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Visualizzazione dei post da marzo, 2022

Il ripescaggio della Nazionale campione di diritti umani

Storie e Notizie N. 2007 Cari amici pallonari , calciofili di professione, tifosi della prima ora o affezionati fan di vecchia data della rotolante sfera , auspicabilmente all’interno della porta avversaria . Sono qui a offrirvi una seppur dolce amara compensazione per il dolore e lo scorno dovuti all’ennesima mancata qualificazione alla fase finale del torneo planetario . Dovete sapere che secondo un' indagine del Guardian i lavoratori migranti a basso salario in Qatar pare abbiano pagato circa 1,5 miliardi di dollari in tasse , forse sino a 2 miliardi , tra il 2011 e il 2020 , malgrado sia del tutto illegale . Queste persone, le quali risultano provenienti in gran parte da Bangladesh e Nepal , costituiscono quasi un terzo della forza lavoro straniera del Qatar, circa due milioni , e in genere pagano tasse da mille sino a tremila dollari . Ciò significa che con stipendi medi di 275 dollari al mese sono costrette a lavorare per almeno un anno solo per pagare l’iniqua impo

I nostri impegni con il mondo e con noi stessi

Storie e Notizie N. 2006 Guarda e ascolta tramite podcast Il 2 marzo scorso insieme all’ ONU ci siamo impegnati a ridurre il consumo di plastica e a rivedere il processo di riciclo . A ottobre del 2021 insieme agli altri paesi del G20 tra le altre cose abbiamo preso l’ impegno di limitare il riscaldamento globale a 1,5 gradi rispetto ai livelli preindustriali e di accelerare le nostre azioni tese a conseguire zero emissioni nette di gas serra oppure la neutralità carbonica entro la metà del secolo o intorno a tale data . In occasione dell’ultima Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici , nota come COP26 , l’ impegno di mettere al bando le auto a benzina entro il 2035 non l’abbiamo preso e di questo dovremmo parlare tutti i giorni tutti , nessuno si senta ingenuamente pedone o sufficientemente ecologico . Sempre all’ultimo G20 invece l’ impegno di garantire sicurezza alimentare e una nutrizione adeguata a ogni abitante della terra , senza lasciare nessuno ind

La guerra è un’occasione

Storie e Notizie N. 2005 La guerra per molti è un’ occasione irripetibile, più passa il tempo e altrettanto me ne convinco. Perché la guerra è una grande occasione per chi la fa e non vedeva l’ora, questo è ovvio. Altrettanto banalmente la guerra è un’ occasione propizia anche per chi vive di essa e con i suoi profitti ci paga il mutuo della casa e dell’auto, ci manda i figli all’università e si gode pensioni dorate . Perché altrimenti non si comprende a quale scopo ogni maledetto giorno, a prescindere se ci sia pace finta o reale guerra all’orizzonte, investa miliardi per costruire armamenti sempre più efficaci e al contempo per corrompere politici e istituzioni affinché si voltino dall’altra parte a turarsi il naso o sfacciatamente mettano la propria firma sulla bomba di turno. Tuttavia, la guerra è un’ occasione attraente anche per chi gode nel parlare solo di guerra, infarcendo i propri discorsi di obiettive strategie e obiettivi strategici in quantità militare , più c

Lettera aperta e condivisa a chi ha memoria e dignità

Storie e Notizie N. 2004 Il 20 marzo scorso, in occasione della visita in Giamaica da parte del principe William e della duchessa di Cambridge Kate , ben 100 personalità del luogo, tra attivisti, politici, medici e imprenditori, hanno scritto una lettera aperta ai suddetti, ribadendo per l’ennesima volta l’urgenza di ricevere delle scuse dal Regno Unito per i crimini dello schiavismo e del colonialismo . Ebbene, condividendone ogni virgola, ho avvertito come immediata la necessità di far mia tale missiva e, parafrasandone in minima parte il contenuto, la estendo al nostro governo e a tutti quelli che hanno ancora uno straccio di memoria e contestuale dignità : Car*, I vostri attuali leader e i loro predecessori hanno perpetuato la più grande tragedia dei diritti umani nella storia dell'umanità . Dolorose eredità della schiavitù e della diaspora persistono ancora oggi. Da allora non avete fatto nulla per riparare ed espiare le sofferenze dei nostri antenati dalla deportazion

Chi sono i Russi

Storie e Notizie N. 2003 C’era una volta il gioco delle parti . L’eterna danza dei ruoli tipicamente umani, che sono molteplici e oltrepassano il tempo e lo spazio. Eppure si ripetono ogni volta più simili a loro stessi e, per quelli maggiormente scontati, il giudizio della Storia con l’iniziale vincente , più che nobile, muta a seconda di chi legge od osserva. Ora è il momento dei Russi , a queste occidentali latitudini. I Russi che bombardano , i Russi che invadono , i Russi che saccheggiano , i Russi che deportano , i Russi che stuprano e i Russi che uccidono . In una parola i Russi sono i Cattivi della storia . Lo sono da tempo e lo sono stati spesso nel secolo scorso, dal freddo di una guerra che non è ancora terminata al calore delle pagine dei romanzi come dei film . Nondimeno, all’interno di ciascun capitolo dell’umano racconto, se per le ragioni sopra evocate il Russo potesse esser definito il personaggio, caricatura e caratterizzazione dello stesso, a uso e consumo della

Non so

Storie e Notizie N. 2002 Non so. Credo di non sapere più nulla, oramai, ovvero di capirci poco di ciò che accade attorno a me, oggi. Ci sono momenti gradevoli, come quando leggo che in Messico, ben 500 anni prima di Cristo in una città che sul Monte Albàn ospitava 17mila abitanti , costoro avevano compreso e per giunta dimostrato che l’uguaglianza rappresenta la chiave del successo per tutti , dal singolo individuo all’intera comunità. Perfino allorché privi di acqua e di una terra fertile . Il tutto grazie a processi collettivi che partano unicamente dal basso . Poi però mi rendo conto che non si tratta affatto della norma e che viviamo un’epoca in cui bugie e paradossi hanno assunto una natura talmente sfacciata e grottesca da non fare neppure più notizia. Indi per cui è assolutamente normale che il presidente del Brasile Bolsonaro , tramite il suo governo, premi se stesso e i suoi complici ministri con la Medaglia al merito indigeno , nientedimeno per i suoi presunti sforzi altr

Teatro di guerra

Storie e Notizie N. 2001 No, non si tratta di un omaggio al seppur bellissimo film di Mario Martone, malgrado qualche assonanza tra l’ assedio di Sarajevo da parte delle forze jugoslave e serbo bosniache e ciò che sta accadendo in Ucraina ci sia. È al contrario il racconto di un teatro ben più vasto e con un cartellone assai più prolungato nel tempo di un film o della sua trama. Per certi versi potremmo definirlo il teatro per eccellenza, ragionando in termini di Storia o anche solo rappresentazione di quest’ultima, in quanto manda in scena da sempre il medesimo spettacolo. È inevitabile poiché la sola alternativa all’oggetto di tale narrazione è il viaggio . E quest'ultimo, da che mondo è mondo, si vive in prima persona oppure vuol dire davvero che non ti sei mai mosso dalla poltrona. Nel nostro caso, invece, non conta se rimani immobile a osservare, giacché è soprattutto in quel caso che stai condizionando maggiormente la pièce e ogni suo personaggio. Sto parlando della Guerr

Lettera dallo stato minore

Storie e Notizie N. 2000 “ Tutte le attività addestrative, anche quelle dei minori livelli ordinativi, dovranno essere orientate al warfighting ”, sottolinea nella sua allarmante missiva lo Stato Maggiore dell’Esercito nostrano. D’altra parte, non può far altro chi ha scelto la divisa e un’ arma per fronteggiare i conflitti . Ebbene, da fiero obiettore di coscienza in tempi non sospetti - quando la leva era obbligatoria e mentre facevi il servizio civile , per esempio un anno intero in una comunità di recupero per adulti ex tossicodipendenti, ti sentivi addirittura dire alle spalle che l’avevi fatto per sfangare il viril faticoso servizio militare – mi sento di pubblicare in questo mio duemillesimo post una contro lettera per coerenza aperta, scritta parafrasando pacificamente, più che liberamente, l’ originale versione bellica : A seguito dei noti eventi in argomento e dell’inquietante comunicato in oggetto , mi sento di suggerire con effetto immediato, tutte le azioni di appar

La vita nel frattempo

Storie e Notizie N. 1999 Nel 1918 , l’anno in cui si consumavano le ultime tragiche battaglie della Grande Guerra , nasceva Nelson Mandela , senza il quale la fine dell’ Apartheid in Sud Africa sarebbe stata infinitamente più lontana. E nel 1939 , quando nonostante le devastazioni della precedente scoppiò la seconda guerra mondiale , veniva alla luce Claudette Colvin , la quale nove mesi prima della più nota Rosa Parks fu arrestata a soli 15 anni per essersi rifiutata di alzarsi dal suo posto su un autobus durante la segregazione razziale negli USA , trasformandosi in un’indispensabile leader dei diritti civili in America. Potrei andare avanti ricercando nel passato simili esempi de la vita nel frattempo , che più che mai in questo periodo dovremmo tenere a mente. Preferisco invece spostare la mia attenzione e di chi legge sul presente . Così in questo preciso momento la drammatica invasione dell’Ucraina procede malgrado infruttuose soste, ma nel mentre… Radwa Helmi è la prima do

Le vittime della guerra e le armi della pace

Storie e Notizie N. 1998 C’era una volta una storia semplice che è come una fiaba d’altri tempi, la quale probabilmente risale all’inizio di questi ultimi. Anche un bambino la capirebbe. Anzi, forse ne coglierebbe il senso meglio di tutti gli altri, più vecchi e maggiormente saggi, più adulti e orgogliosi della propria superiore istruzione. Eppure ciascuno di noi, sin dal giorno in cui il primo degli umani ha visto la luce del mondo, l’ha ascoltata , osservata e vissuta con le stesse parole, le identiche note e le medesime immagini. O disegni , che in una fiaba non guastano mai, tutt’altro. La trama è a dir poco elementare: prima c’è la pace , poi arriva la guerra e alla fine – si spera - per il sollievo dei lettori di ogni età, luogo e tempo, si ritorna all’inizio. Di nuovo pace , evviva, perché è ciò che tutti ci auguriamo, chi legge e chi scrive, e perfino chi  aggredisce e chi si difende e contrattacca, anche se nell’idiozia, più che la furia, del combattimento a volte ce ne dime

MasterChef in Madagascar: cercasi insegnanti di cucina

Storie e Notizie N. 1997 Cari appassionati di alberi del Madagascar, tra cittadini particolarmente esigenti in fatto di mobili di legno esotico o pregiato , alla ricerca di materia prima di qualità per i propri strumenti musicali , nonché gli amministratori e gli investitori da ogni luogo di  Bank of Africa Madagascar (multinazionale finanziaria con percentuali marocchine, francesi, olandesi e belghe), Société générale (altra realtà multinazionale di bandiera francese ma suddivisa tra Europa, Asia, Africa e Medio Oriente, quarta banca per capitalizzazione dei gruppi bancari nella zona Euro), Crédit Lyonnais , istituto semplicemente francese, finanziatori dei signorotti locali , nonché baroni del legname , voi tutti, insomma, considerando in ordine sparso l’ingente diffusione dalle vostre parti - oltre che di cibo e notevole spreco di quest’ultimo – di programmi e canali televisivi, Talent, talk show e influencer ferrati sull’ arte del cucinare e sul mestiere dello chef ; il conseg

Perché gli Ucraini ci somigliano?

Storie e Notizie N. 1996 Assomigliano a noi, è tutta qui la nostra europea brama di pace? Non voglio nemmeno pensarlo. Poi però leggo e rifletto. Tra gli altri leggo del giornalista della CBS il quale afferma che l’Ucraina “ non è un luogo, con tutto il rispetto, come l'Iraq o l'Afghanistan, che ha visto infuriare conflitti per decenni. Questa è una terra relativamente civile, relativamente europea, un Paese in cui non te lo aspetteresti, o spereresti che accada .” L’ex vice procuratore generale dell’Ucraina, parlando dell’invasione, dichiarare candidamente alla BBC : “ È molto emozionante per me perché vedo persone europee con occhi azzurri e capelli biondi… che vengono uccise ogni giorno .” Ma non solo, un giornalista francese sulla TV transalpina: “ Non stiamo parlando di siriani in fuga dai bombardamenti del regime sostenuto da Putin. Stiamo parlando di europei che se ne vanno con auto che sembrano le nostre per salvarsi la vita .” E il giornalista del Telegraph : “ Sem

Promemoria per la prossima Ucraina

Storie e Notizie N. 1995 Guarda e ascolta tramite podcast Putin ha già perso questa guerra , voglio crederti sulla parola, caro Yuval Noah Harari , lo voglio per la stima che provo per la tua autorevolezza in qualità di storico, ma anche perché mi piace l’idea di vedere finalmente sconfitto colui che da tempi non sospetti incarna il ruolo del cattivo della storia. Nondimeno, sappiamo tutti oramai che ciò che viviamo come specie è una sorta di ennesimo sequel o, ahinoi, remake di capitoli altrettanto orribili. E ogni qual volta si ripetono dimostriamo puntualmente – sempre come specie – di non aver compreso a dovere la morale delle puntate precedenti. In una parola, il passato . Forse, capita soprattutto perché tra le altre cose non abbiamo imparato a ragionare come specie , giustappunto, e qualora ci ritroviamo più o meno spettatori , testimoni o addirittura protagonisti della tragedia girata in diretta molti tra noi finiscono per pronunciare le solite frasi, spesso sotto forma di r