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Visualizzazione dei post da maggio, 2021

Festa della Repubblica 2021 Parata delle Forze Disarmate Rap Spoken Word Poetry

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Storie e Notizie N. 1920 Festa della Repubblica / giornata della cosa pubblica Compleanno di uno Stato / in cui chi ci ha difeso e protetto deve esser ringraziato Ma allora ci vuole una parata / dove veder sfilare gli eroi di giornata Che per loro vuol dire tutto l’anno / anche se in molti non lo sanno Sono soldati che invisibili combattono / e in trincee chiamate corsie si gettano Molti di loro dal fronte non ritornano/ ma non ricevono le medaglie e gli onori che gli spettano Quando un vero nemico è finalmente arrivato / sono stati i primi a difendere quello Stato Perché lo Stato siamo noi / lo Stato sono loro / lo Stato siamo tutti / dovremmo far tesoro Di questi anni amari/ in cui capire chi è disposto sul serio / a lottare per noi e i nostri cari Non hanno gradi o mostrine / ma una divisa bianca un paio di guanti e le solite mascherine Non ci sono capitani o generali / non hanno fucili o bombe nucleari Si chiamano infermiere e dottoresse / medici e ausiliari Gente che lavora giorno

Giornata dell'Africa 2021 Spoken Word Poetry Italiano

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Storie e Notizie N. 1919 Il 25 maggio si celebra nel mondo la Giornata dell'Africa . L’Africa non è ciò che ti hanno raccontato fino a qua / perché l’Africa non è un continente / l’Africa è un’idea… C’era una volta la terra / dove nacque la storia / di tutta l’umanità Che di ogni creatura / e sogno vivente / è madre con affetto /e generosità Ma è anche una figlia / sorella e frutto / non è solo passato / ma il presente di tutto È la patria del mondo / e la famiglia di ognuno / senza la quale / non ci sarebbe nessuno Eppure la Storia / con la esse che vale / ci mostra un racconto / di una differenza abissale Dove chi in Africa arrivi / vuole spesso rubare / sfruttare violentare / e il denaro contare Ma dimentica tutto / i furti e le stragi / se è l’africano a sognare / di prendere il mare E allora sai che c’è / la madre di tutti / si può rinnegare / e in quel mare affogare Ora capisci / da cosa dipende / il destino del mondo / il futuro e il presente Perché chi non rispetti / le pro

Giornata dell'Africa 2021 Canzone Rap

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L’Africa non è ciò che ti hanno raccontato fino a qua / perché l’Africa non è un continente / l’Africa è un’idea…   Iscriviti per ricevere la Newsletter per Email Il mio ultimo libro : A morte i razzisti

Tra Israele e Palestina: storia di una guerra che si combatte con la pace Rap

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Questa è la storia di una guerra che si combatte con la pace Perché chi osserva da lontano e sul divano giace È il solo al mondo che di metter fine all’odio può esserne capace   C’era una volta una città culla di spiritualità Che è di tutti o di nessuno questa è la verità Ma nel regno degli umani non è così che va Ciò che vale vita e morte è l’esclusiva proprietà   E allora che sia guerra senza tregua e senza scampo E io ti uccido e ti combatto e se resisti io ti sfratto E io ti lancio cento razzi vediamo ancora se mi cacci E io mi copro con lo scudo e con i missili ti ammazzo   E io mi carico di bombe e sulla via mi faccio esplodere E io mi prendo altri quartieri e ti cancello dalla mappa E io la mappa la riscrivo e in quella striscia io ci vivo E io ti stacco la corrente e lascio al buio la tua gente   E io ti odio ancor di più perché l’hai voluto tu E io mi cibo del tuo odio per strappare qualche voto E io mi appello alle Nazioni Unite dalla pace e la giustizia E io mi faccio una

Israele Palestina e l'Italia: io mi vergogno - Spoken Word Video

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Storie e Notizie N. 1918 Io mi vergogno Mi vergogno nel vedere quale posto nella storia il mio paese ancora una volta ha scelto di occupare Dichiarando puntualmente di essere dalla parte di quello o di quell’altro Di solito il più forte o il più vicino, il meno pericoloso o l’amico più vantaggioso Io mi vergogno Mi vergogno innanzi all’ennesimo assordante silenzio di molti cosiddetti intellettuali Che oramai si fanno sentire soltanto quando sanno che sono anche tutti gli altri a parlare Io mio vergogno Mi vergogno sapendo che il mio paese ha la voce e il potere di farsi sentire Altrimenti ditemi voi a cosa serve far parte del G7 o della Nato se non si ha qualcosa di urgente e rilevante da dire Io mi vergogno Mi vergogno perché questo è uno sbaglio che come nazione abbiamo già fatto in enorme quantità E mi domando quando avrà fine questo circolo vizioso fatto di opportunismo e misera viltà Io mi vergogno Mi vergogno perché la storia ci ha insegnato che chi si limiti a far da spettatore

Ddl Zan al contrario: la legge Naz – Spoken Word Poetry

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Storie e Notizie N. 1917 Immagina di abitare in una nazione anormale dove venga maltrattata e offesa ogni creatura speciale. Dove i cosiddetti uguali siano privilegiati, allorché la presunta uguaglianza si basi su angosce e timori ormai datati. E coloro che come difformi vengono additati, siano legalmente offesi e al contempo discriminati. È la regola inversa umanamente, la norma che difende l’infame e il prepotente. Il Disegno di legge Zan letto all’inverso, la legge Naz di un mondo perverso. Dove chi commette atti di discriminazione verso chi ami in modo differente, sta solo scherzando cos’è questa esagerazione che tende a limitare la libertà della gente. E chi istiga a far lo stesso lo fa solo per ironia, per farsi due risate con gli amici in allegria. Se poi ci scappa il pestaggio o addirittura il morto non è colpa del messaggio e di entrambi è il torto. Perché la mano che colpisce è stata provocata dal cittadino diverso che se l’è cercata. Che diventi uguale e scelga di essere n

Legge contro omofobia Canzone Rap sul Ddl Zan

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Immagina di abitare in una nazione normale dove le persone possano vivere liberamente la propria sessualità, decidendo in assoluta autonomia chi amare e come amare, scegliendo senza alcuna limitazione chi essere e come esserlo, rispettando il prossimo e vedendo rispettato tale diritto. Non ci sarebbe bisogno di una legge… Ma invece c’è un paese che si chiama Italia dove si vuol proteggere il diritto all’infamia E l’unico rimedio che spaventa queste persone è una parola sola e si chiama prigione Si cerca di scambiare la libertà di espressione con la difesa dell’offesa e la discriminazione La libertà di parola non c’entra niente con l’istigazione alla violenza verso la gente E quando questa gente è quella più indifesa è l’ora di alzare la voce con la mano bella tesa Ma con le dita strette in un pugno coraggioso perché ciò che stanno subendo è solo vergognoso Fate attenzione perché il momento è cruciale è in gioco il destino di un paese normale Che vive al riparo di un sogno speciale ch