Guerre? Ops, volevo dire missioni di pace contro il terrorismo, a difesa della democratica civiltà occidentale.
Dando per credibile questa interpretazione, mi sorge un dubbio amletico: ma se solo metà dei soldi che spendiamo per queste indispensabili iniziative la utilizzassimo per sfamare la gente, siamo sicuri che esisterebbe il terrorismo?