Post

Visualizzazione dei post da maggio, 2023

Alla fine dell’arcobaleno dei nostri abiti

Storie e Notizie N. 2155 Qui Africa, dove tutto ha avuto inizio. E, ora, anche fine. Precisamente siamo al mercato dell’abbigliamento usato di Kantamanto , ad Accra, in Ghana. Hai presente, no? Quelle vie strette e affollate tra banchi tutti uguali ricoperti da cumuli di vestiti. Pantaloni, magliette, camicie e giacche di ogni tessuto. Ma soprattutto stile e colore, secondo le mode e i gusti del momento. Un sorta di arcobaleno che come un serpente si snoda sul nostro pianeta da un punto all’altro di quest’ultimo, invece che nel cielo. Forse sarà per questo che alla fine non vi è alcun tesoro da trovare. È la solita vecchia impalcatura su cui si regge il racconto dell’umanità che abbiamo scelto di interpretare, la cui morale, per chi vive all’estremo opposto, è a dir poco amara. Nel mentre, la vita procede indifferente risalendo l’iniqua corrente all’inverso. Chiunque di noi, sul versante in cui vestirsi è il più delle volte una modalità di espressione della personalità o umore del mome

Prima e dopo che il coltello ferisca

Storie e Notizie N. 2154 Guarda e ascolta tramite podcast su Youtube Ascolta il podcast su Spotify Lunedì 29 maggio, 2023. Siamo in una scuola in provincia di Milano. Per la precisione presso l’istituto di istruzione superiore Alessandrini di Abbiategrasso. Sono appena passate le 8 del mattino, quando uno degli studenti entra in classe come tutti gli altri, ma con un fardello diverso, sbagliato o potremmo dire anche malato, nella borsa a tracolla, sulle spalle, nel cervello o in ogni parte di sé che quest’ultimo non riesce più a raggiungere. Per facilità o mere esigenze di stampa si potrebbe ridurre il refuso nell’abituale bagaglio a una pistola, per fortuna finta, e un coltello, disgraziatamente più che vero. Stringendo in una mano quest’ultimo, l’alunno di soli sedici anni – anche se a molti sembrano tanti – si avvicina alla professoressa senza che quest’ultima si accorga di ciò che sta per succedere e la colpisce all’avambraccio. Da quel momento nessuno dei protagonisti in scena

Dicono che i fascisti si sono presi la RAI

Storie e Notizie N. 2153 Guarda e ascolta tramite podcast su Youtube Ascolta il podcast su Spotify C’era una volta la RAI . La Radio Televisione Italiana , la TV di Stato , la rete nazionale , una mamma per molti. Fa sorridere sentire che c’è chi si lamenta in questi giorni della sua lottizzazione … Ma è uno scherzo o cosa? La suddetta madre è dal secolo scorso che è stata aggredita, sfruttata, violentata e fatta a pezzi a seconda degli interessi del potente o dell’amico di turno. Stiamo parlando di una delle istituzioni nostrane in cui vige quasi da sempre il più alto tasso di nepotismo e clientelismo . Solo che adesso ci sono le destre al potere e ora si prendono anche il servizio pubblico che non è più tale da un pezzo. Ma la parola chiave non è potere e neppure pubblico, bensì “ anche ”, signore e signori. Vogliamo parlare della stampa, soprattutto quella cosiddetta mainstream? Mi fate capire quale redazione tra i maggiori quotidiani ha un orientamento che non sia vicino al cen

Razzismo e antirazzismo in sette punti

Storie e Notizie N. 2152 Guarda e ascolta tramite podcast su Youtube Ascolta il podcast su Spotify Nel mio piccolo vorrei fare un po’ d’ordine su un argomento che mi tocca personalmente da sempre, ma che ritengo ancora oggi frainteso quanto ineludibile in un paese come il nostro e non solo. Sto parlando del razzismo . Ho imparato a conoscerlo letteralmente sulla mia pelle fin dalla nascita. Sono nato in questo paese alla fine degli anni '60 e basti pensare che sono stato l’unico alunno con la carnagione più scura del solito dell’intero istituto di riferimento per tutto il percorso di studi dall'asilo fino quasi all’università compresa. Rammento quel giorno alle superiori quando sentii uno dei miei professori affermare – non ricordo il motivo – che nel nostro liceo vi erano circa 600 studenti. Ebbene, la prima cosa che ho pensato è che voleva dire che i “bianchi” erano 599… Questa è stata la norma nel mio quartiere, quando giocavo in strada o nei campetti dell’oratorio. O quan

Angeli del fango e di tutto il resto

Storie e Notizie N. 2151 Angeli del fango . Il primo a usare tale espressione fu l’inviato del Corriere della sera Giovanni Grazzini in un articolo datato 10 novembre del 1966 per definire i tanti giovani che in quell’anno giunsero da tutta Italia e anche dall’estero per aiutare la città e i suoi abitanti a rimettersi in sesto a causa di una tremenda alluvione ( qui le immagini) dovuta a una successione di straripamenti del fiume Arno. Da allora sono trascorsi quasi 60 anni e possiamo affermare senza tema di smentita che sulla natura problematica dei nostri territori , se così possiamo definirla, e soprattutto sulle nostrane gravi carenze in materia di prevenzione di tali sciagure, nonché nella cura , la verifica e il rinnovamento delle infrastrutture su cui si regge l’intero paese, ne sappiamo abbastanza. Chiunque potrebbe rendersene conto in pochi secondi se dotato di una seppur lenta connessione internet. Ciò nonostante, oggi anche più di allora le pagine dei giornali si r

Uomini non essenziali

Storie e Notizie N. 2150 Care sorelle e fratelli africani, di nascita, origine o mere fattezze, il che per molti è sufficiente per dividere il mondo in due o più parti. E non sto parlando di noi, ovviamente. Vi scrivo questa mia perché non si finisce mai di imparare. Mi riferisco alle parole , già, che nel mio caso sono anche ferri del mestiere, ma per tutti noi sono pure altro, vero? Rappresentano il modo con il quale si racconta tutto, non dicendo assolutamente nulla il più delle volte, tranne menzogne o pretesti per far male e, come già detto, separarci. Ci hanno chiamato in molti modi nel tempo . Quasi mai per nome e di rado, da chi non ci conosca affatto, con un minimo di sincera curiosità verso ciò che si nasconde sotto la pelle, il più sopravvalutato degli abiti di questo mondo. Eppure, gli appellativi fuorvianti, e giustappunto divisivi, non si esauriscono mai. Mettendo da parte l’amarezza, è sorprendente quanto risulti innovativa l’immaginazione con la quale i catalogatori del

L’elefante nel cielo

Storie e Notizie N. 2149 Una storia semplice, un’altra ancora, per raccontare ciò che è sotto gli occhi di tutti , eppure… Eppure a casa di Caterina, dieci anni a breve, il telegiornale della sera piange i morti per il maltempo, mentre il padre dispiaciuto ascolta e osserva la paurosa narrazione del mezzo busto inquadrato. “Papà!” esclama all’improvviso la bambina, la quale dopo aver seguito attentamente le notizie con il genitore si è alzata dal divano e si avvicinata alla finestra per sollevare la tenda e guardare fuori, in alto, dove c’è più luce malgrado il tramonto del giorno e della ragione, dipende dai punti di vista. “Cosa c’è, cara?” fa l’uomo senza smettere di fissare angosciato il mega schermo inondato da brutte notizie dalle nostre regioni. “Guarda, c’è un elefante nel cielo !” “Sì, certo, piccola, come no. Salutamelo.” E riprende a concentrarsi sul triste bollettino. “Dico sul serio”, si lamenta la figlia alquanto irritata. Quindi abbandona la finestra e si mette tra il pa

La gente

Storie e Notizie N. 2148 C’era una volta la gente , sai? In quante occasioni l’hai sentita questa, su, e ogni volta è una menzogna, però. È una storia falsa in partenza, perché chi la scrive, la racconta e il più delle volte la urla, ha sempre un secondo fine. Anzi, ve n’è uno dietro quest’ultimo, e poi un altro ancora e alla fine c’è lui , a farsi i selfie mentre si abbuffa o si diverte alle tue spalle. A braccio, senza un ordine preciso, seguendo il caotico berciare di siffatti mascalzoni: la gente è stanca , la gente va capita , la gente non ne può più , la gente è con noi , la gente ci da ragione , la gente ci ha dato ancora una volta ragione , nonostante "la gente", nel senso della maggior parte di essa , è quella che ormai da decenni se ne sta a casa e non risponde agli appelli in un senso o nell’altro. Nel mentre, la gente è sempre sulla bocca di tutti i ciarlieri soloni di turno, facci caso. Dico tutto questo perché mi è venuto in mente leggendo di un’iniziativa di

Etnia italiana da tutelare

Storie e Notizie N. 2147 C’era una volta il mondo secondo Francesco Lollobrigida . C’era una volta altresì una popolazione definita in accordo ai dettami del Ministro dell’Agricoltura , ma non è uno sconfinamento di campo per lui, sia ben chiaro: gli esseri umani vanno coltivati come piante e allevati come bestiame. Infine, c’era una volta un paese, che poi sarebbe il nostro, attraverso gli occhi del cognato dell’attuale presidente del consiglio, per capirci. Il mondo, la popolazione, il paese, dove esiste un’etnia italiana da tutelare . Perché è a rischio, sai? Lo dicono i dati sulle nascite. Ma nella visione delle cose dei Lollobrigida di questa terra non è la razza il problema. La novità è che per loro il razzismo è diventato una questione semantica e citano perfino la Treccani, ora. Di conseguenza, nella nazione ideale per i parenti, i camerati, affiliati o servitori del premier nostrano, a disturbare la patriottica equazione ci sono loro , le variabili sbagliate, come in parte s

Valori dell’Unione Europea in Italia

Storie e Notizie N. 2146 Guarda e ascolta tramite podcast su Youtube Ascolta il podcast su Spotify C’erano una volta i valori dell’Unione Europea . C’erano e ci sono ancora, o dovrebbero esserci – nel senso che dovrebbero essere rispettati – in ogni paese dell’unione stessa. Quindi anche il nostro? Ma andiamo per ordine e partiamo da ciò che ha ispirato la storia odierna, ovvero la notizia che la delegazione dell’Unione Europea in Israele di recente ha fatto saltare un ricevimento diplomatico organizzato a Tel Aviv nella ricorrenza in cui viene celebrata la Giornata dell’Europa. Ciò è accaduto a causa della possibile partecipazione del leader del partito di estrema destra Potere Ebraico e ministro della Pubblica sicurezza israeliano, il quale porta il nome di Itamar Ben-Gvir . La spiegazione ufficiale recita: « Purtroppo quest’anno abbiamo deciso di cancellare il ricevimento diplomatico perché non vogliamo dare spazio a qualcuno le cui opinioni contraddicono i valori in cui si ident

Non è tutto oro quel che luccica

Storie e Notizie N. 2145 C’era una volta un proverbio , non è tutto oro quel che luccica , il quale ci esorta a diffidare di ciò che a una prima occhiata può sembrare apprezzabile e di indiscusso valore, ma qualora se ne accerti le effettive qualità e caratteristiche, si dimostra molto meno gradevole e meritorio. Cito quale emblematico esempio la cerimonia dell’incoronazione del nuovo sovrano del Regno isolato , più che unito, celebrata peraltro con un concerto che si è distinto più per il numero degli artisti assenti , che per i pochi che si sono esibiti. Eppure, come da tradizione, a ogni pubblica ricorrenza che riguardi i reali di Inghilterra di clamore e soprattutto bagliore ve ne sono in quantità esorbitanti. Potrei dire abbaglianti , risulterebbe assai ridondante, ma è il vero succo del discorso. Perché nell’era delle informazioni ricavabili ovunque, con ogni mezzo, da ciascun punto del mondo, sia alla vigilia che all’indomani dell’avvento della rinnovata monarchia britannica, c

Lettera a un africano del passato

Storie e Notizie N. 2144 Caro antenato, che potresti essere anche tu, papà, ma nel tuo caso ci ho scritto un libro apposta, mentre qui vorrei ampliare il discorso, ecco. Sia nel tempo che nello spazio. Tuttavia, se nella mia vicenda personale i crimini impuniti del colonialismo hanno inizio e luogo soprattutto nel Corno d’Africa, e riguardano il paese in cui sono nato e dove con ogni probabilità concluderò il mio viaggio, restando comunque nel medesimo continente la platea degli imputati risulta significativamente più vasta. È a proposito degli aspetti significativi della Storia e della memoria che ci uniscono e al contempo dividono, che vorrei inviare questa mia a te, che mi sei in un certo senso avo e in qualche modo vicino dal lato paterno, se non nell’accezione ben più nobile e universale che attiene alla mera umanità. Caro africano di allora, che vedesti giungere da oltremare in particolare gli emissari di tre popolazioni, in straordinaria misura non casualmente: inglesi, francesi

Non c’è qualcosa di sbagliato in questa storia?

Storie e Notizie N. 2143 Prima la notizia , malgrado il nome del sito. Perché bisogna sempre partire dai fatti, ovvero dalla realtà , o perlomeno quella che ciascuno di noi nel suo piccolo riesce a cogliere nelle sue verità più essenziali. Nel breve, un ragazzo di tredici anni entra in una scuola armato e spara , uccidendo nove persone, di cui otto studenti più o meno coetanei. Quante volte, negli ultimi anni, abbiamo già letto o ascoltato qualcosa di simile? Spesso negli USA, ma di recente accade ormai ovunque, anche da noi, che qualcuno esca di casa per ammazzare qualcun altro , spesso senza una ragione per noi minimamente ammissibile, comprensibile nella sua assurdità o frutto di una qualche logica, per quanto malata. Anzi, qualora si possa tirare in ballo la follia , in molti emettono un sospiro di sollievo, perché non c’è nulla di meglio di una totale assenza di senno dove quest’ultimo non trova alcun rassicurante appiglio. Nel caso in oggetto la tragedia è accaduta più vicino a

Siamo i guardiani della Terra

Storie e Notizie N. 2142 Saranno le mie origini non occidentali a farsi sentire, ma oggi vorrei essere a tutti gli effetti un membro degli U’wa , una popolazione indigena della Colombia. E allora, come tale, mi impegno a credere con tutto me stesso che il mondo in cui viviamo ci sia stato donato purché disposti a svolgere il ruolo per il quale siamo stati scelti : salvaguardare la madre Terra . Questo è il principale compito della nostra comunità: aver cura del pianeta che ci è stato affidato, punto. Non ci possono essere fraintendimenti in uno scopo così alto. Certo, per i molti siamo solo dei “ selvaggi ” . Diciamola tutta, su. Quando si legge la parola “ indigeno ” o vengono mostrate immagini di individui seminudi nel bel mezzo di una foresta, alla maggioranza degli abitanti dal lato moderno dello schermo vengono in mente arretratezza e inciviltà . Nondimeno, malgrado si viva nella medesima epoca, per alcuni è ininfluente ciò che fanno gli altri popoli della vita che gli resta. Diff