Satira Gheddafi incontra la Carfagna e le donne


Storie e Notizie n. 49:


La Storia:


E’ venerdì 12 giugno, terza giornata di appuntamenti per il colonnello Gheddafi.

E’ giunta l’ora delle donne.

Sono però donne vip, rappresentanti femminili del mondo imprenditoriale, politico e culturale italiano.

Rappresentanti, ovvero portavoce di altri, testimoni di più individui.

Tuttavia, come la maggior parte di coloro che in questo paese sono deputati ad essere ambasciatori di molti, nelle occasione che contano considerano una sola priorità: loro stesse.

Così, dal momento che il leader libico entra nella sala, l’unica cosa a cui pensano è quello che le riguarda personalmente, i loro interessi, il loro essere donne e nulla più.

Eppure, anche in quell’occasione, sono a loro volta rappresentate da qualcun altro.

E’ il gioco delle parti più praticato oggi in Italia: io rappresento te che rappresenti lui che rappresenta qualcuno che dovrebbe rappresentare qualcuno altro, ma non si ricorda più chi…

Questo onore tocca al ministro delle Pari opportunità, Mara Carfagna.

Non è stato facile il suo impegno governativo, sino a questo momento e lei lo sa.

Ne hanno dette tante sul suo conto. Non sono mancate allusioni e insinuazioni di estrema volgarità, ma lei le ha superate tutte, certa della propria intaccata reputazione.

Ciò nonostante, anche lei, quando stringe la mano calda e rude del generale, avverte un brivido che le fa dimenticare ogni etichetta.

E di conseguenza, come un’onda ormonica tutta la platea viene travolta da quell’energia inarrestabile.

La temperatura sale di un grado e gli addetti alla sicurezza se ne accorgono.

Qualcuno di loro inizia ad avere un erezione ma non se ne accorge.

Soliti maschi: istintivi e distratti.

Il nuovo amico africano degli italiani inizia il discorso ed il brivido di prima si trasforma nell’anticamera di un enorme, travolgente e collettivo orgasmo.

Non è quel che dice che riesce a penetrare le signore presenti piuttosto il tono della sua voce.

Le sue sono parole antiche, risalgono al 2003 e in altri momenti avrebbero fatto indignare qualunque donna che avesse un minimo di rispetto per se stessa.

Nondimeno, le parole vanno sì ascoltate con la pancia, lette insieme alle emozioni e i sentimenti che si celano in esse, ma vanno anche comprese nella loro sintassi e semantica, nonché impresse nella memoria se hanno un qualche peso nella nostra vita presente e soprattutto futura.

In Italia, malauguratamente, donne o uomini, non fa differenza, più sono potenti e meno ricordano ciò che dicono il giorno prima, figuriamoci quel che affermano gli altri…

“La donna”, esclama Gheddafi mentre i primi vagiti di godimento si levano dalla piccola folla, “deve essere addestrata a combattere dentro le case, a preparare una cintura esplosiva e a farsi saltare in aria insieme coi soldati nemici.”

Gli addetti alla sicurezza cominciano a rendersi conto di quel che sta accadendo e finalmente si accorgono della proprio incontenibile eccitazione.

Tipici maschi: o arrivano presto o quando è troppo tardi.

“Dobbiamo addestrare le donne a disporre esplosivi nelle macchine e a farle scoppiare in mezzo ai nemici”, continua il generale, “a far esplodere le case per farle crollare sui soldati avversari.”

Il ministro Carfagna ha la fronte imperlata di sudore freddo e caldo allo stesso tempo.

Da un lato guarda sconvolta la marea orgasmica che si sta levando nelle importanti donne che rappresenta e contemporaneamente invidia la loro maggiore libertà.

Per una volta vorrebbe tornare ad essere solo un personaggio della tv.

Nel frattempo il leader libico, il dittatore che schiaffeggia gli Stati Uniti usando l’Italia come guanto, conclude il suo discorso: “Si deve insegnare alle donne a minare gli armadi, le borse, le scarpe, i giocattoli dei bambini, in modo che scoppino sui soldati nemici…”

Quel che accade subito dopo è da bollino rosso.

Altro che foto di Noemi e Villa Certosa.

Con quelle immagini i quotidiani nostrani avrebbero di che campare per decenni, così come quelli di tutto il mondo.

Tuttavia quel che rimane è solo questa storia.

Parole e nulla più.

Da ricordare nel tempo oppure dimenticare in un attimo.

Come se non fosse mai successo…



La Notizia:

Oggi Gheddafi a Confindustria, poi incontra le donne.

Venerdì Gheddafi parteciperà alle 10,30 a una conferenza in Confindustria insieme alla presidente Emma Marcegaglia e a esponenti del mondo imprenditoriale.

Poi sarà all'Auditorium Parco della Musica dove, accolto dal ministro per le Pari Opportunità, Mara Carfagna, incontrerà rappresentanti femminili del mondo imprenditoriale, politico e culturale italiano.