Ma dai. Non può essere vero ciò che afferma il figlio del mafioso Vito Ciancimino , ex sindaco di Palermo. In sintesi, da ciò che leggo oggi sui giornali , Massimo Ciancimino sostiene che esisteva un patto tra il boss di Cosa Nostra , Bernardo Provenzano , e i carabinieri che arrestarono un altro dei capi della mafia siciliana, Totò Riina , con il fine di occultare i vari documenti che celava quest’ultimo, in grado di far crollare l’Italia . Ma non è possibile, su. Sempre secondo Ciancimino Jr. il negoziato tra Cosa Nostra e lo Stato iniziò dopo l’uccisione di Falcone e Borsellino . Da un lato Totò Riina e dall’altro i carabinieri e, come persone informate dei fatti, due ministri di allora, l’ex vicepresidente del Consiglio Superiore della Magistratura Virginio Rognoni e quello attuale, Nicola Mancino , già presidente del Senato. No… non ci posso credere, è assurdo. Addirittura il figlio di Don Vito asserisce che quest’ultimo collaborava con i servizi segreti italiani fin