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Visualizzazione dei post da maggio, 2019

Quando sai già come finisce il film

Storie e Notizie N. 1651 Allora, inizia così. Immaginiamo di trovarci in un cinema, seduti accanto, voi e io, e che tutto proceda come previsto. Le luci si spengono. Il consueto vociare prima dello spettacolo si placa. Unica novità rispetto al passato, è il seppur temporaneo abbandono dei veri padroni del nostro tempo, nel terzo millennio, ovvero i cellulari. Sfilano sullo schermo con solenne precedenza i soliti marchi di chi ha sganciato i soldi per il lungometraggio, malgrado in ogni epoca sia vacante la doverosa citazione del principale sostenitore, sebbene a posteriori. In breve, il pubblico. La musica che agisce da introduzione all’incipit della narrazione si fa un’ultima volta tonante, ma poi si sfila con discrezione. Come a dire, io ho fatto il mio, ora tocca a te, cara sottovaluta storia, devi guadagnarti il soldo corrisposto da coloro a cui devi molto, se non tutto . Il racconto vigente, quindi, prende corpo e sin dalle prime battute le reazioni di molti sono comuni.

Breve storia di una Mafia chiamata Stato

Storie e Notizie N. 1650 Il 23 maggio di ventisette anni fa ha avuto luogo la strage di Capaci , dove per mano della mafia siciliana hanno perso la vita il magistrato Giovanni Falcone , sua moglie Francesca e tre agenti di scorta. Per ricordare tale tragico fatto è stata organizzata per oggi una celebrazione pubblica che sta facendo discutere più per chi ci sarà e chi diserterà, rispetto al significato stesso dell’evento a cui fa riferimento. Un po’ come era già accaduto per la Fiera del libro di Torino, di cui ho già avuto modo di parlare qui . È un racconto che tende a ripetersi, il nostro, come quello del paese che volenti o nolenti componiamo quotidianamente, con parole e gesti più o meno degni di nota. Allora, non mi resta che scrivere c’era una volta la mafia . E per far ciò, grazie anche al lavoro di Giovanni Bianconi, vi invito a tornare al 1875, quando i deputati Franchetti e Sonnino portarono a pubblica luce la contrapposizione tra due mondi, l’uno all’interno dell’al

Elezioni sul pianeta Titanic

Storie e Notizie N. 1649 La maggior parte di ciò che mi riguardi personalmente non conta, ora. Il che vale per i miei interessi più egoistici e le mie aspirazioni più o meno lontane. Non in questo momento, no. Non quando ancora una volta mi ritrovo a pochi giorni dall’ennesimo momento in cui viene richiesto il mio voto , la scelta del partito, ovvero delle persone che dovranno decidere il nostro futuro come umanità , ancor prima che popoli e nazioni . Raggiungo con estrema perplessità la finestra che dà sul mondo di fuori, reale o solo immaginato, chiudo gli occhi e vedo. Vedo la nostra amata e al contempo maltrattata madre terra che col tempo si è trasformata in uno strano tipo di nave a forma di pianeta, la quale naviga senza vele o motore, sospinta nel proprio viaggio dal mero peso dei suoi passeggeri, portando un nome inconfondibile, inciso nel legno che separa questi ultimi dai flutti. Titanic , già, è sufficiente la parola, per chi ha memoria e magari un pizzico di buo

Il paese di Altaforte contro bassa e debole

Storie e Notizie N. 1648 Assecondatemi ancora una volta, per favore. C’era una volta un paese, o repubblica democratica, costruito su qualcosa. Un concetto essenziale, peraltro sancito e ricordato dalla sua Costituzione. Parola non casuale, perché equivale in breve al risultato del verbo costituire . Tra le altre cose, sinonimo di fondare , creare , istituire , unendo insieme e organizzando più elementi. Trattandosi di un paese, o repubblica democratica, imprescindibili e ineludibili. Più che mai capaci di rimaner compatti tra loro. Ora, ripeto, provate ad assecondarmi per un paio di minuti, vi prometto che ne varrà la pena. Mettiamo il caso che il nostro paese, o repubblica democratica, sia fondato sulla resistenza alla pedofilia . Immaginiamo che gli abitanti della prima metà del secolo scorso abbiano partecipato a ben due scellerate e ignobili guerre mondiali, dopo aver subito almeno vent’anni di dittatura da parte di un leader pedofilo e fiero di esserlo, con tutte le t

Quando la festa è finita

Storie e Notizie N. 1647 Eccoci ancora una volta. Eccoci nell’apparente silenzio del giorno dopo. Quando la festa è ormai finita. Una delle tante, ricorrenti, ogni anno troppo uguali a se stesse, ma ciascuna volta come pervase dal cocente desiderio di dirci qualcosa di essenziale mai colto del tutto. Eppure, che sia il lavoro , piuttosto che la nascita della cosa pubblica, come l’avvento del nuovo anno, musica e parole necessariamente intonate con il tema previsto si fanno man mano assordanti e tutto diviene confuso. Tuttavia, allorché la sala e la piazza, lo schermo della tv e il monitor del computer, prima invasi da folle urlanti, si svuotano del caotico frastuono, una parentesi preziosa si prende la scena. O, magari, sono le frange più invadenti della narrazione principale a lasciargliela. Ciò che conta è che, in questi straordinari momenti, si palesa un’occasione irripetibile. Così, prima che l’abituale farsa di menzogne e manipolazioni si riappropri dell’orizzonte med