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Visualizzazione dei post da giugno, 2019

Frammenti di foto e notizie

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Storie e Notizie N. 1655 Ecco, alla fine di tutto, per quanto si possa sproloquiare e urlare, pontificare e perfino insultare, l’incontro con l’altro al di là dei confini della nostra solitudine morale non può che ridursi a questo. Frammenti . Già, più o meno sensibili o strumentalizzabili frammenti di foto, di notizie e più che mai di vite che hanno per forza di cose necessità di un numero ben più ingente di umani dettagli per potersi anche solo azzardare a comprenderle, ancor prima che giudicarle o addirittura infangarle. È uno dei problemi principali di questa nostra, sulla carta moderna, esistenza iper connessa, fatta di lancette dell’orologio perennemente in fuga e occhi e orecchie che non vedono l’ora di saltare ad altra tavola digitale, con cui gustare nuovo cibo senza sapore ma quanto mai luccicante. Perché dovrebbe essere lampante a ogni età e per qualsiasi quoziente intellettivo che la storia delle singole persone non sia fisicamente sintetizzabile in una minuscola p

Umano rifugio

Storie e Notizie N. 1654 C’era una volta il nostro corpo. Che malgrado il regresso tecnologico, e l’illusione della vicinanza digitale, nelle forme e in buona parte della sostanza è ancora umano. Capita talvolta d’estate, sulle spiagge, al mare o nei pressi di qualsivoglia corso d’acqua, che si rammenti ciò che ci rende inevitabilmente simili, e spesso identici. In una sola parola, rifugio . Questa è davvero una delle misure più attendibili della natura stessa che ci contraddistingue come creature viventi, in ogni tempo e luogo. Come rifugiati , al sicuro del ventre di una madre, percepiamo il delinearsi dei contorni e dei preziosi quanto fragili contenuti che ci definiscono come unici. Tutti, nessuno escluso, veniamo al mondo strappati al giusto e ideale calore, ma da quel momento non facciamo altro che agognare il ritorno dell’adorata condizione di un tempo. Al riparo del rifugio primigenio, se volete. Con la sensazione che nulla sia cambiato da quei pochi mesi, affronti

Prima

Work in progress

La storia nella Storia di un italiano

Storie e Notizie N. 1652 Allora, senti questa, che è forte, cribbio. È come una grottesca quanto amara barzelletta, ma te la dico come una storia. C’era una volta, anzi c’è uno , no? Un tizio di 46 anni, okay? Uno che – dopo ben 16 anni di iscrizione all’università - non si è mai laureato , e che ha come titolo di studio un diploma al liceo con il voto di 48 su 60 , d’accordo? No, dico, neanche il massimo del punteggio nel solo pezzo di carta ottenuto, capisci? Tu potresti ribattere: che vuol dire? Non ci sono solo la scuola o l’università. Esiste anche la vita stessa, che con i suoi ostacoli ti forma come persona adulta e degna di stima. E hai ragione, solo che nella biografia del tipo in questione viene indicata quale unica esperienza significativa la partecipazione come concorrente a due trasmissioni televisive… A ogni, modo subito dopo il tizio che fa? Ovvero, cosa potrebbe fare per svoltare, in un bizzarro paese come il nostro, qualcuno che non sia andato oltre la maturi