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Visualizzazione dei post da giugno, 2022

Se l’Italia fosse una casa

Storie e Notizie N. 2043 Al cospetto dell’ennesima tragedia annunciata, paventata, ridimensionata o ignorata, come quella della siccità e la crisi idrica , mettiamo che il nostro paese sia una casa . La casa dove abita un uomo solo, che vive come tale. Ebbene, non posso fare a meno di immaginarmi una persona di mezza età o anche più, con il fisico fuori forma, dedito a una vita sedentaria e abitudinaria. Esce solo per andare al lavoro, ovviamente con un’auto possibilmente grossa, alta e larga, con le ruote enormi e il cofano prepotente, con cui passar sopra gli altri automobilisti, ancor prima che sfrecciargli accanto. Fa molto caldo e se ne lamenta spesso nei brevi tragitti tra la porta di casa e il garage e ritorno, tra lo sportello della macchina e l’ufficio e viceversa, tra la sua abitazione e il bar, il supermercato o la farmacia e di nuovo a casa, a seconda della necessità del momento, più o meno reale. Nondimeno, esprime quasi sempre un sospiro di sollievo ogni qual volta sent

Una domanda fratello

Storie e Notizie N. 2042 Una domanda. Solo una domanda. Vorrei farti solo una domanda, fratello, che in quel di Melilla hai perso la vita , che hai perso un amico, un fratello vero e proprio, che hai perso la speranza nell’umanità, o di ciò che ne resta in ciascuno di noi, nel presente, ancora prima che nel futuro, nel destino, in qualsiasi divinità a portata di compassione, altro che orecchio... ma cosa dico? A portata di una mano che si tende solidale, magicamente umana nei tuoi confronti, e ti aiuta ad alzarti da una Storia sbagliata, insensata, crudele e spietata. Restituendo il mal tolto e il ben preso come se fossero entrambi un diritto divino. Vorrei farti una domanda una volta per tutte, una sola, anche se sono convinto di conoscerne già la risposta, fratello. Sarà forse una mera questione di origini, la mia, ovvero è ciò che mi capita di pensare talvolta, ma non è la migliore come spiegazione. Preferisco la versione ottimista, il più delle volte, che mi induce a credere c

Profughi veri e finti senatori

Storie e Notizie N. 2041 “ Stiamo accogliendo centocinquantamila bimbi e donne dall'Ucraina, questi sono profughi veri in fuga da una guerra vera, ben diversi da quelli che sbarcano a migliaia sulle coste calabresi, pugliesi e siciliane con il telefonino e le scarpette da tennis ”, ha dichiarato ieri il leader della Lega. Non voglio ripetermi, davvero, desidero solo provare a dirla tutta, finché avrò l’impressione che ci sia ancora qualcosa da aggiungere. Per tale ragione non scriverò di nuovo che il vero problema agli occhi di Salvini e di coloro i cui cuori è riuscito ad avvelenare, o a intossicarlo ulteriormente, non sono di certo il presunto cellulare e le calzature sportive, bensì il solito dettaglio del colore della pelle . Mi colpisce invece un altro aspetto di quest’ennesimo escamotage, con cui nascondere il razzismo sotto la manica, del profugo vero e di quello finto . Soprattutto, per deformazione passionale , ancor prima che professionale, mi incuriosisce la scelta dell

Il dente avvelenato

Storie e Notizie N. 2040 C’era una volta un dente . Ovvero, ecco ciò che resta di Patrice Émery Lumumba . Apparentemente , sottolineando ed evidenziando l’avverbio con un veemente grassetto. La notizia al centro di questa mia è proprio la consegna agli eredi dei sopravvissuti resti dell’ex premier della Repubblica del Congo, il primo eletto democraticamente per ben quarant’anni, nonché attivista e leader politico, assassinato il diciassette gennaio del ‘61 con la dimostrata complicità delle solite potenze straniere. In una parola, un dente . Il dente dell’eroe. Un dente d’oro del prode campione dell’ indipendenza congolese . Questo è tutto ciò che è stato riposto dal primo ministro belga nelle mani del figlio di Patrice sessantuno anni dopo la sua morte , accompagnando il simbolico gesto con parole che ammettono le responsabilità morali del proprio paese e al contempo riconoscono le gravi ferite inflitte e il notevole valore di Lumumba per l’indipendenza del Congo . Di denti e paro

Proiettili e giornali che fanno male

Storie e Notizie N. 2039 Un mese e dieci giorni dopo l’ennesimo, ancora impunito, omicidio di una giornalista , vorrei parlare di giornali e più che mai di proiettili . Di proiettili che uccidono , ma quando è il dolore di chi resta a essere ancora caldo, più che il corpo di chi scompare , risulta quasi inutile puntare il dito sul più probabile degli assassini. Malgrado sia lì a un passo, unico ad aver potuto colpire a morte l’innocente con tale precisione e altrettanta paura. Perché per molti a questo mondo non c’è nulla di più temuto di un’anima onesta dotata di particolare coraggio. Nondimeno, a distanza di quasi quaranta giorni e altrettante notti di tale torrida anticamera di un’imminente estate, vorrei parlarvi soprattutto di altri , apparentemente invisibili proiettili . I proiettili dei colpevoli , che continuano a sparare imperterriti e a far male, lì dove ancora duole e così sarà per sempre, nel negare l’evidenza di un crimine che va ben oltre il singolo colpo di fucile. I

Europa brava gente

Storie e Notizie N. 2038 Parliamo d’ Europa , d’accordo? Parliamo del nostro Draghi, che insieme ai corrispettivi francese e tedesco, vuole l’Ucraina in Europa , come se questo fosse uno dei principali tasselli grazie al quale riportare la pace da quelle parti. Ora, io non voglio entrare in tale complicato discorso, anche se mi domando se è così che la pensa la maggior parte dei principali interessati, ovvero i cittadini ucraini. D'altra parte, premettendo a gran voce che tutto desidero tranne sembrare anti europeista o peggio, comincio subito con il far mie le parole del presidente Mattarella quando dice che essere cittadini europei consapevoli e responsabili passa attraverso la conoscenza . Per tale ragione, presumo che gli ucraini, come tutti noi, dovrebbero aver chiaro cosa vuol dire Europa oggi , altrimenti non vi sarà modo alcuno di sperare in un domani pacifico e soprattutto possibile . Per esempio occorre sapere che ciò che sta accadendo dimostra che in Europa abbiamo impa

Il primo

Storie e Notizie N. 2037 Federico Carboni , alias Mario, prima persona nel nostro paese che ha potuto legalmente optare per il suicidio medicalmente assistito , se n’è andato stamattina. Lo ha fatto come ha voluto, come è giusto che sia. A lui, ai suoi cari e a tutti quelli che ancora aspettano dedico questa mia. C’era una volta il primo . C’è n’è sempre uno, affinché ce ne siano altri. Affinché ci sia vita, e il poi, qualunque esso sia. Affinché, in modo simile, ci sia una storia da raccontare. Fino all’ultima pagina. Tuttavia, immagina che la tua esistenza sia come un racconto . Ne sei l’autore e perfino il protagonista , sino a prova - o meglio intrusione, prepotenza, abuso, finanche ruberia e violenza, contraria. Nondimeno, per quanto tu possa ingegnarti nel conservare il controllo della penna, della macchina da scrivere o tastiera del pc, ci sono un’infinità di dettagli, più o meno importanti, che non puoi scegliere. Di certo non ti è concesso di decidere l’inizio . E per quanto

I bambini adulti e la Regina

Storie e Notizie N. 2036 Immaginate ciò che sta accadendo nel Regno Unito , e che non è tanto lontano da ciò che succede nel nostro paese, come una di quelle storie di fantascienza del secolo scorso, che anticipavano le follie del futuro per farci riflettere su quelle attuali. C’è una fila, d’accordo? Una lunga coda di ragazzini , tutti sotto i quattordici anni , in accordo al racconto reale . Ragazzini che come i coetanei nel resto del mondo sono in costante cammino verso un domani che ignorano, o che vorrebbero disperatamente migliore di ieri e di sicuro non peggiore di oggi. Sotto quegli sguardi, taluni incolleriti, altri spaventati e altri ancora assenti, che è la cosa peggiore, hanno i medesimi sovrumani sogni e le stesse impossibili aspirazioni di ogni giovane nato con una sottovalutata dose di fortuna in tasca. È così, lo dico per esperienza. Il più delle volte ci vuole solo molto più tempo affinché il tenero che resta venga fuori e si faccia ammirare. Al termine della fila, a

Tre... ops due soldati prigionieri

Storie e Notizie N. 2035 Tratto da un superficiale dialogo tra distratti patrioti, nonché strenui difensori dei confini dell’Europa pacifista con riserva e guerrafondaia a rigorosa distanza di sicurezza: “Oh, hai letto dei due soldati imprigionati dai russi? Vogliono impiccarli o fucilarli, che vergogna.” “In realtà qui c’è scritto che sono in tre …” “In tre dici? Non mi risulta …” “Ma sì, credo proprio che ci sia anche un terzo soldato prigioniero.” “Sarà, ma a ogni modo chiamare i due , ripeto, i due soldati dei mercenari è uno scandalo. Sono degli eroi, invece.” “Inoltre la condanna dei tre è pure una clamorosa violazione del diritto internazionale.” “Che poi i due volontari inglesi hanno chiesto di essere processati come prigionieri di guerra, e come tali dovrebbero essere trattati, cribbio.” “See… i tre , ripeto ancora, li hanno processati a porte chiuse, come in una dittatura, mica sono scemi.” “Ma perché insisti a dire tre ? Mica li fanno a caso i titoli, no?” “Non cre

Inquino pago inquino pago inquino pago e continua...

Storie e Notizie N. 2034 Il gigante del fast fashion Shein ha promesso 15 milioni di dollari ai lavoratori dei rifiuti tessili in Ghana , spesso donne e bambini , che per guadagnare un dollaro trasportano più di 50 chili di abiti di seconda mano a viaggio , per poi tornarsene a riposare su pavimenti di cemento . Mentre il 40% degli indumenti usati che arriva dai paesi ricchi finisce nell’ ambiente e spesso in fondo al mare . C’era una volta una casa, okay? Un casa con due soli piani, sopra e sotto . Per non dire Nord e Sud, che poi è troppo telefonata, dài. Sopra c’era l’ attico , va bene? E sotto… va be’, uno direbbe l’ appartamento al piano terra , certo. Magari, dico io. A essere onesti immaginiamoci poco più che uno scantinato , privo di mobilio e lordo, umido e malsano. D’altra parte, si sente dire spesso che non esiste più la classe media , no? Ebbene, così restiamo sul pezzo. Ora, la famiglia nell’attico viveva la sua vita, chiaro? Una vita con alti e bassi , racconterebbero

Viva gli indifferenti

Storie e Notizie N. 2033 Da più di venticinque anni, oramai, andando verso i trenta, e strettamente accanto a quella artistica sto percorrendo un’altra strada, accompagnando il cammino di ragazzi di ogni età, anagraficamente ancora tali o meno. Il più delle volte - armato di teatro, immaginazione e curiosità, ma soprattutto storie vissute in prima persona, li attendo mentre mettono piede nella nostra sala a causa di deragliamenti più o meno eclatanti dal sentiero, come dire, normale . Ma potremmo anche definirlo socialmente tollerato o semplicemente ordinato e visibile . Ma checché se ne dica, alla fine della fiera sono solo dei ragazzi come gli altri, me lo ripeto ogni giorno e me lo dimostrano altrettanto loro. Oltre ai singoli problemi personali con i quali si ritrovano a combattere quotidianamente, alla stregua dei loro coetanei che hanno avuto maggior fortuna con le scelte del destino, sono costretti ad affrontare anche degli ostacoli che in realtà non sono affatto casuali, ma c

La mano di una donna

Storie e Notizie N. 2032 C’era una volta Ghufran Hamed Warasneh . C’era una volta , questo è indubbio, perché ora non c’è più . Difatti, c’era una volta una donna assassinata con uno sparo dritto al petto . C’era una volta, perciò e per esteso, una giovane di soli trentun anni e una cronista appena assunta in una stazione radio , ma questo aggiunge poco a spiegare , capire , o perlomeno accettare . C’era una volta, quindi, un’ex prigioniera in terra ostile e una cittadina palestinese , e allora sì che che si spiega , si capisce anche, ma non si dovrebbe affatto accettare alcunché di questa brutta storia. Nondimeno, ecco che rigorosamente dall’alto – tali semplificate ricostruzioni arrivano sempre da lì – ci giunge il verbale ufficiale , nel senso di militare , dell’accaduto: la donna avanzava verso un soldato israeliano stringendo in mano un coltello . Altrettanto secondo un copione già ascoltato, testimoni e conoscenti della defunta rifiutano tale versione e sostengono che la pov