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Visualizzazione dei post da febbraio, 2010

Per il Popolo viola la legge è uguale per tutti? Utopici sognatori...

La legge è uguale per tutti… Questa è buona! La fate facile, voi. Ma dove vi pensate di vivere? Nel mondo della fantasia?! Siete degli ingenui, caro il mio popolo viola, ecco cosa siete! La legge non è uguale per tutti, questa è la realtà, è ora che vi mettiate l’anima in pace. Nel mondo vero, e non quello della fantasia nel quale vi siete rifugiati, la realtà è ben altra. E chi ha gli occhi aperti lo sa perfettamente e agisce di conseguenza, invece di nascondersi in queste immature iniziative che diciamolo: non servono a nulla. Quante manifestazioni sono state fatte, finora? E il mondo vi sembra migliore di prima?! E allora? Perché farne un’altra? Siete dei perditempo, ecco cosa siete. Altro che popolo viola… Il popolo dei culattoni raccomandati, dei bamboccioni, dei farabutti e dei coglioni, ecco quello che siete. Popolo, poi. Quattro gatti, sarete. Non vi temiamo, sappiatelo. Siete piccoli e insignificanti. Per questo giornali e tv non parleranno di voi, oggi. Perché siete degli ut

Cassazione prescrizione e Mills va all’inferno

  Storie e Notizie N. 126 La Storia: Siamo all’inferno e fa ovviamente caldo. Non quanto dovrebbe e Satana se ne lamenta con il suo misterioso consigliere… “Hai alzato la caldaia come ti ho detto?” “Certo, vostra malvagità! E’ al massimo…” “Tutta colpa dell’inquinamento…” fa il diavolo irritato, seduto alla sua scrivania, aprendo il registro. “Ma come…” salta su l’altro, in piedi accanto a lui. “Dovreste essere contento. Se l’umanità non rispetta la natura è una vostra vittoria…” “Bella vittoria… qui stiamo finendo tutto il petrolio! E’ quando succederà, come la faremo funzionare la caldaia?” Il consigliere si avvicina all’enorme orecchio di Satana e gli sussurra: “Be’, potrebbe fare come fanno quelli di sopra…” “Che? Energie alternative? Eolico, solare, quella roba lì?!” L’uomo annuisce eloquentemente. “Mai!” esclama Satana imperterrito. “Piuttosto brucio te…” E fa seguire alle parole una risata indubbiamente diabolica, che gela il sangue al suo attendente. “Basta con le chiacchie

Via tetto stipendi manager: grazie Pdl

  Storie e Notizie N. 125 La Storia: Caro Popolo della Libertà, che dire… a nome di tutti i top manager italiani, grazie! Veramente, non ci sono parole… Quando a gennaio abbiamo appreso sui giornali che quei soliti moralisti dell’Italia dei Valori intendevano mettere un tetto ai nostri stipendi ci è preso il classico coccolone. Per non parlare delle pesanti ripercussioni che ci sono state per la famiglia. Tutta la famiglia , non so se mi spiego… Ma cosa si crede questa gente? Pensa forse che sia facile fare il manager in una banca o in una qualsiasi società quotata in borsa, oggi, in Italia? Ci sono delle spese, tante spese, moltissime spese. Inoltre io sono uno di quelli che vede anche del bene in queste intercettazioni. Adesso la gente si renderà conto finalmente di quanti soldi ci vogliono per mandare avanti la baracca. Ma cosa si immaginano questi paladini della demagogia buonista? Che si diventi manager di una banca facendo i fioretti?! Che gli azionisti facciano amministrato

Scaglia e Di Girolamo frode colossale, e il popolo che fa?

Storie e Notizie N. 124 La Storia: C’era una volta il popolo. Il popolo viveva in un paese come tanti. Il paese come tanti, non lo era esattamente, come tanti. Basterebbe leggere il curriculum del presidente del consiglio per rendersene conto, ma oggi non voglio parlare di lui . Che cavolo, gli do già abbastanza spazio. Stai a vedere che gli faccio anche un favore? Bah, non ci voglio pensare, altrimenti mi viene una crisi di panico. Nel paese che non era esattamente come tanti, da quando divenne una repubblica - una forma di governo in cui la sovranità appartiene ad una parte più o meno vasta del popolo che la esercita nei modi e nei limiti fissati dalle leggi vigenti - successe di tutto. Stragi impunite, delitti insoluti, truffe legalizzate ai danni dello Stato – che poi sarebbe il popolo – corruzione onnipresente ad ogni livello delle istituzioni – sempre ai danni del popolo – tangenti a destra e a manca in ogni ufficio che conta – con i soldi del popolo – conflitti di inter

La paroliera di Berlusconi e la rivolta dei poeti

  Storie e Notizie N. 123 La Storia: Nell’aldilà: “Giosuè, siediti, che devo dirti una cosa…” fa Pietro entrando nella sala hobby riservata ai grandi poeti italiani. Il santo ha in mano un quotidiano, che Carducci nota ma obbedisce e si accomoda su una sedia. “Anche voi”, fa Pietro invitando gli altri scrittori ad avvicinarsi, “riguarda anche voi…” Pascoli e D’Annunzio abbandonano il ping pong, il primo irritato perché per la prima volta era in vantaggio e il secondo felice per l’identico motivo. Leopardi non si stacca dal videopoker e Montale lo dove strappare a forza dalla partita. Anche quest’ultimo, insieme a Quasimodo, Saba e Cardarelli, abbandona con riluttanza lo scopone scientifico. Mai disturbarli quando sono nel pieno del match. Lo sa bene Ungaretti, il quale ha ormai compreso che non è il caso di farli partecipi del suo ennesimo record con il flipper. Tutti gli altri va bene, ma quei quattro, quando giocano è meglio lasciarli perdere. L’unico che ha il privilegio di int

Nato uccide ancora civili: ora basta

  Storie e Notizie N. 122 La Storia: Civili… Così ci chiamavano. Donne, bambini, vecchi, persone normali, ma tutti senza una divisa. Eravamo i cittadini invasi, gli abitanti inermi, eravamo il popolo dei disgraziati. Eravamo una casualità sfortunata. Eravamo i morti civili. E così, ci guadagnavamo un trafiletto sui quotidiani, un accenno dal tg o al massimo un servizio discusso in una puntata faziosa di una trasmissione alternativa. Sangue dalla testa, occhi gonfi di lacrime, braccia mozzate, gambe amputate, vi mostrarono di tutto, ciò nonostante, esistevano ancora al mondo persone tra voi che ritenevano la guerra una possibilità… civile. Sì, civile, esattamente come noi. Perché il punto era tutto lì: Se avete lo stomaco per ritenere l’uso delle armi necessario per portare la pace, avete altrettanto l’obbligo di infilare le vostre dita nelle nostre ferite ormai inerti e in quel medesimo istante, guardandoci dritto negli occhi, dire ad alta voce: “Era ciò che andava fatto.” Le vitti

Testo ddl anti corruzione in dieci punti

  Storie e Notizie N. 121 La Storia: Ecco in esclusiva per il blog il testo del disegno di legge anti corruzione che viene discusso questa mattina in Consiglio dei Ministri da parte del governo Berlusconi: 1. Ti sei fatto corrompere? Non lo fare più, va bene? Altrimenti a letto senza tv! 2. Hai corrotto qualcuno? Se ne hai parlato al telefono, stai tranquillo, tanto adesso facciamo una leggina apposta… 3. Sei corruttibile ma finora non ti è capitato? Candidati con noi e vedrai che le occasioni non mancheranno. Anche dall’altra parte, se è per questo. Ma noi siamo al governo, vuoi mettere? 4. Vorresti corrompere ma ancora non ne hai avuto il coraggio? E buttati! Come dice il detto, si vive una volta sola e si sta in parlamento per sempre… 5. Sei incorruttibile? Bravo, complimenti, hai tutta la nostra stima! Vai pure, ci facciamo sentire noi. Prima però lascia nome, cognome e indirizzo a Feltri. Perché? No, è una cosa nostra… 6. Non hai mai corrotto qualcuno e non sai nemmeno c

Berlusconi si preoccupa dei candidati, ma non degli elettori

  Storie e Notizie N. 120 La Storia: Siamo a Palazzo Grazioli. E’ ora di cena e Berlusconi si alza per fare un discorso. Nella sala ci sono ospiti importanti, tutta gente di riguardo, come sempre. Il premier scherza, come suo solito, e tutti ridono. Anche quando non fa ridere. E’ normale. Come dice il famoso detto: se il tuo presidente fa una battuta simpatica, ridi, ma se inizia a dire stronzate, inizia a preoccuparti . Se invece si chiama Berlusconi può dire quel che vuole, tanto non succede nulla e quindi tu continua a ridere. Ad un tratto il premier si fa serio e, affrontando il tema delle prossime elezioni regionali, fa tale dichiarazione: "Noi, per convinzione siamo garantisti, ma è certo che con tutto quello che sta succedendo dobbiamo prestare ancora più attenzione alle persone che candidiamo…" In quell’attimo il tempo scorre a velocità normale. Questa pausa non esiste per alcuno degli illustri commensali. Tuttavia, si da il caso che – come alla cena ufficiale di O

Festival di Sanremo 2010: ecco chi non lo vede

  Storie e Notizie N. 119 La Storia: Siamo noi. Noi siamo quelli che ieri sera non hanno visto il Festival di Sanremo. Noi siamo quelli che si sono persi la classe di Antonella Clerici, le geniali affermazioni di Antonio Cassano e i meravigliosi versi della canzone di Morgan letti dalla presentatrice. Noi siamo coloro i quali non ascolteranno neanche le prossime affascinanti esibizioni dei big e delle nuove generazioni della musica nostrana. Non assisteremo incollati allo schermo ai numerosi colpi di scena dell’evento televisivo dell’anno, che culmineranno nella scintillante finale conclusiva. Noi no. Il fatto è che non potremmo neanche se lo volessimo. Perché sui tetti ci sono le antenne ma non c’è la tv…   Perché ci è entrata una frana in casa e non abbiamo più un salotto in cui sederci ed accenderla…   Perché siamo i morti sul lavoro e, se permettete, nell’aldilà c’è gente come Jimi Hendrix, Bob Marley e perfino Beethoven e Bach…   Perché abbiamo avuto il privilegio di arr

1992 – 2010: Da Tangentopoli ad oggi

  Storie e Notizie N. 118 La Storia: Il mio nome è Italia. Lo so, è un nome impegnativo, carico di significati. Il fatto è che i miei genitori sono sempre stati fissati con la geografia. Tuttavia, non mi posso lamentare, poiché di questi tempi è andata sicuramente peggio a mia sorella Tanzania e mio fratello Senegal... Sono nata nel 1992 e quest’anno compierò diciotto anni. Finalmente sarò maggiorenne. Finalmente potrò votare! Che anno, quello della mia nascita, quanti eventi importanti, su cui meditare. Come lo scioglimento definitivo dell’Urss, la firma del Trattato di Maastricht, le uccisioni di Falcone e Borsellino e l’inizio di Tangentopoli. Io non ho ancora deciso per chi voterò. Sto ancora riflettendo, ma sono molto preoccupata a causa di quello che sta succedendo in questi giorni nel mondo della politica. Il presidente della Camera, Gianfranco Fini, afferma che adesso le cose sono diverse dall’anno della mia nascita, anche perché prima si rubava per il partito e oggi chi lo

Protezione civile SPA, Sangue Per Avvoltoi

  Storie e Notizie N. 117 La Storia: C’era una volta un gruppo di persone. Il gruppo di persone era pagato per occuparsi delle emergenze. Emergenze dovute alle catastrofi, naturali e non. Come i terremoti…   I deragliamenti…   Le frane…   E venne il giorno in cui qualcuno , abituato a fare più cose contemporaneamente, pensò che il gruppo di persone avrebbe potuto occuparsi anche dei 'grandi eventi'. Grandi eventi vuol dire grande attenzione dei media e della gente. Grande attenzione dei media e della gente significa grandi incassi pubblicitari. Grandi incassi pubblicitari, come in occasione della canonizzazione di Padre Pio…   Delle olimpiadi di Torino…   E del G8 a La Maddalena (poi spostato a L’Aquila)…   C’era una volta un gruppo di persone. Il gruppo di persone era pagato per occuparsi delle catastrofi e dei grandi eventi. E venne il giorno in cui non riuscì più a vedere la differenza tra i due…   La Notizia: Da Protezione civile a Società per Azioni. St

Bersani, il Pd va a Sanremo. La sinistra andava dove c'erano gli ultimi...

  Storie e Notizie N. 116 La Storia: Oggi il Pd è partito popolare... Senza snobismi...   Va dove c'è la gente...   Eppure anche nel passato la sinistra è stato un partito popolare...   Senza snobismi...   E soprattutto andava dove stava la gente, ma cominciando sempre dagli ultimi...   La Notizia: Bersani sarà a Sanremo: "Il Pd è partito popolare, senza snobismi, va dove c'è la gente." Storie e Notizie : storie, frutto della mia fantasia, ispiratemi da notizie dei media. Storie e Notizie , lo spettacolo : Stasera a Roma.  

Bertolaso indagato per corruzione? Ministro subito!

  Storie e Notizie N. 115 La Storia: C’era una volta l'Italia. In Italia vivevano due uomini. Uno si chiamava Guido Bertolaso e l’altro diciamo Mario Rossi. Guido aveva natali importanti. Figlio del Direttore Generale dell’Aeronautica Militare e nientedimeno che nipote del cardinale Camillo Ruini. Il papà di Mario faceva il muratore, ma di quelli di una volta, che sanno fare tutto e quando ti entrano in casa non hai bisogno di chiamare nessun altro. All’inizio degli anni ’70 Guido si iscrisse a medicina all’università La Sapienza di Roma. Anche Mario, sebbene il papà lo scoraggiò più volte, con tali parole: “Impara il mestiere di tuo padre, senti a me. Come farai ad entrare in un ospedale o ad aprire uno studio senza soldi e conoscenze?” Eppure il figlio non si arrese e lavorò come cameriere tutta l’estate per pagarsi l’iscrizione. Nel 1977 Guido si laureò con la lode. Nello stesso anno anche Mario raggiunse il traguardo della laurea. 99 su 110 fu la votazione finale, tuttavia l

Pdl spegne Porta a Porta, Annozero e Ballarò, non la Rai

  Storie e Notizie N. 114 La Storia: Potrei dire che… Potrei dire che le parole sono importanti e che non è la Rai a chiudere la bocca ai talk show politici delle sue reti ma il Pdl. Perché se quando la commissione di vigilanza della Rai ha deciso di chiudere Porta a Porta , Annozero e Ballarò durante i trenta giorni prima delle elezioni regionali il Pd era uscito per protesta, significa che la responsabilità è tutta del Pdl, con l’aiuto dell’immancabile equilibrista Udc. Potrei dire che si tratta di un ennesimo esempio della gravità del conflitto di interessi, visto che le trasmissioni mediaset come Matrix ne saranno avvantaggiate e altrettanto il presidente del consiglio. Potrei dire che è veramente offensivo difendere il centro destra affermando che viene spenta anche Porta a Porta insieme a ad Annozero e Ballarò, poiché lo share della prima è imparagonabile a quello di queste ultime, soprattutto la trasmissione di Santoro. Potrei dire tutto questo, ma non lo dirò, perché

Forza Italia accordo Stato mafia: lettera a chi vota Berlusconi

  Storie e Notizie N. 113 La Storia: Care concittadine e cari concittadini, questa lettera è per voi. Voi, che una o più volte avete dato il vostro voto a Silvio Berlusconi. Premetto subito che questa mia non rappresenta assolutamente un tentativo di convincervi a cambiare idea e votare per l’altra parte. Primo, perché a mio avviso non esiste l’altra parte, nel senso che non è mai stata altra . Secondo, non sono affatto qui per convincervi di qualcosa. Il mio è solo un invito a riflettere. In questi anni sul conto dell’uomo che avete mandato al governo è uscito di tutto. Probabilmente tra le accuse peggiori che si possano fare ad un leader di un paese. Concorso in strage e riciclaggio di denaro sporco, corruzione giudiziaria e tangenti, falso in bilancio e frode fiscale, falsa testimonianza e traffico di droga, la persona che avete reso l’uomo più potente dello Stato non si è fatto mancare nulla. Eppure, gli avete comunque dato il vostro voto. Ora, a mio modesto parere, le possibili