Gli americani si ritirano dall’Iraq: i festeggiamenti che non vedrete
Storie e Notizie n. 54 La Storia : Oggi è un gran giorno per l’Iraq. Oggi è un gran giorno anche per me. Soprattutto per me. Ho sei anni e sono nato il 20 marzo del 2003, esattamente il giorno in cui il mio paese è stato invaso dagli americani. Sono arrivati gli aerei. Sono arrivati i carri armati. E sono arrivati i soldati. In tanti sono morti, persone a me care, molti che non conoscevo, troppi che mai conoscerò. Papà non c’è più e a mamma viene sempre da piangere quando dice che è una vera ingiustizia il fatto che sono nato con la guerra e che ho vissuto i miei primi anni tra l’odore delle bombe e quello dei defunti, tra le grida di dolore e quelle di rabbia. Probabilmente ha ragione, ma oggi non è il giorno del dolore o della rabbia. E’ finalmente giunto il momento della gioia ed io non sono mai stato così felice in vita mia. Perché finalmente al posto delle esplosioni c’è musica nelle strade. C’è chi canta. C’è chi suona