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Visualizzazione dei post da ottobre, 2023

Maltempo e Protezione civile spiegati ai bambini

Storie e Notizie N. 2196 Guarda e ascolta il video podcast su Youtube Ascolta il podcast su Spotify , Apple , Audible , Youtube Music C’era una volta la Protezione civile, così comincia il racconto di un padre a sua figlia. Quest’ultima, dato che la scuola è stata chiusa a causa del maltempo che colpisce il paese – come recitano i titoli sulla stampa, tra differenti giornali e quotidiani – di recente ha sentito nominare spesso la suddetta definizione. La bambina ha 6 anni e fa la prima elementare. Necessita quindi di spiegazioni approfondite, malgrado le apparenze, ma semplici, senza troppe chiacchiere, a cominciare dalle parole. “Protezione” la capisci da te, inizia il genitore appena tornato a casa dal lavoro, mentre “civile” vuol dire che riguarda tutti i cittadini. Si tratta quindi della comunità dei cittadini di una nazione che si occupa della protezione di tutti. La figlia annuisce e l’uomo è ottimista sul fatto di riuscire ad arrivare alla fine con successo. Di lavoro non fa

Le nuove vie dell'inferno

Storie e Notizie N. 2195 Guarda e ascolta il video podcast su Youtube Ascolta il podcast su Spotify , Apple , Audible , Youtube Music C’era una volta la legittima difesa. La difesa dall’offesa, punto. Non c’è nulla dopo quest’ultimo, altrimenti è un’altra storia. La nostra. Quella in cui gli USA, la nazione che ormai da un secolo esporta la propria personalissima idea di democrazia nel mondo, hanno essi stessi per primi stravolto del tutto l’originale definizione. Quella che per legge prevede, in base a interessi commerciali incoraggia e secondo sudici interessi politici alimenta, che ogni cittadino sia libero di procurarsi la propria dotazione di armi di sterminio di massa. Per difendersi da tutti gli altri e perché è suo diritto farlo. Lo recita il famoso secondo emendamento, il quale nel momento peggiore si ode lamentoso nel vento mescolato con il pianto di chi ha visto i propri cari uccisi in tempo di pace, e si intona in maniera bizzarra con il gaudente salmo dei ricchi fabbri

Differenza tra dignità e umiliazione

Storie e Notizie N. 2194 Guarda e ascolta il video podcast su Youtube Ascolta il podcast su Spotify , Apple , Audible , Youtube Music C’era una volta un ragazzino di 17 anni. Perché conta l’età, oh se conta, in questa storia. C’era una volta un ragazzino di 17 anni di nome Aarrav che vive in India. Giacché il luogo, le condizioni di vita e le prospettive di successo, in questa vicenda hanno un peso. Lo hanno nella realtà, figuriamoci in questa vicenda, visto che è vera. C’era una volta, quindi, una piccola storia che si fa grande alla fine. Poiché le dimensioni sono tutto, stavolta. Allora, partiamo dall’inizio, ovvero l’anno scorso. Aarrav è un giovane sveglio, molto per la sua età. Per tale ragione, ha sempre avuto una notevole passione per i robot. Ma non per i motivi per i quali tanti suoi coetanei ne sono interessati. Non sogna di averne uno che si trasformi in auto e che lo aiuti ad affrontare invasori dallo spazio. Men che meno desidera di possederne un altro che lo obbedis

Se i Palestinesi non esistessero

Storie e Notizie N. 2193 Guarda e ascolta il video podcast su Youtube Ascolta il podcast su Spotify , Apple , Audible , Youtube Music C’era una volta lo scenario ideale per tutte le guerre dell’uno contro l’altro. Ovviamente da un unico punto di vista tra i due: se l’uno, o l’altro, non fossero mai esistiti . Lo so, sembra incredibilmente banale come ragionamento, ma vi prego di assecondarmi. Perché a mio modesto parere il finale non lo è affatto. Tanto quanto non lo è la realtà, là fuori. Quindi, ad esempio, se non esistessero la Russia o l’Ucraina, per essere attuali, gli interessati non dovrebbero operare la tragica conta dei morti nei rispettivi schieramenti e ciò fa tutta la differenza del mondo. Di certo quest’ultima non è banale ed è la principale, presumo, giacché mettersi nei panni di chiunque tra i contendenti abbia perso la vita o una persona cara, soprattutto tra le file dei civili, è l’unico modo sensato per “schierarsi” e magari provare a dire o fare qualcosa di minim

Strisce pedonali: perché in Italia non ci fermiamo?

Storie e Notizie N. 2192 Guarda e ascolta il video podcast su Youtube Ascolta il podcast su Spotify , Apple , Audible , Youtube Music C’erano una volta le strisce pedonali. E ci sono ancora, sono lì, davvero, anche se talvolta sbiadite, ma ci sono. Non è un caso. Non è un semplice abbellimento del tappeto stradale. Servono a qualcosa di importante, possiamo pure dire vitale, e già il fatto che dobbiamo dirlo, addirittura scriverlo, spiega tutto. Perché nel nostro Paese anche questo è diverso. Nel 2022 ci sono stati 17.765 investimenti di pedoni (nel 2021 furono 17.164), 48 al giorno, due all’ora, in cui sono morti 485 nostri concittadini. Solo nel 2023, fino al 20 agosto, si contano già più di 260 vittime. Certo, non tutti gli incidenti sono accaduti sulle strisce, ma capita spesso anche questo. Perché da noi non ci si ferma nei pressi delle strisce pedonali se non si è proprio obbligati. Ci scherziamo su, lo fanno i comici e ridiamo, vediamo parodie come quella geniale di Bozzett

Noi che esistiamo perché abbiamo ragione

Storie e Notizie N. 2191 Guarda e ascolta il video podcast su Youtube Ascolta il podcast su Spotify , Apple , Audible , Youtube Music C’era una volta noi . Noi altri, il pubblico . Noi che osserviamo le maggiormente tristi umane vicende più o meno da lontano . Più o meno al sicuro . Noi, che esprimiamo giudizi sommari , malgrado non richiesti. E che ci schieriamo con un fronte o l’altro e ritorno senza mai rendere conto dell’ennesima giravolta. Noi che non sentiamo alcun obbligo di documentarci a fondo su quel che esiste o esisteva oltre ciò che l’occhio ha visto, letto e frettolosamente assimilato nel defunto, più che il vivo, della diretta. Noi proprio, che addirittura litighiamo e ci insultiamo per quel che è accaduto, più o meno lontano, dove di sicuro vi è ben poco. Prendi questo “noi”, quindi. Mettilo da parte un istante. Lasciamolo in silenzio per il tempo di una pagina e riflettiamo insieme su un’ennesima tragedia, ma a mio avviso estremamente emblematica di quel che si

Diamoci pace

Storie e Notizie N. 2190 Guarda e ascolta il video podcast su Youtube Ascolta il podcast su Spotify , Apple , Audible , Youtube Music In ordine di tempo, segue una sintetica quanto amara successione di colossali eventi, osservati dal nostrano, particolare punto di vista, spesso provinciale e talvolta egoistico: prima il Covid , poi l’ aggressione della Russia ai danni della Ucraina e ora il conflitto tra Israele e Palestina, di nuovo . Detta in una sola parola, Guerra , ma con una accezione estesa, più complessa e metaforica. Intesa in senso lato, ecco. Si leggano pure come l’assedio di un virus contro l’umanità intera , o parte di essa che si fa nemico di se stessa . Nel dettaglio, vorrei invitare a riflettere sulle efferatezze più o meno sanguinose che vanno in scena dietro la Guerra in prima pagina, sopra e sotto, ai lati, ovvero oltre lo sfondo. In tali ambiti pare che gli eserciti a combattersi siano composti da molti più soldati di quel che i numeri dimostrano e spiegano. Anz

Dittatura del politicamente compatto

Storie e Notizie N. 2189 Guarda e ascolta il video podcast su Youtube Ascolta il podcast su Spotify , Apple , Audible , Youtube Music C’erano una volta un’indiana, un italiano e un egiziano, anche se quest’ultimo ha ottenuto anche la nostrana cittadinanza. Non è una barzelletta, ma soltanto una preoccupante coincidenza che dovrebbe far riflettere. Siamo nell’era in cui c’è che si strappa le vesti per una fantomatica “dittatura del politicamente corretto”, quando invece alla prova dei fatti – per quanto esista davvero chi in nome di quest’ultimo tenti di limitare la libertà di espressione altrui – non vi è affatto alcuna dittatura in tal senso. In materia di insulti e discriminazioni di ogni tipo, chiunque abbia un megafono più o meno potente continua imperterrito a sbizzarrirsi, nonostante qualche sterile protesta o polemica che non fanno altro che rendere le sparate ulteriormente virali. Al contempo, la censura istituzionale continua in vari modi e differenti vie a svolgere il suo

Alfabeto della guerra e della pace

Storie e Notizie N. 2188 Guarda e ascolta il video podcast su Youtube Ascolta il podcast su Spotify , Apple , Audible , Youtube Music Avendo per forza di cose una particolare affezione, oltre che interesse, verso le parole e l’uso che se ne fa nel raccontare fatti e opinioni, vorrei quest’oggi elencare uno speciale alfabeto, il quale più che del dizionario, tiene conto di come i vocaboli vengono di norma utilizzati e abusati in tema di guerra e pace. A ggressione: ma anche attacco e attentato, è quando qualcuno compie una qualsivoglia iniziativa più o meno violenta ai danni di qualcun altro. B uoni: ovvero i “bravi” e i “belli”, non esistono più e forse non sono mai esistiti, come non ci sono neppure più i “cattivi”, soprattutto dal momento in cui le pallottole, le bombe e il fuoco divorano vite una dopo l’altra in quantità agghiaccianti. C ivili: si scrivono questi ultimi, si leggono e si contano tra i morti, le vittime sacrificali dei combattenti in divisa e non, a loro volta man

Quella Guerra che non è una guerra di nuovo

Storie e Notizie N. 2187 Guarda e ascolta il video podcast su Youtube Ascolta il podcast su Spotify , Apple , Audible , Youtube Music Ce ne sono di Guerre là fuori, da quando si è conclusa la più grande che si ricordi, la quale seguì a sua volta quella che avrebbe potuto o dovuto essere la prima e ultima. In tempo e luogo di pace, da allora le ascoltiamo attraverso il racconto del mezzo busto del TG, ne leggiamo notizie nei titoli dei quotidiani, cartacei e non, ne osserviamo la brutalità della violenza tramite fotografie e immagini in movimento. E, per quanto ci sentiamo dotati di acume e conoscenze, maturità ed esperienze, il nostro parere lascerà sempre il tempo che trova. Perché in cuor nostro dovremmo sapere e rammentare che soltanto i nostri nonni e bisnonni, o in taluni casi – sempre più di rado – i nostri genitori, potrebbero anagraficamente esprimersi a riguardo con un minimo di autorevolezza. Nondimeno, come per qualsiasi argomento, soprattutto dall’avvento del web che no

Io, Blu e Rosso il nuovo romanzo

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Chiedo scusa per la breve parentesi autoreferenziale. Vorrei solo annunciare l’uscita del mio nuovo romanzo, il quale ha peraltro un significato particolare. Il titolo è Io, Blu e Rosso ed è edito da Bette Edizioni, casa editrice guidata da una persona splendida che tra l’altro è anche una psicoterapeuta. Ciò non è affatto un caso. In questi giorni celebro 30 anni di lavoro con il teatro e l’animazione sociale nell’area del disagio psico affettivo, in particolare con adolescenti, e questo libro rappresenta una sorta di affettuosa dedica in forma letteraria a tutte le persone che ho incontrato e con cui ho collaborato. Per l’occasione, lo spettacolo che accompagnerà le presentazioni del libro avrà una struttura particolare proprio per questo. Oltre al sottoscritto e la consueta compagnia teatrale e musicale, in scena di volta in volta interverranno come ospiti speciali persone con cui ho lavorato nel tempo, tra psicologi, educatori o altre figure di vario tipo, con al centro il tema d

Scrivere la Storia di chi è stato cancellato

Storie e Notizie N. 2186 Guarda e ascolta il video podcast su Youtube Ascolta il podcast su Spotify , Apple , Audible , Youtube Music L’ articolo che mi ha ispirato oggi è uno di quelli che andrebbero letti e riletti più volte. Forse, chi come il sottoscritto ha il dono del tempo di dedicarsi al racconto dell’attualità, la quale è imprescindibilmente collegata al passato che l’ha preceduta e al futuro che ne deriverà, avrebbe necessità di farlo in ogni occasione prima di iniziare a far saltellare i polpastrelli sulla tastiera. Dice Santilla Chingaipe , scrittrice, giornalista e regista australiana originaria dello Zambia: “Dobbiamo essere consapevoli di chi è escluso dalla Storia”. Una frase semplice che già spiega tutto. Nel suo caso si riferisce alle vittime del colonialismo, schiavizzate dentro e all’esterno del corpo, prima, durante e anche dopo la fine della loro prigionia. Per sottolineare la complessità e l’urgenza di tale obiettivo cita un’altra autrice, Marisa J. Fuentes

Industria del fango

Storie e Notizie N. 2185 Guarda e ascolta il video podcast su Youtube Ascolta il podcast su Spotify , Apple , Audible , Youtube Music Si dice che nel nostro Paese la definizione “ macchina del fango ” risalga alla fine degli anni ‘90. Si tratta di un’azione coordinata da un gruppo più o meno potente, soprattutto attraverso i mass media, con l’intento di delegittimare o compromettere l'onore e la credibilità di una persona identificata come nemica , infamandone o screditandone l'immagine, possibilmente con l’obiettivo di intimidirla, punirla o condizionarla, e al contempo influenzare il giudizio dell'opinione pubblica nei suoi confronti. A tal proposito, sono dell’idea che tale nostrano strumento infame si sia ulteriormente evoluto e a riprova di quanto affermo vorrei offrire una ricostruzione cronologica dei fatti e soprattutto delle notizie attorno alla discussa sentenza di un giudice di Catania in materia di immigrazione. Venerdì 29 settembre 2023 : il giudice Iolan

Un’altra storia dietro la Storia

Storie e Notizie N. 2184 Guarda e ascolta il video podcast su Youtube Ascolta il podcast su Spotify , Apple , Audible , Youtube Music C’era una volta una storia dietro la Storia. Un’altra. Un po’ il senso di queste pagine fin dalla prima, ovvero provare a raccontare ciò che ieri come oggi viene sistematicamente omesso dalla trama in vetrina. Non è la prima occasione in cui da queste parti mi impegno a sottolineare i crimini del colonialismo e rimarcare altrettanto l’urgenza di soddisfacenti forme di riparazione , oltre a quella di rinfrescare la memoria del passato delittuoso , più che imbarazzante, di molte nazioni occidentali. Ecco perché oggi vorrei offrire un’ulteriore angolazione dalla quale riflettere sui tempi andati, partendo come sempre dall’attualità, per poi tornare rapidamente alle corrispondenze con l’oggi. Quest’ultimo passo è quanto mai necessario, altrimenti è stato davvero tutto inutile. Iniziamo allora, come al solito, da una notizia recente, fatta di numeri e g