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Visualizzazione dei post da dicembre, 2021

Il regalo di Natale della Danimarca

Storie e Notizie N. 1974 Un dialogo immaginario – ma neanche tanto – tra la Danimarca e il Kosovo intorno a una grottesca , imminente transazione tra i due paesi. “Pronto?” “Sì, qui è la Danimarca. Posso parlare con il Kosovo?” “Sì, certo, sono io, che piacere.” “Il piacere è tutto mio, spero.” “In che senso?” “Niente, vengo subito al punto: buon Natale!” “Ecco, grazie, anche se qui saremmo musulmani, sai…” “Chiaro, capisco, ma comunque un regalo è un regalo per tutti, no?” “Sì, credo, ma dipende dal regalo.” “Esatto e il nostro è un gran bel regalo. Anzi, è un dono doppio, perché noi lo facciamo a voi e voi a noi. Ci stai? “Frena, tigre. Spiega prima.” “Tranquillo, spiego tutto.” “ Tranquillo mica tanto. L’ultima volta che qualcuno di voi altri è venuto a farci dei regali si chiamava ONU e non è andata così bene come sembra…” “Capisco, ma qui la cosa è semplice: noi abbiamo della merce in scadenza da piazzare. Voi ve la prendete per il tempo che resta e alla data indicata ve ne libe

Omar mi ha ucciso?

Storie e Notizie N. 1973 Domande . Questo mi hanno spesso ripetuto i miei personali mentori o soltanto elettivi per ammirazione e passione, tra teatro, narrazione e scrittura, nonché romanzi, drammi e film: a chi guarda, ascolta o legge non devi offrire delle risposte o, peggio, delle lezioni, bensì delle domande. Dei dubbi su cui possa riflettere e interrogarsi, magari anche nelle ore o addirittura giorni successivi all’incontro che ha avuto con le tue parole. Ma andiamo per ordine, ecco la storia in breve: È il 1991 e Omar Raddad , giovane di ventinove anni di origine marocchina, lavora presso la villa dove vive la ricca vedova di Jean-Pierre Marchal , uno degli amministratori dell’omonima azienda di attrezzature per automobili, nonché figlio del fondatore della stessa. Sto parlando di Ghislaine de Renty – in Marchal , come si diceva una volta – che all’epoca dei fatti che ci riguardano ha 65 anni ed è figlia di Robert , un industriale morto durante la seconda guerra mondiale, dopo

Sei giraffe morte

Storie e Notizie N. 1972 Guarda e ascolta tramite podcast su Youtube Ascolta il podcast su Spotify La foto di sei giraffe morte di sete in Kenya a causa della siccità è divenuta virale in pochi giorni .   Da cui : Prove per ennesimo pezzo con lo scopo di sensibilizzare chi legge riguardo ai cambiamenti climatici e, soprattutto, alla necessità di modificare il proprio stile di vita ovunque si trovi, grazie alla consapevolezza che il problema è mondiale e ne siamo tutti responsabili con ciascuna delle scelte che facciamo nel quotidiano, da chi votiamo a cosa compriamo , da quel che mangiamo o come viaggiamo , da cosa consumiamo a tutto quello che diffondiamo nella natura , eccetera ed eccetera . Prima : prosa ricorsiva che dovrebbe colpire per accrescimento .   Sei. Sei giraffe. Sei giraffe morte. Sei giraffe morte in Kenya. Sei giraffe morte in Kenya per la siccità. Sei giraffe morte in Kenya per la siccità causata dal riscaldamento globale. Sei giraffe morte in Kenya per la s

Credo a chi lotta per me

Storie e Notizie N. 1971 Mi chiamo Fiume , il più lungo dell’Isola nota come Nuova Guinea . È ciò che sono, che ero all’inizio e tutto quel che sarò quando sarà finita. Perché finirà, lo so, giacché è letteralmente nella natura delle cose. Eppure, lungo il corso del tempo tanto quanto di me stesso, di nomi, vita e morte di ideali e creature ne ho veduti un’infinità. Così come di parole e promesse, minacce e sentenze, preghiere e addii di umana fattura ne ho uditi altrettanti. Di chi fidarsi ? Della primissima anima incontrata o dell’ultimo arrivato? Tale è il dilemma di chi non ha scelto di far parte di questo pianeta, poiché ne fa parte, punto, e questo basta e avanza. Per spiegare la mia scelta al suddetto fondamentale quesito vorrei partire proprio dall’incipit della mia storia secondo umanità. La versione degli Iatmul : La leggenda delle omonime popolazioni indigene narra che all’alba del mondo il pianeta era composto unicamente da acqua e una sorta di mare primordiale ricopriva l’

Missioni di pace fossile

Storie e Notizie N. 1970 Proviamo ancora una volta a immedesimarci in qualcun altro, nelle cui vesti osservare e ragionare su una delle molte vergognose notizie recenti. Che so, un adolescente iracheno , una ragazza somala o un bambino del Mozambico . La giovane età è criterio indispensabile, poiché ritengo – ovvero confido - che l’esperienza abbia da tempo aperto gli occhi dei più maturi. Mettiamo quindi che dal loro peculiare punto di vista, dal rispettivo paese d’origine, sappiate che perlomeno sulla carta le genti d’occidente, militarmente vestite, siano giunte dalle vostre parti per nobili motivi. Per esempio che in ordine sparso, come da fonti ufficiali e più o meno autorevoli, l’ Operazione Atalanta abbia come principale scopo quello di proteggere le navi del Programma Alimentare Mondiale delle Nazioni Unite , salpate giustappunto per consegnare aiuti alimentari alla popolazione somala e che  la missione AMISOM sia presente nello stesso paese per formare l’esercito locale e so

Nessuno sarà lasciato indietro tranne tutti gli altri

Storie e Notizie N. 1969 Londra, 2021 Caro e fidato amico giornalista. Fidato, nel senso che ti sei fidato , ecco, e solo il tempo ci dirà se hai fatto bene o meno. Poi ci dici, ovvero scrivici su Whatsapp, facci un colpo di telefono e prega che qualcuno ti risponda. Qui è il Foreign, Commonwealth and Development Office , che ti parla. In breve, FCDO . Ecco, diciamo così, facciamo prima, che di tempo non ce n'è mai quando si fugge via. Noi, il tempo e anche te, se ce la fai. Altrimenti, ritenta e, forse, se sarai meno fiducioso, ancorché più fortunato, non riceverai più questa mia. Ascolta, prendi questa missiva come uno di quei modelli preformattati che mandano a tutti in maniera perfino automatica per mezzo di una specifica funzione compresa nel pacchetto premium del programma per la posta. Gentile Fahim – anche se so perfettamente che si tratta di un nome di fantasia – sappi che non è una questione personale se ti trovi in questa situazione . Le parole dicono tutto in tema di bu

75° Anniversario dell'Unicef con gli Storytellers for Peace

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L' UNICEF , noto anche come Fondo delle Nazioni Unite per l'infanzia, è un'agenzia dell’ONU responsabile dell'assistenza umanitaria e dello sviluppo dei bambini del mondo. L'agenzia è tra le organizzazioni di assistenza sociale più popolari e riconoscibili. Le attività dell'UNICEF riguardano la fornitura di vaccinazioni e prevenzione delle malattie, la somministrazione di cure per bambini e mamme con HIV, il miglioramento della nutrizione infantile e materna, il miglioramento dei servizi igienico-sanitari, la promozione di progetti educativi e la fornitura di aiuti di emergenza in risposta ai disastri. È il successore del Fondo di emergenza internazionale per l'infanzia delle Nazioni Unite, creato l'11 dicembre 1946, a New York, dall'Amministrazione per la riabilitazione delle Nazioni Unite per offrire conforto immediato ai bambini e alle madri colpite dalla seconda guerra mondiale. Celebriamo il 75° anniversario dell'UNICEF con gli Storytellers

Il Paese che truffa se stesso

Storie e Notizie N. 1968 C’era una volta il Paese che truffa se stesso . No, per favore, non guardarti in giro, non voltarti e lascia perdere l’atlante, per chi lo usi ancora, o qualsivoglia mappamondo digitale. Sto parlando di noi , della nazione che ci ospita tutti, nessuno si senta maggiormente degno degli altri, in questo breve racconto, non stavolta. Nel Paese che truffa se stesso , per dirne una, quella attualmente in cima alle pagine nobili dei quotidiani, si narra di un medico che per evitare di ricevere il vaccino si presenta con un braccio finto , in silicone, ma viene smascherato. In altre parole un dottore che tenta di ingannare i suoi stessi colleghi . Ma non è l’unico aneddoto imbarazzante, sai? Per esempio, per dirne un’altra non meno clamorosa, nel Paese che raggira se stesso , dopo tutto quello che ha combinato di dimostrato , oltre a tutto ciò che è stato prescritto o nascosto sotto il tappeto , c’è gente, anche inaspettatamente – o forse no – che ha il pudore di imm

La giusta conta delle vittime

Storie e Notizie N. 1967 C’era una volta la conta delle vittime . Quella giusta , la quale cresce a dismisura con il trascorrere del tempo, per buona volontà di pochi, anche solo uno, e grazie a una innata predisposizione a immaginare le vite altrui, lì, dove la coscienza brucia maggiormente. Indi per cui, partiamo da lontano, affinché la cifra finale sia la più rispettosa possibile di ciò che è realmente o tacitamente accaduto. Maggio, 1981 . Bobby Sands muore dopo due mesi di sciopero della fame e scompare la leggenda del reggae Bob Marley ; Giovanni Paolo II viene ferito gravemente in un attentato a piazza San Pietro e Donna Payant raggiunge il triste primato quale prima secondina degli Stati Uniti uccisa nell’esercizio delle sue funzioni. In poche parole, altre vittime, fortunatamente sopravvissute alla morte o decedute nelle vesti di martiri, destinate a diventar leggenda o semplice aneddoto per fissati con i record. Nello stesso mese, medesimo anno, tra le pieghe della Storia v