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Visualizzazione dei post da settembre, 2022

Se non fossi un essere umano

Storie e Notizie N. 2064 Se non fossi un essere umano . Non un alieno, anche se spesso mi ci sento, o mi ci hanno fatto sentire gli altri, ma solo una diversa vita sulla terra. Se non fossi un essere umano, ma al contempo in grado di riflettere sulle azioni della nostra specie, ovvero le malefatte ai danni di tutte le altre creature terrestri, in questi giorni mi ritroverei a osservare con terrore la fuoriuscita di metano dalla coppia di gasdotti Nord Stream . Il primo e il secondo, in una sorta di uno due con cui un pugile idiota insiste nel sfracellarsi la faccia da solo. Se non appartenessi alla nostra specie, la prima cosa che troverei assurda è la diatriba tra gli umani intorno a chi sia il colpevole di ciò che è accaduto . Nondimeno, verrei a sapere che Anders Puck Nielsen , ricercatore del Center for Maritime Operations presso il Royal Danish Defense College, così come il consigliere presidenziale ucraino Mykhaylo Podolyak , ritengono che a guadagnarci sia più di tutti la Russ

Chi ha vinto nel Paese dei concorsi

Storie e Notizie N. 2063 Giorgia Meloni ha vinto le elezioni: cosa succede ora... C’era una volta il Paese dei concorsi . Delle gare con ricchi premi o basta esserci e hai già svoltato. Delle competizioni tra ricchi e famosi di partenza o solo sembianti , più che aspiranti , e hai già svoltato comunque, perché conta quello che credono tutti, giammai ciò in cui credi tu o dici di credere mentendo perfino a te stesso. La terra dei reality show , in ultima analisi, dove vince chi resta in piedi sino alla fine, ma fatti comunque notare e hai ancora svoltato, così ti richiamano. Poi ti richiamano, ripeti il giochino, e ti richiamano di nuovo, finché non chiudi bottega, ovvero apri la villa e chi t’ha visto, t’ha visto , parafrasando il noto detto. Nel frattempo, qualcuno almeno sulla carta è arrivato primo . In altre parole, ha vinto . Ha vinto… Va bene che siamo nel Paese dei concorsi e delle gare, di un gigantesco reality con all’interno altri format , come dicono alla tv, tutti diversi,

Prendere le distanze o prendere per il...

Storie e Notizie N. 2062 Siamo il Centro Destra , signore e signori. Prendere – verbo quanto mai essenziale – o lasciare. Lasciare tutto e nulla allo stesso tempo. Niente di non detto, più di ogni altra cosa, perché siamo capaci di dir tutto e il contrario del contrario di tutto, che poi è sempre la stessa pappa. Del prendere il banco, già, arraffare quel che si può e a ogni costo. Figuriamoci ciò che concerne le distanze . E, allora, che fa pure rima, che comincino le danze. Procedendo a ritroso, ovvero dai paraculi distanziamenti recenti, la carrellata ha inizio con Giorgia Meloni che prende le distanze da Orban e da Putin , Matteo Salvini che la imita con il leader russo, e Silvio Berlusconi che fa l’ inverso , ma come al solito è stato frainteso . D'altronde è un marchio di fabbrica, il suo. A seguire, guardando indietro, c’è la Meloni che prende le distanze dalle storiche posizioni dell’ estrema destra e dal fascismo , Salvini che sull’aborto prende le distanze da Pill

Che Dio salvi le Regine

Storie e Notizie N. 2061 La Regina se n’è andata. Nessuna polemica, davvero. Dopo 96 anni di vita e 70 più 214 giorni di regno , Elisabetta II è morta. Nessun paragone, ve l’assicuro. Per almeno due settimane, ma probabilmente il fatto occuperà ancora parte dei media nei prossimi giorni, la notizia del decesso dell’anziana donna seduta a capo della monarchia britannica ha tenuto banco in gran parte del mondo occidentale. Sino al suo culmine, ovvero il sontuoso funerale con i molti Capi di Stato e le riprese televisive da ogni luogo del pianeta. La Regina ha vissuto, la Regina ha regnato, la Regina sarà per sempre nella Storia. Nondimeno, com’è tradizione da queste parti, sono le storie con l’iniziale trascurata , che hanno la precedenza. Senza alcuna polemica o confronto, lo ripeto, non posso fare a meno di ignorare le celebrazioni più o meno autorevoli lì in alto e concentrare la coscienza, oltre che lo sguardo, per esempio sul Corno d’Africa , zona d’origine del mio compianto papà,

Le parole dei politici

Storie e Notizie N. 2060 Il seguente discorso è stato costruito dal sottoscritto unendo e mescolando tra loro i principali slogan dei maggiori partiti che in questi giorni, da destra a sinistra passando per il centro, stanno cercando di convincere gli elettori a mettere il 25 settembre prossimo una crocetta sul loro simbolo. Come se fossero, a dispetto del titolo, le parole di un solo candidato , paradossalmente e inaspettatamente coerenti tra loro: Il mio partito ed io siamo Pronti a risollevare l’Italia . Siamo ovviamente Con l’Europa , ma Dalla parte giusta . Vi chiedo quindi di fare Una scelta di campo e scegliere noi, che abbiamo a cuore L’Italia sul serio . Un'Italia dove ci saranno Meno tasse per chi lavora e quindi Meno tasse e più lavoro , quindi Creiamo lavoro, non odio . Nel nostro programma ai primi posti vi sono le Energie rinnovabili , quindi Indipendenza energetica e nucleare sicuro . Libera forte e coraggiosa è l’Italia che vogliamo , perciò Scegli . Scegli me, ch

La fiaba di Sir Roccianera

Storie e Notizie N. 2059 Ovvero, Il regno delle parole e la terra di lacrime e sangue C’erano una volta due mondi , differenti e disgiunti, contraddittori e antitetici. Tuttavia, per una volta potrai osservarli l’uno accanto all’altro. Come leggere una storia con il testo della traduzione a fronte , ma per amor di realtà, più che per ragioni meramente linguistiche. O, se preferisci, come seguire due schermi nello stesso tempo . E anche se una tra le più ineludibili regole teatrali esige di non mostrare mai più di una scena alla volta, in tal caso risulta fondamentale per cogliere il senso. Tanto il protagonista è lo stesso. Ciò che cambia è il contesto. O, meglio, quel che differisce è nelle parole , nella loro presenza, importanza e peso negli occhi di chi legge o ascolta. E la discordanza è tale al punto che, in uno dei riquadri, sintassi e semantica contano poco o nulla, te l’assicuro. Indi per cui, come si usa da queste parti ormai da più di un decennio, c’era una volta un cavalie

Se l’Italia fosse l’Ungheria

Storie e Notizie N. 2058 È l’anno 2034 , signore e signori, e questo è un viaggio nell’incubo che alcuni chiamano sogno. Dal giorno delle elezioni del settembre di dodici anni addietro molto è cambiato. Come promesso, dicono in molti, o forse dovremmo dire temuto . Il governo italiano auto collocatosi a destra di se stesso, formato dal trio Meloni, Salvini e Berlusconi, ha già timbrato più di un mandato ed è stra favorito per il prossimo. Perché oramai ha capito come forzare le regole , manipolare le parti in campo e dividere per conquistare . Per poi vincere a mani basse con percentuali addirittura  superiori alle previsioni. Ma veniamo a  cosa hanno cambiato dell'Italia sin dal giorno del loro insediamento. In questi anni il governo ha stravolto il panorama mediatico italiano , il che ha portato ad accuse di limitazione delle libertà dei media da parte dell'Unione Europea e dei gruppi per la democrazia. L’esecutivo ha rafforzato la presa sui media nazionali , insieme alle

Chi ha gettato il Rom dalla finestra

Storie e Notizie N. 2057 C’era una volta Hasib . C’era altresì una volta - racimolando in rete tra aneddoti e precisazioni , informazioni e osservazioni , illazioni e abituali espressioni – una persona sordomuta . E c’era più che mai una volta un uomo di etnia Rom . Nel frattempo, tu segna, per favore ricorda, e rifletti con me lungo la via che segue il prima e precede il dopo. Allora c’erano una volta i poliziotti che entrano in una casa "sovrana" , perlomeno sino a elezioni contrarie, per agire con modalità di Pinelliana memoria, ancor prima di tirare in ballo il povero Stefano . Senza un mandato , a quanto si legge quasi ovunque. Per punire con l’accettato rischio di uccidere , temono alcuni, a cominciare dai diretti interessati. Un semplice controllo di routine , ad ascoltare senza sorpresa gli altri. Da cui, il solito mistero del suicidio della porta chiusa , dalle nostre parti ancora più intricato dell’ omicidio nella versione gialla. Questa invece è nera senza

La vita a bordo del SUV

Storie e Notizie N. 2056 Allora, anche questa ennesima notizia provo a raccontarla con una storia. Il sole è tramontato da un po’ e siamo a bordo di un SUV, okay? Uno di quelli grossi e ingombranti, al cui sedile osservi il mondo dall’alto, apparentemente al sicuro. E malgrado tutti gli editor di questo mondo consiglino di non abusare con gli avverbi, in tale specifico caso è quanto mai d’obbligo usarlo e sottolinearlo. Al volante c’è Omero , già, come il celeberrimo poeta, ma non ci si illuda. Non v’è poesia in lui. Non più, oramai. L’uomo, a metà strada tra i cinquanta e i sessanta, è traboccante in modo irrimediabile di cinismo da divano e pragmatismo da monitor . Indi per cui, sfreccia sulla via tagliando in due il traffico e la città stessa, passando sopra tutto e tutti, tra automobilisti di rango inferiore e sacrificabili pedoni. La sua fortuna di un tempo, ma forse c’è ancora qualche spiraglio all’orizzonte, è la creatura seduta alle spalle. Luisa , sua figlia, ha sedici anni

La nuova famiglia tradizionale

Storie e Notizie N. 2055 All’estero suscita comprensibile preoccupazione l’ormai più che concretizzabile scenario che, nelle prossime settimane, vedrà affacciarsi in Europa e nel mondo un’Italia guidata da un governo con a capo la madre, nonché donna cristiana Giorgia Meloni , il "russo" Matteo Salvini e l’immortale Silvio Berlusconi . Nondimeno, navigando tra i programmi dei suddetti e soprattutto leggendo le rispettive dichiarazioni, non posso fare a meno come altri di notare la comune affezione dei nostri per la cosiddetta famiglia tradizionale . Di conseguenza, vorrei affrontare la questione come al solito con una breve storiella . C’era una volta la famiglia tradizionale. Quella nuova , intendo, modello 2.0, versione 2022 ma senza alcun aggiornamento, perché le falle e i bug – ovvero le prese per i fondelli – ci sono sempre. Nel novello nucleo familiare, coscienziosamente e soprattutto eticamente rispettoso della tradizione, spicca senza sorprese il decano, alias &quo

Molto probabilmente

Storie e Notizie N. 2054 Molto probabilmente , sì. Ovvero, è molto probabile che abbiamo ucciso Shireen Abu Akleh, ha dichiarato in tempi ormai parossistici, più che sospetti, l’esercito israeliano. Oramai è tutta una questione di mera statistica, quindi, di torte e percentuali, di previsioni scontate e sondaggi sotto forma di sentenze, di speranze svilite, umiliate e derise prima e dopo, e di una popolazione di esiliati dal grafico che conta che aumenta ogni giorno di più. Indi per cui, apri i giornali, navighi, corri, fuggi e ti rifugi in rete, anzi, fuori da essa, ascolti i discorsi di amici, colleghi e conoscenti, e tutto sembra già deciso senza che tu possa farci nulla. Perché la probabilità è alta ed è il modo moderno e cortese per prenderti per i fondelli, non contenti del danno arrecato. In ordine sparso, molto probabilmente alle prossime elezioni nostrane vincerà la destra, che si trova ulteriormente a destra di quella di un tempo, eppure si prende gioco di te e di chi la v