L’uomo che ha ucciso Bin Laden: la vera storia
Storie e Notizie N. 1155
E’ stato rivelato il nome e il volto dell’uomo che sostiene di aver ammazzato Osama bin Laden.
L’ex marine Rob O’Neill, 38 anni, viene dalla cittadina di Butte, nel Montana e sostiene di aver sparato per ben tre volte alla testa del capo di Al-Qaida, nel suo rifugio.
Questa è la vera storia…
Mi chiamo Rob O’Neill e sono un soldato.
Lo ero, in effetti.
Per divisa e onore.
Per grado e valore.
Perché quando il momento è giunto non ho esitato.
Ho preso la mira
E ho fatto fuoco.
Uomini, in quanti tra voi potete affermare lo stesso?
Malgrado divisa e grado.
Potete vantare altrettanto onore e valore?
Soldati, in quanti tra voi avete effettivamente compiuto appieno il vostro dovere?
E non mi riferisco al classico armiamoci e partiamo.
O al parodistico armiamoci e partite.
Un conto è scendere in campo
E ben altro non avere alcuno scrupolo laddove il cruciale istante arrivi.
Ce ne vuole, signori miei, di valore e onore.
Di coraggio.
Nel puntare l’arma contro il bersaglio e premere il grilletto.
Nondimeno, mettiamo che alcuni tra voi possano alzarsi in piedi e replicare con energia.
Anche io.
Anche io ho sparato.
Anche io ho compiuto il mio dovere.
Il sangue delle mie vittime è rosso come quello delle tue.
Leggi pure come la sacrosanta rivendicazione dell’eroe risentito.
Capisco, invero capisco.
Ma, permettetemi, c’è vittima e vittima.
C’è nemico e nemico.
Sul campo.
E soprattutto negli incubi delle folle.
Un conto è abbattere il leone.
E ben altro è porre fine all’esistenza del capo branco.
Ecco perché oggi, in questo mirabile giorno in cui la parte virile dell’America sta riguadagnando il potere che conta, sono qui ad esclamare con orgoglio.
Mi chiamo Rob O’Neill e sono un soldato.
Lo ero, ad esser precisi.
Ma sono e sarò per sempre l’uomo che ha ucciso il mostro.
Il profeta del buio.
Il venditore di morte.
Seminando sofferenza da oriente a occidente.
E ritorno.
Osama Bin Laden.
Io sono l’eroe che ha ucciso il nemico peggiore.
Per liberare il mondo libero dal più cattivo.
Per la pace.
E se non avete udito con chiarezza.
Lo urlerò, a squarciagola
Di giorno.
Ma più che mai di notte.
Quando spengo la luce della camera e mi rammento che il buio, la morte e la sofferenza per tanta, troppa gente del mondo, è ancora lì.
Avvelenando il mio cuore con una menzognera versione del racconto.
Che il sottoscritto, alla fine di tutto, ha solo ucciso un uomo.
Ecco perché non mi resta che gridare.
La vera storia.
Compra il mio nuovo libro, Roba da bambini, Tempesta Editore.
E’ stato rivelato il nome e il volto dell’uomo che sostiene di aver ammazzato Osama bin Laden.
L’ex marine Rob O’Neill, 38 anni, viene dalla cittadina di Butte, nel Montana e sostiene di aver sparato per ben tre volte alla testa del capo di Al-Qaida, nel suo rifugio.
Questa è la vera storia…
Mi chiamo Rob O’Neill e sono un soldato.
Lo ero, in effetti.
Per divisa e onore.
Per grado e valore.
Perché quando il momento è giunto non ho esitato.
Ho preso la mira
E ho fatto fuoco.
Uomini, in quanti tra voi potete affermare lo stesso?
Malgrado divisa e grado.
Potete vantare altrettanto onore e valore?
Soldati, in quanti tra voi avete effettivamente compiuto appieno il vostro dovere?
E non mi riferisco al classico armiamoci e partiamo.
O al parodistico armiamoci e partite.
Un conto è scendere in campo
E ben altro non avere alcuno scrupolo laddove il cruciale istante arrivi.
Ce ne vuole, signori miei, di valore e onore.
Di coraggio.
Nel puntare l’arma contro il bersaglio e premere il grilletto.
Nondimeno, mettiamo che alcuni tra voi possano alzarsi in piedi e replicare con energia.
Anche io.
Anche io ho sparato.
Anche io ho compiuto il mio dovere.
Il sangue delle mie vittime è rosso come quello delle tue.
Leggi pure come la sacrosanta rivendicazione dell’eroe risentito.
Capisco, invero capisco.
Ma, permettetemi, c’è vittima e vittima.
C’è nemico e nemico.
Sul campo.
E soprattutto negli incubi delle folle.
Un conto è abbattere il leone.
E ben altro è porre fine all’esistenza del capo branco.
Ecco perché oggi, in questo mirabile giorno in cui la parte virile dell’America sta riguadagnando il potere che conta, sono qui ad esclamare con orgoglio.
Mi chiamo Rob O’Neill e sono un soldato.
Lo ero, ad esser precisi.
Ma sono e sarò per sempre l’uomo che ha ucciso il mostro.
Il profeta del buio.
Il venditore di morte.
Seminando sofferenza da oriente a occidente.
E ritorno.
Osama Bin Laden.
Io sono l’eroe che ha ucciso il nemico peggiore.
Per liberare il mondo libero dal più cattivo.
Per la pace.
E se non avete udito con chiarezza.
Lo urlerò, a squarciagola
Di giorno.
Ma più che mai di notte.
Quando spengo la luce della camera e mi rammento che il buio, la morte e la sofferenza per tanta, troppa gente del mondo, è ancora lì.
Avvelenando il mio cuore con una menzognera versione del racconto.
Che il sottoscritto, alla fine di tutto, ha solo ucciso un uomo.
Ecco perché non mi resta che gridare.
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