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Visualizzazione dei post da maggio, 2014

Storie di bambini: guerra civile di disegni

Storie e Notizie N. 1115 L’Unicef dichiara che sono 600.000 i bambini vittime del conflitto in corso nella Repubblica Centrafricana, mostrando la sofferenza trasferita nei loro disegni . Una guerra raccontata, vissuta e combattuta anche con le matite… Immagina qualcuno. Chiunque. Una vita che conosci. Te stessa. Lui. L’altra. O anche una creatura che non incontrerai mai. Fermala. Fermane lo scorrere dei giorni ad un punto preciso. Un momento irripetibile, davvero, per quanto possiamo sforzarci di mantenerne viva la luce. Chiamalo pure bambino. Leggi pure come bambina. Per la storia fa lo stesso. Figurati costei seduta per terra, in casa o anche sul prato. Mettiamo pure che il nostro sia in cima ad una montagna, incapace di giustificare come ci sia arrivato. Ecco, avvicinati. Stringi l’inquadratura, così. Un bel primo piano del nostro. Una perfetta visione di lei. Con una matita colorata stretta nella mano. Quale colore? Non importa, credimi. Quel che co

Mondiale Brasile indios in rivolta contro polizia: di frecce e pistole

Storie e Notizie N. 1114 A pochi giorni dall’inizio del campionato mondiale di calcio, alla protesta contro le istituzioni organizzatrici in Brasile si sono unite anche alcune tribù dell’Amazzonia, a causa dell’ennesimo furto di terra ai loro danni con il pretesto – stavolta – dell’evento pallonaro. Così, riflettendo sulla metafora… Quando le frecce affrontano le pistole. Quando le frecce affrontano le pistole, vuol dire che davvero non ne possono più. Che non v’è altra scelta. O arma. Perché quando le frecce affrontano le pistole non vuol dire che non abbiano paura. Oh, se ce l’hanno. Ma non riguarda le pistole. Non riguarda mai il nemico. Perché se esiste una paura, nel cuore di una freccia, è una e solo una. Quella di scomparire. Non prima di aver volato. Dall’arco al bersaglio. Non crediate, però, che ciò nasca da un qualche virile desiderio di morire in battaglia. Una sorta di onor guerriero da omaggiare. Questa è roba del nemico. Questa è cosa da pistole.

Congo bambini adottati in Italia: casa vostra anche domani

Storie e Notizie N. 1113 I 31 bimbi che attendevano in Congo di essere adottati da 24 famiglie italiane sono arrivati in Italia. Leggo di gioia e commozione, soprattutto da parte dei futuri mamma e papà. Più che comprensibile. Laddove la scelta sia libera e consapevole, è normale che i neo genitori esultino per la fine di una travagliata storia e l’inizio di una felice. Al contempo, si parla di gioia e rallegramenti anche da parte delle istituzioni. Nondimeno, la serenità di questi bambini la scriviamo oggi ma il racconto, per mantenere fede alle premesse o, meglio, promesse ha bisogno del domani… E il domani ha bisogno di tutti noi. Per mantenere. Le promesse… Care bambine e cari bambini, benvenute, benvenuti. Che siate tutti benvenuti nella vostra nuova casa. Perché questa, da oggi, è anche casa vostra. Da oggi. Ovvero, da oggi in poi. E il poi, per chi ha un passato da cambiare, è tutto. Per questa ragione siamo qui a farvi delle promesse. Così avrete qualcos

Uomo più grasso del mondo storia del vuoto video

Storie e Notizie N. 1112 Manuel Uribe è morto . L’uomo più grasso del mondo , così era noto. E così verrà ricordato. Perché è esattamente così che la sua dipartita viene narrata. Dai giornali e dalle tv. Per il suo peso, i suoi 597 chili . Ah, il peso. Oh, i chili. Quanto contano sulla bilancia della vita. Eppure, Manuel, come tutti noi, non era solo questo. Perché non siamo fatti solo di pieni . Di ricolmi e saturi. Di traboccanti. Tasselli più o meno armonizzati in un corpo il più delle volte tutt’altro che armonioso. C’è anche qualcos'altro che vale. Tra un chilo e l’altro. Tra la pelle e le sue sopravvalutate tinte. E tra le forme e le sue sottovalutate imperfezioni. Vuoto . Sì, siamo anche questo. Siamo anche un insieme di assenze. E non mi riferisco allo spazio, di sicuro importante, che Manuel ha lasciato chiudendo il suo racconto su questa terra. Mi riferisco ai vuoti che erano parte di lui. Invisibili e inafferrabili. Ma non per questo privi

Storie di donne obese: il lieto fine

Storie e Notizie N. 1111 Bizzarra notizia dalla Russia. Pare che a bordo di un minibus un coccodrillo di nome Fyodor sia rimasto vittima di un serio incidente, poiché la ragioniera del circo, una corpulenta signora di ben 120 chili, sia scivolata a causa di una curva, per poi cadergli addosso. Per la donna solo una leggera contusione, ma per il coccodrillo leggo che si è trattato di un vero shock, visto che l’animale ha vomitato per tre ore. Fortunatamente, però, ne è uscito indenne anche lui. La storia continua qui… Un’ora prima . Obesa , sì. Grassa e cicciona, è chiaro. La donna cannone, certo. Olga l’hanno chiamata in tutti i modi possibili. Era sempre stata, come dire, una fanciulla di peso, ecco. Ma aveva smesso di prendersela. Di dare… peso, se mi permettete la facile ripetizione, alle parole. Soprattutto quelle che la ferivano. Leggi come l’inevitabile assuefazione delle creature diversamente belle . Questo però non vuol dire che avesse perso di vista l

Corrida toro incorna tre toreri: storia inaspettate vittorie

Storie e Notizie N. 1110 Sospesa la corrida a Madrid: il toro incorna tre toreri. Il toro vince... Inaspettate. Paradossali e inverosimili, eccezionali e rare. Quasi impossibili, probabilmente fasulle. Sono le storie in cui vincono gli altri. Coloro che nel racconto narrato dalle cime del mondo devono perdere. Morire. Nondimeno, quando l'inattesa eventualità che si cela nei sogni dei predestinati ad una fine ingloriosa ne oltrepassa i confini e invade lo schermo reale, be’, vuol dire luce per tanti. Cibo per speranze e carburante per angeli fai da te. Leggi pure come i disegnatori di ali egoiste. E allora guardiamo, ovvero, leggiamo Leggiamo cosa scrive nel diario il perdente illuminato. I diversi della terra schivano l’ennesimo insulto come Neo di Matrix con le pallottole. E rispondono a tono all’occhio piccolo di altrettanto minuscolo cranio. Facendolo sentire lui, diverso. Dall’essere degnamente umano. Gli ultimi esemplari, volgarmente detti animali, di creature destinate a scom

Il gatto più vecchio del mondo: Guinness dei primati mancati

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Storie e Notizie N. 1109   Leggo che secondo il Guinness dei primati, alla veneranda età di 24 anni, la micia Poppy detiene ufficialmente il record di gatto più vecchio del mondo. Tutta questa storia dei primati mi fa venire voglia di raccontare di un altro guinness. Quello dei record mancati…   Prendete il librone, quello dei Guinness con la G maiuscola. Le immagini straordinarie e i video eccezionali. Il tutto inevitabilmente virale, capace di invadere ogni finestra virtuale, dal pc al tablet passando a piacere per lo smartphone. Mettete il tutto da parte, giusto il tempo di una pagina. Questa. E figuratevi un mondo. Un intero pianeta in un libro. Anzi, no. Un vero libro se lo meritano gli altri, i degni primati. Mi riferisco ad un misero libricino, un modesto opuscolo, uno di quelli che si trovano abbandonati sul pavimento impolverato della sala d’aspetto di una stazione. E non sto parlando del frutto di un virtuoso book crossing. Questo volumetto viene lasciato sul serio per caso.

Stephen Sutton e il cancro: 3,5 milioni di sogni più uno

Storie e Notizie N. 1108 Alla fine è morto. Quattro anni dopo aver appreso di avere il cancro, all’età di 19 anni Stephen se n’è andato. Non prima di aver raccolto almeno tre milioni e mezzo di euro per aiutare la lotta contro il nemico che ha sconfitto il suo corpo. Non i sogni. Soprattutto il suo… Tre milioni e mezzo più uno. Immaginateli, ora. Figuratevi una piazza enorme, gigantesca a dir poco. Altro che numeri da rabbiosa manifestazione, al netto della cifra dettata ai media dalla forza pubblica. Altro che processione in cima al colle etereo, che monderà tutti i peccati, pure quelli inconfessati, soprattutto quelli inconsapevoli. E altro che folla tifosa e per questo strumentalizzabile, ma vale anche il contrario. Sogni, un oceano di sogni incarnati. Le forme? I colori e i contorni? Facile, fidatevi della fantasia, almeno per questa volta. D’altra parte, trattandosi giustappunto di sogni, la cosa dovrebbe riuscire con discreta facilità. Ad ogni modo, eccov

Storie sui diritti umani: le vite di sotto

Storie e Notizie N. 1107   Nei pressi del distretto di Soma, nel nord della Turchia, un’esplosione dovuta ad un cortocircuito ha provocato la morte di almeno 234 persone, tra cui Kemal Yildiz, che aveva solo quindici anni. A duemila metri di profondità ne rimangono intrappolate altrettante. Sfortunatamente per gli interessati, sono solo questi i momenti in cui ci rammentiamo di loro… Le vite di sotto . Questo è il nostro lavoro. Tale è la nostra responsabilità. Volenti o nolenti. Perché questa è la luce che resta, a noi altri. Il solo orizzonte concesso. Perché lì soggiace il possibile, tra le righe dell’esistenza migliore. Perché è là che si nasconde il nostro gioiello. Una gemma chiamata sopravvivenza. La gente del buio . Umani fantasmi per le piazze affollate la domenica mattina. E per le vie del centro intasate di curiosi e vetrine. Leggi come l’ignara danza delle fortune sprecate . Innocui vampiri che succhiano solo un tipo di sangue. Il proprio, a di

Storie di donne: una per tutte

Storie e Notizie N. 1106 Leggo che negli Stati Uniti una studentessa, Megan Sugg, ha ritirato il proprio diploma al capezzale della madre in fin di vita per un cancro. Quest’ultima è deceduta pochi giorni dopo… E queste sono le parole che immagino possa aver scritto per la figlia… Una per tutte. Così la chiameremo. La migliore e la sola. La festa che le conterrà tutte. Strette, abbracciate, come noi. Ora. Guarda, ci sono davvero, apri gli occhi, sul serio. Cancella le inutili lacrime, ci sarà tempo per piangere, c’è sempre. Osserva quante meraviglie possono entrare in una pupilla che ama. Il giorno che danzerai con l’uomo che meriterà il ballo successivo. L’attimo prima che la musica inizi a farla da padrona. E quello in chi la odierai per essere come tutte. Leggi come il tallone d’Achille delle canzoni perfette. Finiscono. Proprio sul più bello arrivano alla fine. Proprio come me. Ma non come noi. Perché malgrado l’io abbia una data di scadenza e allo ste

Storie sull'amicizia: la squadra dei calciatori mancati

Storie e Notizie N. 1105 In Spagna un pulmino si è scontrato con un trattore e cinque bambini tra i dodici e i quindici anni sono morti. I ragazzini stavano tornando da una partita di calcio… Abbiamo vinto. E abbiamo perso. Ma abbiamo giocato, sì, questo non è cancellabile. Nemmeno dalla pioggia indifferente. Come dalle memorie fragili. Perché qualcuno ha visto. Qualcuno ha gioito. Tra un goal mirabolante e una travolgente discesa sulla fascia. Sì, tali magie capitano anche a noi. Novizi della palla. Che forse mai campioni saremo. Ma questo non vuol dire che non si vinca. O si perda. Perché quello che fa la differenza, al fischio finale, non sono le incontrovertibili statistiche. L’arrogante medagliere e le assordanti bacheche. Le stelline sul petto e le foto in copertina di roba che tutto ha a che fare fuorché il bello che ci unisce. Il gioco. Quello che conta davvero, che rende noi altri unici, sono le ferite sulle ginocchia, sempre nello stesso punto, mai s

Storie d'amore: La ragazza più alta del mondo sposa il più basso

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Storie e Notizie N. 1104 Leggo che la ragazza più alta del mondo, la brasiliana Elisany da Cruz Silva, 2 metri e 6 centimetri, sposerà il fidanzato, Francinaldo da Silva. Un metro e 63 centimetri… Sarà una festa. Una di quelle che si ricordano davvero. E non lo sarà per i festeggiati. Malgrado siano degni di copertine a iosa. La più alta e il più basso. Rapiti più o meno impunemente da ogni tipo di obiettivo. No, quel giorno avrà luce tutt’altro. Perché altrimenti, che gusto ci sarebbe ad esserci se tanto abbiamo già visto tutto? Un matrimonio, certo. Nulla di nuovo, da questo punto di vista. Nelle formule di rito, come nelle tradizionali abitudini. Eppure rimarrà nell’occhio. Quello abbastanza grande da contenere i sogni. Senza vergognarsene. E non lo sarà per i regali. Ce ne saranno, è ovvio. E’ il giorno che, per buona sorte, dovrebbe rammentarsi come unico. Il solo. Presentarsi con poco sarebbe un delitto. Presentarsi a mani vuote, sarebbe ancora peggio. Non venire affatto, ma mand

Cinque ore in volo nel vano carrello: storia del viaggio

Storie e Notizie N. 1103 Un video dimostra che un adolescente di circa 16 anni era entrato come clandestino nel vano carrello dell’aereo che lo ha portato dalla California alle Hawaii. Pare che il giovane fosse scappato da casa dopo una lite con i genitori… Un viaggio. Dicono che l’adolescenza sia un viaggio. Lo dicono coloro che adolescenti non sono. Lo erano. E’ il viaggio. Il solo. O almeno è così per molti. Si scappa, quante volte si scappa. Via, lontano, che lontano non lo è mai abbastanza. Perché quel che brucia è sempre lì. Più o meno sepolto nella pancia. Soprattutto laddove ci si convinca di averla fatta franca. Nondimeno, questo non ci ha impedito di trovare la forza di alzarci e correre. Con la porta alle spalle. Rigorosamente chiusa. Inevitabilmente percossa mettendo a dura prova i cardini. A ragione o a torto, l’inerzia è la medesima. Via, lontano, che lontano non è proprio il peggio che possa capitare. Tutt’altro. Finché si giunge al dubbio.

Storie di donne rapite: video lettera a Boko Haram

Storie e Notizie N. 1102 Un video con protagonista un leader di Boko Haram , tale Abubakar Shekau , ha scosso l’opinione pubblica internazionale. Costui sostiene di aver rapito circa 300 ragazze (al momento pare 223, perché una cinquantina sembrano essere fuggite), giovani studentesse, minacciando di venderle come schiave . Mister Shekau, malgrado questa mia aspiri alla legittima dignità che si riserva a qualsivoglia lettera, ometto il caro. Credo che anche lei convenga quanto sia fuori luogo. D’altra parte, le ragioni che mi spingono a scriverle sono dovute proprio alle parole. Quelle che meritano lo spazio di una pagina. Questa. Gli occhi di chi osserva gioie e tragedie, seppur a distanze variabili. Noi. La mente e il cuore di chi ha davanti una scelta di un peso incommensurabile. Lei e i suoi compagni. Ecco perché, se le sole parole degne di questo nome intendo privilegiare, mi accingo subito a liberarmi di quelle superflue. E mai tale verbo è stato più appropria