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Visualizzazione dei post da novembre, 2014

Omosessualità spiegata ai bambini video: la gomma magica

Storie e Notizie N. 1165  E’ facile spiegare i gay ai bambini, sostiene oggi Roberto Saviano. Sono d’accordo. Ci provo… Prendi il foglio. Bianco, possibilmente. Che non ci sia nulla che possa suggerirti la strada migliore. Immagina, ora. Immagina e disegna due persone che si amano. Davvero. Stai tranquillo. Fai pure senza fretta. E’ un disegno, può non essere perfetto. Ma l’idea sì, perché nessuno potrà mai scalfirla. Solo tu. Adesso, tieni. Sì, lo so. E’ solo una gomma. Una normale gomma da cancellare, in apparenza. Eppure è magica. Perché così l’ho immaginata prima di donartela. E, come ho già scritto altre volte, la magia è sempre nelle intenzioni. Qual è il suo portento? Cancella il superfluo, l’inutile bagaglio che rallenta il cammino. Figuriamoci il volo. Prendi il foglio e la gomma. Guarda le due persone che hai creato. Quelle che si amano. Davvero. E cancella. Spazza via l’inutile. Allontana parole pesanti quanto vuote. E, soprattutto, com

Storie di razzismo: le tre regole del gioco

Storie e Notizie N. 1164  Il video che mostra l’assassinio negli Stati Uniti del dodicenne afro americano da parte della polizia è stato da poco diffuso. La colpa? Il bambino, perché questo sei a dodici anni, aveva tra le mani una pistola. Giocattolo… Mi chiamo Tamir Rice . Sì, mi chiamo. Non chiamavo . Perché le immagini rimangono. Le parole pure, spero. A futura più saggia memoria. Se non altro, umana. Ho perso, d’accordo. Mi avete eliminato, difensori della gente. Eroi dei diritti di tutti. Senza mantello o calzamaglia. Ma comunque riconoscibili tra il comune popolo. I cosiddetti, auspicabilmente, civili . Voi mi avete cancellato dal gioco. Tuttavia, permettetemi, ma avete compiuto un grave errore. In questa partita, come nella storia che la racconta. Le regole, cari paladini che piantonate le nostre strade, sono importanti. Le regole del gioco sono tutto. Sono chiare, non potete affermare il contrario. Anche un bambino le capisce. E anche un bambino le

Passeggeri spingono aereo in Russia video: chi resta a bordo

Storie e Notizie N. 1163  Pare che i passeggeri di un aereo siberiano siano scesi in terra, a 52 gradi sotto lo zero, per spingere il velivolo e agevolarne il decollo, dato che il carrello si era bloccato a causa del congelamento del liquido per i freni. E il volo continua. D’altra parte, il problema non è mai chi scende a spingere… Quelli che restano. Quelli che restano a bordo. Quelli che restano a bordo li vedi subito. Anzi, li ascolti. Sono quelli che gridano di più. Quelli che sostengono di essere arrabbiati. E stanchi. Già, hai letto bene. Stanchi. Quelli che restano a bordo sono quelli che si lamentano più di tutti. E sono anche quelli che hanno tante cose da dirti, a riguardo. Perché l’aereo si è fermato. Perché non vola più. Perché siamo finiti in terra. Incubo inaccettabile. Perché quando si vola puoi sempre vantarti di essere in prima classe. E puoi sempre maledire il prossimo di non esserci. Difficile, allorché il giocattolo si rompa per tutti.

Storie sui libri: occasione da non perdere

Storie e Notizie N. 1162  Jason si è salvato. E’ sopravvissuto alla sparatoria avvenuta presso la biblioteca dell’università della Florida. Per merito dei libri. Già, i libri. Immolatisi accogliendo e, soprattutto, intrappolando il proiettile che avrebbe cancellato la vita del giovane. Dalle nostre pagine. Eventualità eccezionale. Casualità preziosa. E più che mai occasione da non perdere. Perché la prima pagina non è cosa quotidiana. Per chi, come noi altri, deve perire. Per guadagnarsi la scena. Ma facciamo molto altro, sapete? Piccoli eroismi trascurabili e trascurati, d’accordo. Roba per pochi, sicuro. Roba da bambini, spesso, ma questa potrebbe suonare come pubblicità occulta… Salviamo, non sapete quante volte salviamo. Salviamo dal decadimento degli irraggiungibili confini dell’umano orizzonte. Quel virus criminale, un’infezione virale subdola quanto un titolo menzognero per una notizia altrettanto fasulla. Capace di corrompere la visione dell’universo sin

Bambino con quattro gambe e quattro braccia: se sono un dio

Storie e Notizie N. 1161  In un villaggio dell’India nord-orientale molte persone sono accorse per ammirare e, a quanto leggo , adorare un bimbo nato con quattro braccia e quattro gambe. Sembra che, tra gli induisti, c’è chi la ritenga una deformazione divina . A sua volta, il neonato osserva i curiosi. E con altrettanto stupore si lascia anch’egli andare alla fantasia… Se sono un dio. Mi si chiede se sono davvero un dio. Brahma fattosi carne. O qualsiasi altra perfezione dell’immaginazione che vive lì. Dove per guardare occorre necessariamente levare il capo. Io, un dio. Perché? Perché proprio il sottoscritto? Sarà forse per… Già, lo pensavo anch’io, prima di affiorare dal mare preferibile a qualsiasi oceano al mondo. Leggi pure come l’acqua di colei che ti prepara alla prima luce . E’ per gli occhi, vero? Lo sapevo, l’avevo pensato. Da cui le palpebre. Delicato sipario di pelle per una coppia di virtuosi destinati ad una comune, ma per ognuno unica carriera s

Storie di razzismo

Racconto pubblicato nell'antologia: Italian short stories, a dual language book : True short stories collection to understand contemporary Italy (2017)

Tor Sapienza immigrati: noi non siamo razzisti ma

Storie e Notizie N. 1159  Chi siamo? Chi siamo noi di Tor Sapienza? Chi siamo noi di Tor Sapienza che urliamo a squarciagola contro il moro invasore? Intanto, non siamo razzisti. E non con quel ma sospeso alla fine, che sottintende, subdolamente. Noi di Tor Sapienza non siamo razzisti. Punto. Potremmo dirvene tante. Potremmo dirvi che siamo esasperati . Che la gente non ce la fa più . E che lo Stato ci ha abbandonato . Potremmo dirvi anche che siamo stanchi . Che noi ci viviamo qui, mica voi . E che abbiamo già i nostri problemi . Potremmo dirvi che questo è quello che succede quando la rabbia è troppa . Che questo è quello che succede quando un quartiere viene trascurato . E che questo è quello che succede . Punto. Potremmo ripetervi che noi di Tor Sapienza non siamo razzisti . Che sono loro ad essere qui. Che se non stavano qui, sarebbe stato tutto diverso. Potremmo dirvi che se quelli non fossero stati qui . Avremmo avuto un problema in meno. E non ci sare

Sentinelle in piedi chi sono: siamo con voi

Storie e Notizie N. 1158  Sentinelle in piedi , noi essere con voi. Noi avere capito. Avere recepito messaggio, fratelli e sorelle. Dove la e tra le due parole non è un caso. Come tra moglie e marito. Non mettere il dito, figuriamoci una fuorviante o . Moglie o marito è male, noi d’accordo. Moglie e marito, alleluia. A noi andare bene tutto quello che voi dire. Anche se stare zitti. Che essere meglio, in effetti. No, non essere ironici, noi altri. Noi fare sul serio. Silenzio essere bene anche per noi. Più di tutto voi stare fermi che noi arrivare presto, ma questa spiegare alla fine. Voi essere per famiglia naturale. Essere giusto. Natura buona. Nascere, vivere, morire. E tornare. Essere vero, noi prova vivente. Anzi, il contrario, ma anche questa chiarire dopo. Vita essere semplice, voi grande ragione. Dormire e mangiare. Mangiare mica tutto, però. Natura donare il cibo. Donne e uomini essere secondo natura. Quindi, tutte le donne e gli uomini essere

Storie di bambini: figlio di nessuno

Storie e Notizie N. 1157  Leggo che la Cassazione ha sottratto ad una coppia di Brescia il figlio di 3 anni, nato in Ucraina e avuto tramite maternità surrogata da una cosiddetta 'madre in affitto'. Quest’ultima risulta non rintracciabile e, al contempo, il bambino non può essere riconosciuto in Italia. Ecco le ragioni dell’unico vero protagonista di questa storia… Figlio di nessuno? Okay, ci sto. Posso scegliere altrimenti? Magari, potessi. Magari potessi farmi capire a tre anni. E altrettanto magari potessimo capire davvero cosa pensano questi nostri preziosi concittadini. A tre anni. E anche meno. Figlio di nessuno. D’accordo, accetto. Sono vivo. E’ questo quel che conta, giusto? Viene prima di tutto. Anzi, no. Dopo la legge. La legge è uguale per tutti , c’è scritto. E, da qualche parte, ci dev’essere anche annotato. Che si può nascere dal nulla. Figlio di nessuno… Ma cosa vuol dire? Partire da zero, dicono alcuni. Con il vuoto alle spalle

Storie di animali dispersi: la magia di Jordan

Storie e Notizie N. 1156  Un cane di nome Jordan , sottratto otto anni addietro a Mike Nuanes, che vive nei pressi di Atlanta, in Georgia, è stato ritrovato a Denver grazie al microchip. Dono magico. Miracolo della tecnologia, ovviamente. Per rimettere le cose apposto, ci penserà il resto. La magia dell’immaginazione… Eccomi qua, Mike. Eccoci di nuovo insieme. Ops, mi correggo. Senza di nuovo . Via, cancellato. Eccoci insieme. Cosa ho fatto in questi otto anni? Scusa, di cosa stai parlando? Mi vedi cresciuto? Invecchiato? Appesantito dal tempo e dalle pulci? Amico, pure te mica sei Dog Pitt . Chi? Il cocker fascinoso su tutte le copertine, novello marito di Cagnolina Jolie . No, non offenderti. Questo è un giorno di festa. Come lo era ieri e lo sarà domani. Con in mezzo tutto. E nulla, ora. Nulla, ora. Otto anni? Novantasei mesi, dici? Più di trentacinquemila giorni? Bello, ho capito che sai contare, ma è fatica inutile. Chiudi gli occhi e riaprili. Adesso

Il futuro dei miei su Combonifem

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Il futuro dei miei , contenuto nel libro Il dono della diversità , Tempesta Editore , su Combonifem . Grazie di cuore a Jessica Cugini e tutta la redazione per l'attenzione e l'apprezzamento.   Iscriviti alla Newsletter Altre da leggere : Subscribe to RSS headline updates from: Powered by FeedBurner

L’uomo che ha ucciso Bin Laden: la vera storia

Storie e Notizie N. 1155  E’ stato rivelato il nome e il volto dell’uomo che sostiene di aver ammazzato Osama bin Laden. L’ex marine Rob O’Neill , 38 anni, viene dalla cittadina di Butte , nel Montana e sostiene di aver sparato per ben tre volte alla testa del capo di Al-Qaida , nel suo rifugio. Questa è la vera storia… Mi chiamo Rob O’Neill e sono un soldato. Lo ero, in effetti. Per divisa e onore. Per grado e valore. Perché quando il momento è giunto non ho esitato. Ho preso la mira E ho fatto fuoco. Uomini, in quanti tra voi potete affermare lo stesso? Malgrado divisa e grado. Potete vantare altrettanto onore e valore? Soldati, in quanti tra voi avete effettivamente compiuto appieno il vostro dovere? E non mi riferisco al classico armiamoci e partiamo. O al parodistico armiamoci e partite . Un conto è scendere in campo E ben altro non avere alcuno scrupolo laddove il cruciale istante arrivi. Ce ne vuole, signori miei, di valore e onore. Di coraggio. Nel punt

Storie sui diritti umani: Clochard cosa significa talvolta

Storie e Notizie N. 1154  Talvolta. Capita, talvolta. Capita, che un clochard di 35 anni si addormenti all’aperto. Spesso. Capita spesso. Capita, talvolta, che l’uomo scelga la feritoia di un ponte. Prendi quello che, come Atlante con la sfera celeste, sostiene silente sulle spalle la ferrovia, a Ventimiglia . Evitando, tra le altre cose, che i treni e le vite in viaggio precipitino sulle peraltro incolpevoli acque del fiume Roia . Capita che il clochard, nonostante l’asperità del giaciglio e la pericolosità dell’improvvisato albergo, chiuda gli occhi e si arrenda al sonno. Con nessuna speranza nella presunta alba in arrivo. Spesso. Difatti, capita spesso che essa non arrivi affatto. Per l’asperità del giaciglio. O per la pericolosità dell’improvvisato albergo. E allora ecco che la macchina della sintesi informativa è pronta a frantumare tutto. Centinaia di capitoli. Paragrafi ridondanti, è normale. Ma anche stralci che andrebbero riletti. E riletti. Parole, a