In nome della libertà della democrazia e della famiglia
Storie e Notizie N. 2074
Giorgia Meloni e i nostri camerati… ops, volevo dire alleati si sono definitivamente accomodati e sì, lo so, comincia a diventare stucchevole, ma di recente non posso fare a meno di inserire nel racconto una parafrasi della nota battuta di Jessica Rabbit.
Stavolta me ne libero all’inizio, però: noi non siamo fascisti, è che ci ricordano così.
Già, poiché per quanto ci riguarda lo abbiamo dimenticato a tempo di record, ovvero a orologeria, e desideriamo che facciate altrettanto nelle occasioni ufficiali.
Avete presente quando viene a casa qualcuno di importante su cui si vuol fare una buona impressione – ovvero affinché non si faccia un’idea reale sbagliata – e vi mettete a spolverare e lucidare perfino quel soprammobile lassù in fondo che non vede nessuno neppure se glielo indicate? Ecco per noi è un po’ così, sapete, perché adesso siamo al/il governo e allora mica puoi continuare a far suonare la grancassa, più che il piffero, all'ingresso delle fogne per attirar frotte di ratti a sostenere il tuo cammino. Questo era sacrosanto prima, ma adesso, cerca di capire, siamo in cravatta e giacca a doppiopetto, cioè volevo dire in tacchi e tailleur, e si deve pensar bene prima di parlare o camminare altrimenti scivoli sull’olio di ricino e non è più cosa, dài.
Per tale ragione non accettiamo alcun paragone col passato. Anzi, quest’ultimo per noi è terrà bruciata, più che straniera, anche se è difficile dirlo quando accanto c’è gente che da più di trent’anni non parla d’altro che di migranti, porti e confini e chi invece è ancora una volta qui solo per distrarre l'attenzione dai suoi problemi con la giustizia, ma è sotto tutela, quindi niente paura.
Altrettanto rispediamo al mittente le illazioni di chi osa paragonarci con altre nazioni, solo per caso sotto governi di orientamento e colori vicini al nostro (e alla Russia di Putin, questa poi si cancella).
Prendete il Brasile di Bolsonaro, okay? Il figlio di quest’ultimo e i sostenitori del babbo sono stati tra i primi a esultare per il successo della nostra neo premier, mentre quest’ultima, quando ne ha sentito la necessità o la convenienza politica gli ha fatto arrivare il suo pubblico apprezzamento, ma non facciamo di tutta l’erba un fascismo, ecco.
Nella fattispecie, non vi è alcuna correlazione tra noi e l’ex deputato Roberto Jefferson, prezioso alleato e amico del presidente brasiliano, allorché si è ritrovato a opporsi all’arresto lanciando granate e sparando colpi di fucile sugli agenti – ferendone due – per poi giustificare le sue azioni dichiarando di agire in nome della libertà, della democrazia e dei valori della famiglia.
Allo stesso modo, restando da quelle parti, è fuori luogo ogni tipo di parallelo con le intenzioni dell’ex ministro Tarcísio de Freitas, attuale candidato dell’estrema destra a diventare governatore dello stato di San Paolo, il più ricco e popoloso del Brasile, il quale ha affermato di voler rimuovere le telecamere dalle divise dalla polizia, malgrado la loro introduzione due anni addietro ha portato a una significativa diminuzione di cittadini uccisi durante le operazioni delle forze dell’ordine.
Ma per chi ci avete presi? Per gente fissata con le armi e patita delle uniformi militari, soprattutto con tante stelline, mostrine e potere nelle mani più che sulla divisa?
Noi siamo noi e siamo nuovi in tutto.
Volete prove?
Primo, la prima donna presidente del consiglio, secondo…
Sì, il secondo mi viene in mente poi, ce l’avevo, giuro.
Terzo… terzo vedere il secondo. Quarto… ma basta su, non siamo più a scuola, me ne frego, oh, ma non in quel senso, chiaro?
...
Anche se poi, a farla franca, oltre che dirla tutta - ma che rimanga tra noi, tanto qui non siamo mica in uno di quei video super virali dove sono più lunghi i commenti che il contenuto del medesimo, sappiate che noi altri si marcerà sino alla fine, avanti, avanti, che già venne la riscossa, or non più la turba rossa, questo suol calpesterà!
D’altra parte, se siamo arrivati sin qui così facilmente, perché mai dovremmo temere chicchessia quando finalmente ci toglieremo questa ridicola maschera di innocenza, candore e moderazione?
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