Post

Visualizzazione dei post da dicembre, 2015

Torno presto

Storie di immigrati: Migra Man e gli altri super eroi

Storie e Notizie N. 1304 C’era una volta la Giornata del Migrante. Dove il migrante non è una normale creatura. Al meglio, umana. Nel mondo della storia scavata a mani nude, direttamente nei muri da paura e idiozia scolpiti, il nostro era un super eroe. E di qualsivoglia mondo si tratti non c’è super eroe senza super poteri. Migra man, se preferite chiamarlo così, non era un’eccezione. Almeno in questo, non lo era. Come ogni eroe che si rispetti, aveva un costume. Riconoscibile. Un abito ricoperto di storie irraccontabili, dipinto da lacrime, sangue e la tonalità segreta che rendeva il tutto speciale. Una insopprimibile affezione per il domani. Che, se permetti, è stato inventato per tutti. Ma si era parlato di super, e non c’è esemplare di categoria che non si distingua per l’eccezionalità dei suoi poteri. Il primo era fondamentale: il potere di partire. In ogni momento e da ogni luogo. Da un secondo all’altro, bastava che ce ne fosse almeno uno all’orizzonte, e lo vedevi mettersi in

Cartelli valori occidentali: Storia del sindaco Highlander

 Storie e Notizie N. 1303 Leggere la notizia sui cartelli all’ingresso di Pontoglio mi ha ispirato il seguente racconto… C’era una volta un paese. A capo del paese c’era un sindaco. E il sindaco a capo del paese era uno di quelli. Per esteso, un uomo con l’innata vocazione a ergersi quale baluardo innanzi alla truce orda di contaminanti infedeli. Tuttavia, costui voleva elevarsi – si fa per dire – anche tra i comuni baluardi e così ebbe la giusta pensata. Una leggenda sostiene che gli apparve in sogno un angelo tutto vestito di verde e con le ali celtiche, che non so come siano fatte e forse è un bene, con la faccia di Borghezio e i capelli di Lady Gaga. “Con questo cartello vincerai”, pare fu il messaggio della celeste creatura, anzi, verde, giustappunto con un cartello in mano. “Vedrai”, aggiunse subito dopo. “Ne servirà soltanto uno.” Alle prime luci dell’alba, ancora in pigiama e armato di chiodi e martello, il nostro – anche questo si fa per dire – raggiunse le porte del paese e a

Storie sullo sfruttamento minorile: che la forza sia con loro

Storie e Notizie N. 1302 Oggi debutta sul grande schermo il nuovo capitolo della saga di Star Wars. Guerre Stellari. Una favola moderna tra le più diffuse e longeve. Come la realtà di molti spettatori mancati, dal cuore ansioso e gli occhi sognanti… Ci crediamo. E’ tutto vero, d’accordo. Prendiamo tutto e non escludiamo nulla. Non possiamo fare altrimenti. No, lasciate pure a casa il 3D e ogni sorta di effetto necessario a distorcere l’immagine quanti basti. A farci credere. Noi crederemo in ogni caso. Che la forza sia con noi per riuscire a farlo. Ancora prima di entrare in sala. Guarda, non entriamo affatto, così risparmiamo. Denaro, ovviamente, e le solite delusioni. Perché i film, soprattutto quelli belli, hanno le controindicazioni dei rari momenti felici. Ce ne sono sempre di meno. E durano troppo poco. Noi crediamo a tutto ciò che di fantastico racconterai. Perché abbiamo un disperato bisogno che quel tutto. Sia ogni domani. E che duri per sempre. E allora non ci servirà toccare

Storie sui diritti umani: Il calendario degli umani a rischio

 Storie e Notizie N. 1301 Appoggio e diffondo con piacere l’iniziativa del WWF sul calendario che nei suoi 12 mesi scandisce altrettante specie a rischio sul pianeta. Ovviamente stiamo parlando di animali. A riguardo, avrei anch’io un calendarietto di umani in serio pericolo di estinzione. C’era una volta il calendario degli umani a rischio. Per gennaio ecco a voi i sognatori testardi. Brutta categoria, questa, sfido a negarlo. Sono donne e uomini, bambini e ragazzine che non solo sono affetti da cronica fissazione con i castelli rigorosamente sospesi sul vuoto, ma hanno anche l’insopprimibile convinzione di riuscire a colmarlo, quel vuoto. Con tutto quel che trovino, tutto fuorché fragili e sopravvalutati mattoni. Tra i collanti più solidi, cito parole improbabili pronunciate necessariamente nel silenzio dei molti e sentimenti proibiti sventolati con una sfrontatezza di cui non puoi evitare di innamorartene. Al momento ti irrita, d’accordo, ma poi cedi il campo al cuore, ammettilo. Pe

Il pensionato e la banca nella foresta di Sherwood

  Storie e Notizie N. 1300 In seguito al cosiddetto decreto Salva Banche, un pensionato di Civitavecchia ha perso tutti i risparmi, circa centomila euro, e si è tolto la vita. Proviamo a capovolgere il racconto. Che storia… Hai visto che tragedia? Era su tutti i giornali. Capisco, è probabile che tu non l’abbia letto. Quando dico tutti, intendo quelli del settore. E quando dico settore, mica sto parlando di roba qualunque. Per i più smaliziati, che si guardano bene dal farsi ipnotizzare dalle prime pagine che come vele spiegate si innalzano rigonfie di palloni e palle, in tutti i sensi e non necessariamente in quest’ordine, è il settore, punto. Colei che muove i fili, che sposta vita da un continente all’altro e fa altrettanto con la morte, che si traveste da politica e religione, da stampa e cultura, ma c’è sempre lei, là dietro, anzi, là sotto. Sua Cupidigia la Finanza. Il resto son chiacchiere da bar, per fare una citazione aulica. Nondimeno, anche i facoltosi piangono s’era detto,

Storie di immigrati bambini morti in mare: Io so

 Storie e Notizie N. 1299 Leggo che nel 2015 le vittime in mare tra i migranti sono state, finora, 3200, almeno il doppio rispetto all’anno precedente. E che 700 bambini sono morti nei vari naufragi… Io so. Io so che mi chiamo Ahmed. Sono il nuovo. Ovvero il possibile, che mi piace di più, settecentunesimo. Dipende dalla sorda ruota che danza su se stessa. Donando e tranciando presente e futuro. Ma non solo. Perché io so. So tutto. So già quel che penserai. Che la colpa delle teneri morti è dei genitori che incauti trascinano con loro prole innocente in un viaggio di sola andata. Verso il fondo del mare. So che potrai anche dire che la responsabilità è tutta dei governi. Dei nostri, dei tuoi. Di quelli di mezzo. Dei leaders che permettono questa fastidiosa invasione capace solo di creare ingiusti sensi di colpa. Nella gente di buona volontà, fino a prova contraria. So pure che tirerai in ballo i tuoi bambini. La tua gente. Il tuo paese. So alla perfezione che sul piatto libero della bi

Storie sui diritti umani nel mondo: Il paese della legalità

 Storie e Notizie N. 1298 Leggo or ora che ciascuna delle quattro armi utilizzate dai responsabili della strage di San Bernardino, in California, tra cui fucili capaci di penetrare un giubbotto anti proiettili, sono state regolarmente acquistate… C’era una volta il paese della legalità. Molto era legale. Tanto non lo era. Inevitabile, poiché l’uno non avrebbe avuto senso privo dell’altro. Era legale comprare armi. Anche chiedersi e chiedere perché un paese che si ritenga civile, pacifico e democratico permetta l’acquisto di armi, ma poco popolare. In tempi necessariamente bui e tremebondi. In tempi bui e tremebondi era ovviamente legale vendere armi. Sotto casa e preferibilmente lontano da quest’ultima. Dove l’eco degli spari e le urla dei colpiti sia debole come un trafiletto in quarta pagina sull’ennesimo eccidio dal lato opposto del cuore. Legale lo era pure domandarsi e domandare con quale faccia un paese che si definisca civile, pacifico e democratico si arricchisca vendendo armi,

Storie di guerra: E’ scoppiata la guerra

 Storie e Notizie N. 1297 Putin minaccia Erdogan che controbatte, sostenuto da Obama, mentre Cameron dice sì alle bombe dopo che la Merkel ha detto a sua volta sì a Hollande sull’invio di truppe. Nel frattempo Renzi aspetta. Secondo un copione scontato… E’ scoppiata la guerra. Corriamo, andiamo a nasconderci. A salvarci. A schierarci. E a scontrarci tra noi quando è ormai troppo tardi. E’ solo un attentato, dicono. E’ il terrorismo, spiegano. Sì, ho capito, l’eco dell’esplosione è vicina, ci sfiora e lentamente invade. La pace in terra agli uomini di scarsa volontà. Di interessarsi all’orizzonte comune, laddove l’odore del sangue sia estraneo. Nondimeno, uguale è la meta a cui tende il piccolo come il grande, sia l’opulento che il derubato. La vittima e il carnefice. Colui che vive. E colui che sopravvive. E’ scoppiata la guerra, basta con le chiacchiere. Prendi posizione. Tra il coraggio e la viltà. Le sole facce dell’unica moneta con cui acquistare un posto nella Storia. Cancella il

Bambina vive 74 minuti e dona organi: prendi tutto

 Storie e Notizie N. 1296 Una bambina inglese di nome Hope è vissuta per 74 minuti a causa di una anencefalia rilevata in gravidanza. Le sopravvive il fratellino gemello. I genitori hanno deciso di donare i suoi organi… Mi chiamo Hope. Ma leggi pure Speranza. Dividimi e prendi tutto. Afferra quello che vuoi. Ciò che desideri ardentemente. E che non chiedi, ignorando quanto ti manchi. Sollevami e separami in settantaquattro parti. La prima si chiama possibilità, tutto quello che avrei potuto essere. E che tu puoi ancora. La seconda si chiama generosità, la mia, quella dei miei genitori, delle parti stesse che mi compongono che completeranno vita. Anzi, esagera, comprendi nel tutto anche quel che già ti completa, ma che non hai mai ringraziato. La terza, la quarta e la quinta chiamale i tre figli mancati. Quello che un giorno avrai, quello che non hai mai avuto e quello che non è figlio tuo. Ma lo è, eccome se lo è. La sesta e la settima chiamale le amanti cieche, umane danzanti fuse in