Post

Visualizzazione dei post da aprile, 2023

Il paese dove viviamo

Storie e Notizie N. 2141 Adesso capisco. Ora vedo meglio le cose come stanno. Mi è stato sufficiente mettere insieme i pezzi come con i puzzle, sai? Alla fine aggiungi l’ultimo e osservando il quadro completo comprendi cos’hai davanti. In un certo senso, dove vivi . Forse è questo il motivo principale per il quale da circa 15 anni sono qui, a danzare tra storie e notizie. Per comprendere meglio il paese in cui sono nato e probabilmente esalerò il mio ultimo respiro. Ma andiamo per ordine. Navigo come al solito tra i quotidiani e leggo l’ennesimo articolo che mi lascia incredulo a causa di una congenita ingenuità, ma sto guarendo ogni giorno di più anche grazie a queste pagine. Mi riferisco alla nostra premier Giorgia Meloni quando, durante il recente incontro ufficiale con il suo corrispettivo britannico Rishi Sunak , è stata interpellata sulla controversa decisione inglese di far trasferire con la forza i richiedenti asilo in uno Stato come il Ruanda , dove le sparizioni forzate , le

Omissione di umanità

Storie e Notizie N. 2140 C’era una volta l’uomo che ne ha visto morire un altro tra le fiamme , riprendendolo con il cellulare invece di fare qualcosa per salvarlo. Il terrificante testimone oculare ha in qualche modo confessato più o meno involontariamente e, di conseguenza, pare verrà incriminato. Ebbene, facciamoci avanti anche noi, allora. Facciamolo ora, tutti, nessuno si senta innocente qualora seduto di fronte alla telecamera dal lato comodo e spesso insensibile dell’inquadratura. Prendiamola come un’occasione preziosa, tragica quanto amara. D’altronde, se ci pensiamo attentamente, non lo sono tutte? Cos’hanno di diverso ciascuna delle volte in cui la mano, o meglio l’occhio umano, che assieme sostengono e alimentano quello digitale, ci hanno permesso di restarcene a guardare indifferenti la drammatica quanto drammatizzata morte, sia in diretta che in differita, il dolore dissezionato e svilito, l’impunita violenza in tutte le sue infinite forme? La colpa del suddetto unico in

Festa della Liberazione dal passato

Storie e Notizie N. 2139 Mi piace pensare, ovvero immaginare o addirittura sognare, che in quei giorni bui per definizione , se non per sana memoria, una persona tra le molte, magari in giovane età  e con ancora intatta una coraggiosa fiducia nel futuro, abbia riposto le proprie speranze nella lettera che segue. Che so, infilandola nella classica bottiglia prima di gettarla in mare. Oppure chiudendola sotto terra in uno scrigno, con l’obbligo per i posteri di riaprirla alla luce di un domani diverso e nettamente migliore. In parole povere, finalmente libero dal passato . Caro te, che vivi laggiù, al di là dei confini di un calendario che al massimo sfiorerò, dove vorrei essere e vivere anche solo per un giorno. Che bello nascere e crescere nei tuoi panni, vero? E che fortuna avete voi altri, avendo smesso di vivere nella paura. La paura di dire ciò che si pensa di fare, ancor prima di fare, e di dire o addirittura di pensare, ancor prima di fare o dire. Non avete più paura, è così? E a

Pacificazione della memoria

Storie e Notizie N. 2138 Leggendo le parole del Presidente del Senato , seconda carica dello Stato in cui viviamo – ricordiamolo sempre – che corrisponde al nome di Ignazio Benito Maria La Russa e di altri, invece di reagire in maniera prevedibile e tutt’altro che originale con una replica indignata quanto accorata, vorrei invece farle mie, ecco. Per vedere e capire cosa comporta pensarla come lui, oltre a chi ne condivide idee e principi, e soprattutto memoria storica . In particolare, vorrei applicare questa particolare lente interpretativa dei fatti che il nostro – anzi, il loro – ha definito una “ pacificazione nazionale ” non solo alle irrisolte questioni di casa nostra, tristemente attuali ancora oggi, ma anche a quelle di altre nazioni con alle spalle sangue di vittime innocenti copiosamente versato e crimini contro l’umanità tuttora impuniti. Se come dicono La Russa e anche il redivivo Gianfranco Fini in pratica la sinistra e perfino l’Anpi si sono appropriati dei valori de

Proposte contro la sostituzione etnica

Storie e Notizie N. 2137 Basta con le chiacchiere, camerati. Basta soprattutto con le solite puerili ritrattazioni , presunte prese di distanza o, per usare un termine scientifico, le puntuali supercazzole per giustificare in qualche modo il già detto, scritto e diffuso ovunque. Vogliamo essere onesti, almeno tra neri ? Va be’, il sottoscritto lo sarebbe per altre ragioni e neanche troppo, come mi sono sentito dire talvolta come se fosse un punto a favore, ma sto recitando, mi immedesimo, quindi vale tutto. Un po’ di prode coraggio, perciò, cari valorosi fratelli. Orsù, camminiamo a testa alta, con il petto in fuori e romanamente salutiamoci a vicenda con il braccio teso. In parole povere, non prendiamoci per il culo anche tra noi: la sostituzione etnica per noi è roba vera . Ci crediamo tutti. Poi qualcuno si dimentica di dove sta, oppure ha alzato un po’ il gomito o cos’altro, è più sincero di quanto gli sia concesso dal partito e facciamo assieme l’abituale figuraccia. Ma quest’

Mi chiamo orsa e sono solo un animale

Storie e Notizie N. 2136 Guarda e ascolta tramite podcast su Youtube Ascolta il podcast su Spotify Mi chiamo orsa , o almeno è quel che c’era scritto una volta nei libri di scuola o nelle favole, e sono un animale . Così era un tempo, ma oggi il mio nome è Jj4 e affermano che sono colpevole di un’ aggressione mortale . Dicono che ho ucciso un essere umano, un giovane di 26 anni. Non posso dire che comprendo fino in fondo la gravità di ciò che ho fatto, ma capisco la sofferenza anche se non sono umana. Il dolore dei tuoi cari, di chi ti ha messo al mondo  o di chi soltanto ti vuol bene. Questo è un fatto dell’esistere comune a tutti noi viventi, credo. Spero. Dicono anche altro su di me. In molti discutono , altri argomentano , e sommariamente condannano anche, taluni. C’è pure chi mi odia e vorrebbe la mia morte. So che la chiamate in tanti modi, tra cui vendetta , riparazione e perfino giustizia , come se fosse un’ineludibile necessità per il bene della collettività. Capisco poco

Antifascismo spiegato ai ragazzi

Storie e Notizie N. 2135 C’era una volta da qualche parte, oltre i confini della nostra sopravvalutata ragionevolezza, un giovane di utopiche speranze, più che belle, che mi piacciono anche di più. La bellezza prima o poi decade, mentre l’utopia è come un miraggio all’orizzonte. Forse non la raggiungerai mai, ma il viaggio vale qualsiasi prezzo. Perché, in ultima analisi e con il vantaggio dell’età che avanza, è il solo vero movimento verso il domani. Il nostro, udite udite, sognava di impegnarsi contro le incrostazioni calcaree del mondo. Tu guarda che razza di storia strampalata sto leggendo, direte in molti e magari la maggior parte uscirà in questo momento dal metaforico teatro, ma vado comunque avanti. Chiedo scusa, ma è l’utopia che mi chiama, succede anche scrivendo, talvolta. Il giovane, quindi, si presentò al centro di addestramento e l’istruttore lo ricevette nel suo ufficio. “Perché sei qui?” domandò l’addetto alla formazione dei novellini. “Perché sono contro le incrostazi

Stato di emergenza

Storie e Notizie N. 2134 Buone notizie, ci vogliono proprio le buone notizie dalle nostre parti, sapete, amici italiani? Ci mancano come il pane. Anzi, come l’acqua. Ma che dico? Come tutto, il che dovrebbe rendere l’idea ovunque, soprattutto da voi, già. Di quale notizia parlo? Che avete dichiarato lo Stato di emergenza per noi immigrati. Che paese, caspita. Che paese generoso e accogliente. No, perché mi sono preso il tempo di informarmi il giusto e ho letto che da voi si tratta di una speciale condizione giuridica attuabile qualora si verifichino eventi eccezionali. Si parla di epidemie come quella del Covid, oppure alluvioni e terremoti. Difatti la maggior parte delle volte che avete utilizzato tale strumento è stato quasi sempre per far fronte a devastanti calamità ambientali. Altrimenti, perché dare poteri straordinari a un governo democraticamente eletto? La parola chiave in questa frase è l’avverbio, esatto? Una condizione peraltro invidiabile dal nostro punto di vista. Ma

Il problema è la distanza

Storie e Notizie N. 2133 Nulla di nuovo nella premessa di questa ennesima storia: una minoranza privilegiata spreca le ricchezze della terra, provocando sofferenze e morte tra la maggioranza degli esseri umani. E il grottesco paradosso, che risulta incomprensibile a qualsiasi creatura vivente del nostro pianeta, è che prima o poi tale ottuso atteggiamento danneggerà tutti, nessuno escluso. In particolare, il racconto odierno parla di acqua . Ovvero di quale sia il problema . Non si può non concordare con la professoressa Hannah Cloke dell'università di Reading, nel Regno Unito, quando nell’ articolo ispiratore afferma che più che i cambiamenti climatici e la crescita della popolazione, il vero problema è la diseguaglianza sociale , a causa della quale ci troviamo nella situazione dell’incipit di questa pagina. Tuttavia, quando leggo nel medesimo articolo che le piscine e i prati irrigati costantemente nelle grandi città contribuiscono all’enorme divario tra i pochi che danno per

C’era una volta nello Sri Lanka

Storie e Notizie N. 2132 C’era una volta, quindi. Come da titolo, come promesso. Once upon a time nello Sri Lanka , allora, dando vita all’incipit di una storia che risale a circa 30 anni fa. E non va bene, niente affatto. Perché certe trame dovrebbero trovar conclusione , ma si legge pace , e alla fine della fiera, o della giornata, quando chiudi gli occhi e ti ritrovi con ciò in cui hai affermato di credere per tutto il tempo, i nodi vengono al pettine e lo sai cos’hai detto o fatto che in qualche modo potrebbe aver contribuito a chiudere quel maledetto sipario o meno. E non conta dove si svolga questa vicenda, quanto la sentiate lontana nel tempo e nello spazio, perché questo è uno di quei racconti che abbiamo l’obbligo di sentire nostri ovunque e in ogni epoca. Altrimenti, c’è poco di vero e coerente in ciò che diciamo e facciamo. E allora poi non dovremmo chiederci perché ci ritroviamo i fascisti al governo. Ma veniamo alla storia, già, siamo qui per questo. Erano gli anni ‘90 e n