Il futuro dei miei
Questo racconto è presente nel mio libro dal titolo "Il dono della diversità", in libreria da fine gennaio 2013 per la casa editrice Tempesta, di Roma. Il futuro dei miei Su una nave. In mare. Da qualche parte. “Zio Amadou?” “Sì…” “Zio?” “Sì?” “Mi senti?” “Sì che ti sento…” “Ma non mi guardi…” L’uomo si volta ed accontenta il nipote. “Stai tranquillo”, gli dice inarcando il sopracciglio sinistro, “le mie orecchie funzionano bene anche senza l’aiuto degli occhi…” E si volta a studiare le onde. Il ragazzino, poco più di sei anni, lo osserva dubbioso, tuttavia si fida e riattacca: “Zio… Tu conosci bene l’Italiano?” “Certo, laggiù ci sono già stato due volte.” “Conosci proprio tutte le parole?” “Sicuro, Ousmane.” Il nipote si guarda in giro, come se avesse timore di essere udito da altri, e arriva al sodo: “Cosa vuol dire extracomunitario?” L’uomo, alto e magro, ha trent’anni, ma la barba grigia gliene aggiunge almeno una decina. Non appena coglie l’ultima parola del bambino,