Storie e Notizie N. 1880 C’era una volta una meschina parola d’ordine, un codice squallido, tutto fuorché segreto, un mantra dissacrante più che sacro, in un solo, abusato participio presente plurale: migranti . Lemma mutaforma a seconda del decennio, ma di significato univoco, nella realtà dei fatti opportunamente manipolati. A questo proposito, vedasi anche immigrato , clandestino ed extracomunitario . Magari, con un po’ d’ amore e immaginazione miscelati in parti umane, leggi questo . Cui prodest ? Questo è l’interrogativo risolutivo, come spesso accade nelle questioni legate a interessi biechi e quanto mai cinici. La risposta è lì, sotto gli occhi di tutti, senza scomodare esimi storici e autorevoli traduttori della controversa contemporaneità. È vergognosamente semplice e ottusamente ciclica nel materializzarsi puntuale in vista di consultazioni elettorali. Le attuali sono le nostrane elezioni regionali, le quali dovrebbero esserci subito dopo l’estate, dal 20 al 21 settem
di Alessandro Ghebreigziabiher