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Visualizzazione dei post da dicembre, 2018

In cerca di pianeti e parole

Storie e Notizie N. 1626 Esco. Evado da me, da qui, ogni giorno. Devo, e son felice perché posso. Nondimeno, solo non sono. In cerca di pianeti e parole. Di senso umanamente compiuto. Ecco, sono già in volo e mi stupisco, perché guardo e leggo che esiste un mondo dove un paese enorme, dal cuore ricolmo di verde, natura e creature ancora pure, fondamentale per l’esistenza di tutto e tutti, è governato da un individuo che prima di salire al potere ha promesso di prendere ogni centimetro della terra ora occupata dagli indigeni . Nondimeno, il resto dei viventi, di ogni specie armoniosamente coerente con l’universo, si rende conto del pericolo e si erge compatto a fronteggiare il marrano, costringendolo ad abbandonare le sue folli intenzioni. Mi rincuoro, ma non mi basta. Perché è tutto troppo logico per esser vero. Quindi prendo fiato e soffio aria nei polmoni che si fanno ali e come uno speranzoso dirigibile mi fido del vento che ancora viaggia libero. Lo vedo, adesso, un m

La matematica degli ultimi

Storie e Notizie N. 1625 C’erano una volta leggere e far di conto . Ah, quanto erano importanti, essenziali e imprescindibili da ogni umano scopo, allora. Eppure, quanto lo sono ancora oggi, malgrado l’acuto starnazzare là fuori, con tutto il dovuto rispetto per il volatile verso. Leggi pure come il rumore della folla senza volto di quantità artificiosamente gonfiata . Ecco, esatto, il gioco, ovvero il trucco è tutto là. Le parole ingannevoli in una mano e i numeri fasulli nell’altra. E celate nelle maniche di entrambe i sottovalutati cuore e coscienza , dalla cui percezione nell’espressione altrui potresti avere la più attendibile macchina della verità mai esistita. Nondimeno, leggere e far di conto, oggi sembrano superati. Nel mondo attuale, tu guarda e credi , agli slogan, certo, ma soprattutto ai loro, di numeri. Dove una donna coraggiosa, Patricia Okoumou , la quale scalò la Statua della Libertà per protestare contro una nazione insensibile innanzi alla migrazione ch

La bambina e il confine

Storie e Notizie N. 1624 Una bambina di 7 anni proveniente dal Guatemala è morta poche ore dopo esser stata arrestata al confine con gli Usa. Era disidratata e in stato di shock... C’era una volta un confine . E c’era una volta una bambina . Leggete pure come un bagliore prezioso in viaggio verso la buia terra , un pianeta meraviglioso, crudele, e affascinante, malgrado tutto. Ma che sia maledetto, laddove si dimostri capace di dividersi su una linea immaginaria incisa sulla carta più per paura, che a ragione, di ciò che conta di più, per noi tutti, immeritatamente detti umani . Osservatela adesso, quindi, la bimba martire ritratta su una porzione d’orizzonte. Al contempo, rimirate il sacro bordo in rilievo sull’altra. Capite cosa intendo? È questo che definisce il senso del viaggio comune, ora, in questo preciso istante. Tra chi, per la sopravvivenza dei propri figli, getta alle spalle quel poco che è tutto. E chi, per difendere un groviglio di filo spinato e pusillani

Quella notte

Uno di quelli , esatto. Carnagione scura, barba ingrigita diffusa sul volto in maniera caotica, vestiti malmessi e soprattutto un’espressione persa, quasi assente. Vagabondava con due buste di plastica ricolme di robaccia sulla via , la ragione dell’arresto, oltre alla usuale assenza di legale permesso di soggiorno. L’uomo, in evidente stato confusionale, non ha potuto rispondere all’interrogatorio , è stato il mio breve riassunto. E via ai soliti due giri di chiave. Chissà da dove è arrivato, questo qui , si domandò la collega. Chissà chi è , è il quesito che entrambi non ci facciamo. Non ci compete, dicono. D’altra parte, esiste forse un lavoro che abbia lo scopo di scoprire chi siamo? Leggi il resto Iscriviti per ricevere la Newsletter per Email

Gestione repressiva dei migranti: il film

Storie e Notizie N. 1623 C’era una volta la scrittura di un film. Immaginate la scena, come se fosse un film. Come se fossimo, tutti, dentro un film. La sala è quella classica di un produttore cinematografico, con la scrivania ricoperta da scartoffie, le locandine alle pareti e qualche premio sullo scaffale. Niente di troppo elegante e scintillante, non stiamo parlando di un infrangi box-office annunciato. Ma neppure di un B-movie più o meno arguto, malgrado gli scarsi mezzi. Figuratevi una pellicola di medio valore, che vada bene per la massa. Per il popolo. Anzi, per la gente , con lo scopo di darle ciò che vuole. Ovvero, questo è il messaggio del trailer e per questo tipo di opere – se così vogliamo chiamarle – la promozione è tutto. Nondimeno, lo sceneggiatore sta cercando di convincere il finanziatore della bontà dello script. Per la cronaca, siamo a metà di quest’ultimo. Ah, dimenticavo il titolo: Migranti . “Allora, ricapitoliamo”, fa il cacciasoldi professio

Troppo diversa

Work in progress

Opposizione

Storie e Notizie N. 1622 C’era una volta l’ opposizione . Che è un sostantivo femminile e, forse, come per numerose valenze di questo genere , è molto di più. Nondimeno, basiamoci unicamente su quel che racconta il dizionario , come se fosse un ulteriore narratore tra i tanti. Nel suo caso particolarmente affezionato alle parole , più che alle storie . Eppure, capita sovente che alcuni vocaboli risultino così importanti, talmente essenziali, da possedere significati che sono dei veri e propri racconti. Con tanto di incipit , trama e morale , più o meno rassicurante. Allora, basta indugiare, iniziamo a narrare. Opposizione è l’opporre , ovvero l’opporsi . In altri termini, l’essere opposto . In taluni casi, perfino l’argomento con cui ci si oppone a qualcuno o a qualcosa. Tuttavia, siamo ancora troppo sul generico, rispetto al vero bersaglio di questa mia. Cosicché, inquadriamolo con maggiore evidenza. L’opposizione è altresì l’azione di contrasto svolta legalmente dai

70° Anniversario della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani video con gli Storytellers for Peace

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In occasione dei settanta anni della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani , il cui testo è stato firmato dall'Assemblea generale delle Nazioni Unite il 10 dicembre del 1948, vi invitiamo a festeggiare tale anniversario con gli Storytellers for Peace ( Narratori per la Pace ), una rete internazionale nata nel 2016 formata da artisti che creano storie collettive attraverso video. Gli artisti e i racconti provengono da tutto il mondo e parlano di pace, giustizia, uguaglianza e diritti umani. Il progetto è stato creato ed è coordinato da Alessandro Ghebreigziabiher, scrittore, drammaturgo, narratore e attore teatrale italiano. Siamo convinti che i diritti umani riguardino tutti noi, non solo narratori o artisti in generale. Quindi, per questa speciale occasione, abbiamo coinvolto nel nostro nuovo video anche altre professioni, tra colleghi, amici, parenti, conoscenti o chi altro volesse unirsi a noi. Perché, più che mai oggi, dobbiamo ricordare che questa Dichiarazione è an