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Visualizzazione dei post da ottobre, 2022

La Marcia su Roma e altre marce

Storie e Notizie N. 2076 C’era una volta la Marcia su Roma cento anni fa. E c’erano una volta tutte le altre marce , a proseguir la prima con coerenza o delirante inerzia, tanto non vi è alcuna differenza. Non vi era per chi allora calpestava il sentiero, oltre che la libertà e i diritti altrui. Ma altrettanto se ne rileva la mancanza in coloro i quali oggi peccano di impunita sfacciataggine, più che di memoria. Di conseguenza, all’indomani del macabro centenario, sono qui ad accludere nel ricordo della sciagurata ricorrenza gli ulteriori cammini intrapresi addirittura in anticipo rispetto all’evento celebrato o successivamente, perché ormai l’hai sparata talmente grossa che non puoi far altro che continuare sulla strada della follia al potere, altro che fascio. Orsù, quindi, ricordiamo anche le marce su Assab , Massaua , Asmara e tutta l’ Eritrea . Allora come oggi con il medesimo incomprensibile orgoglio, la stessa malata nostalgia e l’identico criminale desiderio di riportarci indi

Vittime delle nostre abitudini

Storie e Notizie N. 2075 La compagnia petrolifera francese TotalEnergies e quella cinese China National Offshore Oil Corporation sono i principali finanziatori del discusso oleodotto dell’Africa orientale , il quale in base a recenti studi produrrà ingenti quantità di anidride carbonica , 379 milioni di tonnellate di inquinamento da riscaldamento climatico , ovvero più di 25 volte le emissioni annuali combinate di Uganda e Tanzania , le nazioni ospitanti. Al contempo il petrolio verrà come al solito esportato e venduto all’estero. Il tutto a conferma di ciò che sostiene Martin Griffiths , responsabile della sezione umanitaria delle Nazioni Unite riguardo ai danni subiti da popolazioni africane come la Somalia, vittime delle nostre abitudini , mentre la maggior parte dei 100 miliardi promessi nel 2009 dai paesi ricchi per contrastare il cambiamento climatico si è come dileguata nelle molte tasche, maniche e borselli dei vari soggetti intermedi deputati alla consegna dei fondi . C’e

In nome della libertà della democrazia e della famiglia

Storie e Notizie N. 2074 Giorgia Meloni e i nostri camerati… ops, volevo dire alleati si sono definitivamente accomodati e sì, lo so, comincia a diventare stucchevole, ma di recente non posso fare a meno di inserire nel racconto una parafrasi della nota battuta di Jessica Rabbit. Stavolta me ne libero all’inizio, però: noi non siamo fascisti, è che ci ricordano così . Già, poiché per quanto ci riguarda lo abbiamo dimenticato a tempo di record, ovvero a orologeria, e desideriamo che facciate altrettanto nelle occasioni ufficiali. Avete presente quando viene a casa qualcuno di importante su cui si vuol fare una buona impressione – ovvero affinché non si faccia un’idea reale sbagliata – e vi mettete a spolverare e lucidare perfino quel soprammobile lassù in fondo che non vede nessuno neppure se glielo indicate? Ecco per noi è un po’ così, sapete, perché adesso siamo al/il governo e allora mica puoi continuare a far suonare la grancassa, più che il piffero, all'ingresso delle fogne p

Cercasi aereo per il Ruanda

Storie e Notizie N. 2073 Qui Regno Unito , anzi, Dimissionato , oltre che Separato , Isolato e Disunito , come già detto in passato. Ma siamo di parola, okay? L’abbiamo detto e non torniamo indietro, bensì avanti, anche se a questo punto ogni dichiarazione ufficiale, più o meno perentoria, risulta difficilmente credibile. Soprattutto in un periodo in cui i muri li fanno tutti ormai, anche chi un tempo desiderava abbatterli. Indi per cui, le nostre intenzioni restano immutate: non ci frega nulla da dove provengano gli immigrati, quanto hanno sofferto il viaggio o ancor più l’approdo e il tempo che è seguito, cosa rischiano nel loro Paese d'origine o anche nel nostro, e soprattutto se li mettiamo ulteriormente in pericolo spedendoli in Ruanda. Anche perché quest’ultima non è così brutta come sembra, è solo che la torturano così. Sì, lo so, è un patetico gioco di parole cinico e irrispettoso, ma cosa ti aspetti da noi altri arrivato sin qui? Tatto e sensibilità? Ma per chi ci hai pr

Non sei sui social?

Storie e Notizie N. 2072 Guarda e ascolta tramite podcast su Youtube Ascolta il podcast su Spotify Negli ultimi anni siamo sempre più iperconnessi , soprattutto gli adolescenti, i quali  trascorrono dalle 8 alle 10 ore al giorno su internet, in gran parte sui social network . Il tutto con conseguenze disastrose per la salute fisica, mentale ed emotiva. Da cui il seguente verosimile dialogo ispirato da un fatto realmente accadutomi di recente : “Non sei sui social?” Mi chiede l’amico che non vedevo da un po’. “No, ne sono uscito da qualche anno”, rispondo facendo volutamente della facile ironia paragonando i suddetti a delle droghe, ovvero oggetti o soggetti che causano una dannosa forma di dipendenza. “Davvero?” Insiste. “Sì, davvero”, rispondo. “E come faccio a inserirti nel mio gruppo su Facebook ?” “Per semplice logica, non puoi, ecco.” “E perciò non potresti neppure aggiungere un like alla mia pagina fan?” “No per l’identico motivo.” “Ah, capisco. Però posso sempre condividere

Per sempre

Storie e Notizie N. 2071 Leggo oggi che oltre l'80% dei corsi d'acqua degli Stati Uniti risulta contaminato da "sostanze chimiche" . È solo la premessa, ma confesso che è incompleta e sarà il finale a dirla tutta, come al solito . C’erano una volta parole che fanno paura , o almeno dovrebbero farla, altrimenti c’era una volta la follia , ovvero l’idiozia o la vocazione allo sterminio di se stessi e di tutti gli altri . E allora di cosa stiamo parlando? Già, di cosa. Di sicuro non di una storia , bensì di un incubo . Forse dovrei ribattezzare il sito e chiamarlo Incubi e Notizie , ma dato che queste ultime sono spesso nient’altro che ulteriori incubi a loro volta, il nome diventerebbe Incubi e incubi , e allora è troppo. Perché abbiamo bisogno di storie , oltre lo schifo che ci circonda, mi sbaglio? Le cerchiamo a occhio nudo, ogni tanto tra i discorsi della gente, o soprattutto nelle pause, perché il silenzio almeno non morde, mentre invece le parole… be’, sono tutta

Cosa succede se scoppia la bomba atomica?

Storie e Notizie N. 2070 Sui giornali , in tv e anche su internet le due parole più temute nel secolo scorso ricompaiono sempre più spesso, talvolta con superficialità, incoscienza, e in taluni casi ignoranza, le quali possono rappresentare un indice di pericolosità grave quasi quanto il concreto rischio che l’incubo peggiore si avveri. Da cui, la seguente storia… “Nonno, posso farti una domanda?” fa Teresa, otto anni a breve, senza alzare il capo piegato sulla minestra, intenta a schivare le lenticchie col cucchiaio, che proprio non gradisce. “Certo, tesoro” fa l’uomo, che di anni ne ha dieci volte tanti, e la chioma canuta quanto sparuta lo dimostra. “Cosa succede se scoppia la bomba atomica?” La nonna si trova alle spalle della bambina e a sua volta le porge la schiena, mentre sta iniziando a sciacquare le prime stoviglie. Resta immobile per un istante con una pentola tra le mani, mentre l’acqua continua a scorrere. Dopo alcuni secondi che sembrano minuti lunghi ore si ricorda dei

Sui proiettili e gli interventi stranieri

Storie e Notizie N. 2069 Cosa fare quando in un Paese più o meno lontano da noi la popolazione si trova in gravi condizioni per i più disparati motivi, da una guerra civile a una catastrofe naturale , così come a causa di un’ invasione straniera o una tragedia di tipo climatico come la siccità o un'alluvione, è un argomento di estrema attualità oggigiorno. Vi invito a rifletterci tramite una storia, come al solito ispirata da eventi realmente accaduti . C’era una volta Haiti . Una delle molte, troppe terre aggredite e ferite a morte da quel terrificante, crudele e sadico mostro – incredibilmente ancora non riconosciuto come tale, ma nel mio piccolo sto provando a rimediare, vedi poi – chiamato Colonialismo . C’erano una volta quindi gli Spagnoli , è chiaro, e pure i Francesi , è ovvio. E, naturalmente, gli Stati Uniti d’America . C’era una volta allora, col passar del tempo, una nazione vulnerabile quanto fragile, resa tale anche da coloro che strenuamente difendono i propri conf

Prove per una storia giusta in tre giorni

Storie e Notizie N. 2068 Secondo l’Oxfam, metà dei paesi poveri nel mondo ha tagliato la spesa sanitaria , oltre ad aver fatto lo stesso con l’istruzione e l’ alimentazione , mettendo a rischio la sopravvivenza di milioni di persone, soprattutto bambini. Il tutto in buona parte a causa dell’ aumento degli interessi sul debito da loro detenuto da parte delle nazioni più ricche come Stati Uniti, Regno Unito, Cina, Francia e Germania e dai maggiori istituti finanziari . C’erano una volta l’uomo bianco e quello nero … e no, dài, non va bene, perché così dicono che si sentono sempre accusati, che quelli si lamentano, ma che colpa ne ho io, pure qui abbiamo i nostri problemi, prima il Covid e poi pure il caro bollette, non possiamo accogliere tutti , ognuno a casa propria , a noi e anche peggio, visto che ora siamo al potere quasi ovunque, cribbio. Okay, ci riprovo: c’erano una una volta i paesi ricchi e quelli poveri dove… ma no, non si può neppure così, che poi uno dice che non si dev

Campionato del mondo dell’acqua

Storie e Notizie N. 2067 Non manca tanto, amici. Resistete, vi prego. Tra poco più di un mese il grande spettacolo avrà inizio. Ma chi l’avrebbe detto che sarebbe stata l’occasione per fare qualcosa di giusto , solidale , in una sola parola, umano ? A quanto pare, nonostante l’impatto ambientale sia considerevole e i costi esorbitanti , forse per una volta il fine giustificherà i mezzi. Perché, udite udite, dall’inizio del torneo, per circa tre settimane ben 140 campi riceveranno almeno 10.000 litri di acqua al giorno . Acqua dolce, chiaro? Preventivamente desalinizzata , con tutti gli sforzi economici e industriali del caso, oltre a quelli ambientali, come già detto. Ma questa è l’occasione di chiudere un occhio, perché è in gioco la sopravvivenza dei nostri simili maggiormente in difficoltà . Adesso non li ho contati tutti, ma 140 campi è un numero importante , caspita, e 10.000 litri di acqua da bere al giorno rappresentano una vera manna dal cielo, anzi dal mare. Sto pensando ovv

Immagini parole e fatti

Storie e Notizie N. 2066 C’erano una volta l'Iran e le donne al tempo dei social network . Per ricordarvi che siamo con voi, vi siamo vicine nella vostra battaglia, anche se vi siamo tutt’altro che accanto nel mondo reale. Ma cosa contano le distanze quando ci si vuol bene? Basta poco, un pugno di secondi, il tempo di aprire la fotocamera e ovunque ci troviamo inviamo al mondo intero, più che a voi nello specifico, la nostra sincera partecipazione alle vostre disgrazie. Fa piacere, no? Cioè, a noi sì, ma anche a voi, dài, diteci di sì. Perché poi questo è solo l’inizio, sapete? È solo una mera dichiarazione di appartenenza, più che di intenti, ma credeteci, per questi ultimi è solo questione di tempo. Dateci tempo, ecco, anche se è una delle prime cose che vi hanno rubato. Ciò nonostante, considerate l’intollerabile assassinio della giovane Nika Shakrami e il movimento di protesta per i diritti delle donne in Iran che non nasce di certo oggi. Mica ce ne restiamo con le mani in m

Un sogno per il 20 novembre

Storie e Notizie N. 2065 Okay, tutto questo è molto ingenuo. Lo so da me, va bene? Ma vorrei scriverlo lo stesso. Non è una storia, ma ci sta. Ovvero, nel senso che rientra in una pagina. Perché mentre ci vuole immensamente tanto quando la questione riguarda una singola persona, per giunta potente e senza alcun controllo, basta poco, pochissimo, se a volerlo, gridarlo, pretenderlo, sono in molti. Per quanto deboli e insignificanti, oppressi o solo trascurati. È come fare lo stesso sogno , già, ma tutti nello stesso tempo. E allora non conta più quanto sia semplice e utopico il disegno. Perché quando moltiplichi tra loro le più irrealizzabili speranze è come sfregare due sassi: dalla pazienza e la tenacia alla scintilla e al fuoco, e che la luce brilli nell’oscurità. Mi spiego meglio: sto parlando della guerra , ora, come facevo stamani non da solo innanzi al monitor, bensì con un gruppo di ragazzi. Adolescenti giustamente ansiosi, preoccupati, infastiditi e anche adirati. Ma come? Non

Intervista su RaiPlay

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Chiedo perdono della breve parentesi autoreferenziale sul mio lavoro con il teatro nell'area del disagio adolescenziale: Iscriviti per ricevere la Newsletter per Email