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Visualizzazione dei post da giugno, 2017

Storie per riflettere: la vita che rifiuti

Storie e Notizie N. 1488 Nei campi profughi del Sahrawi nel deserto algerino, Tateh Lehbib Braica - detto “ Il folle ragazzo delle bottiglie ” - ha avuto l’ idea di costruire case circolari con rifiuti di plastica in grado di proteggere dal vento e dal sole. La notizia ha raggiunto il quartier generale dell'Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati a Ginevra e il progetto è stato finanziato con ben 55.000 euro. E’ l’incompresa, e più che mai sottovalutata, magia delle creature respinte di questo pianeta. Disegnare orizzonti con le briciole di quest’ultimo… E poi ti chiedi perché. Pensaci, fratello, è facile da capire. Guardaci, guardati. Hai tanto , ma getti via di più . Vedi poco , eppure hai tutto innanzi agli occhi. Ma poi continui a domandartelo, vero? Perché continuano a tornare?Cosa li induce a insistere? Qual è il segreto di tale sopportazione? Pensaci, pensa a te. Volta il capo, chiudi gli occhi dell’ottuso giudizio e per un istante osserva co

Storie sui muri: vi sembra folle?

Storie e Notizie N. 1487 Leggo che il primo passo verso il progetto multi miliardario sia stato fatto. Prototipi concorrenti si stanno sfidando per realizzare il costosissimo muro di Donald Trump sul confine tra Messico e Stati Uniti. Le costruzioni dovrebbero iniziare da settembre, ha dichiarato di recente l'Agenzia doganale e di protezione delle frontiere americana . Vi sembra folle? E questo è niente. Pare che, pur di vincere l’ambito appalto, siano scese in campo le più avveniristiche fabbriche di muri del mondo. In ordine sparso, e forse un po’ delirante, vi elenco nel dettaglio le varie proposte, tutte d’avanguardia e tese soprattutto a impedire l’inaccettabile arrampicamento. Come dice il motto in corsivo sul testo ufficiale del bando, un muro valicabile è un muro morto . Il primo progetto riguarda la muraglia girevole , una roba di una modernità unica, in quanto eccelle in praticità, e al giorno d’oggi non è certo cosa da poco. Di fatti, laddove il fastidios

Storie sulla fame nel mondo da nascondere

Storie e Notizie N. 1486 Secondo l'ONU, il Sud Sudan, che ha ottenuto l'indipendenza dal Sudan nel 2011, si trova di fronte al suo "più alto livello di insicurezza alimentare". Circa 7.5 milioni di persone , quasi due terzi della popolazione, hanno bisogno di assistenza umanitaria. In alcune aree, la metà degli abitanti è malnutrita. "Ho seppellito la mia bambina più piccola sotto un cespuglio", ha dichiarato Mary Cholil che ha cercato cibo e riparo dopo che il suo villaggio è stato bruciato, parlando della figlia defunta di tre anni . Svelto. Devo esser svelto, prima che sia troppo tardi. Prima che la cosa si abitui e decida di restare. La cosa, già, non devo darle un nome, altrimenti diviene familiare, vicina, mia. Non me lo posso permettere, non ora, non io. E cosa posso fare, io? Eccola, la guardo solo per un istante, con sentimenti e pensieri rigorosamente a tempo determinato. Una donna che seppellisce una creatura di soli tre anni, la s

Storie con morale: Quando le farfalle se ne vanno

Storie e Notizie N. 1485 Una nuova ricerca inglese, che può valere per molti altri paesi industrializzati - e quindi anche il nostro - segnala la quasi totale scomparsa delle farfalle dalle città. Cosa sta causando tale fenomeno? Prima di tutto la crescente diminuzione delle aree verdi , quindi il cambiamento climatico e, ovviamente, l’aumento dell' inquinamento dovuto ai veicoli a motore e alle fabbriche. Tuttavia, le farfalle sono degli esseri speciali, una sorta di indicatore universale. La loro sparizione ci avverte che presto molte altre creature seguiranno la stessa via per l’uscita… Quando le farfalle se ne vanno. Quando le farfalle se ne vanno è semplice la risposta, al di là delle seppur fondamentali, dotte spiegazioni. Perché quando le farfalle se ne vanno vuol dire che non c’è più posto per loro. Gli scrittori delle storie da prima pagina si sono dimenticati perfino della loro esistenza. E i registi non le considerano neppure per una muta comparsata.

Giornata del rifugiato a casa di Matilde

Storie e Notizie N. 1484 Ieri è stata la Giornata mondiale del rifugiato e a casa di Matilde l’evento è stato particolarmente sentito… “Papà”, fa Matilde, sei anni e molte più lentiggini sul viso, che un giorno saranno le basi fondanti della sua bellezza, “io sono stata brava, oggi.” “Sì, cara…” risponde distrattamente l’uomo, quasi del tutto calvo, attuale base fondante dello stress, piuttosto che il tempo che inesorabile passa. Nondimeno, riprende senza soluzione di continuità l’accesa discussione con moglie e parentado riunito per l’occasione. Naturalmente non riguarda la suddetta ricorrenza, bensì un argomento ben più impellente, ovvero, cosa farne della cospicua eredità lasciata in dono dai compianti nonni. “Sono stata buona”, dichiara con orgoglio la piccola, “lo sai, mamma?” “Bene, Matilde…” le dice la donna, altrettanto presa dal conciliabolo, peraltro giunto ai preziosi immobili condivisi. Per la cronaca, oltre ai genitori della bimba, gli interessati al prezioso

Storie sull’ambiente: la specie dominante

Storie e Notizie N. 1483 Le notizie sull' ambiente , dall’ inquinamento delle isole artiche alle conseguenze del riscaldamento globale per la natura e le nostre città , si fanno ogni giorno più sgradevoli e, secondo un pericoloso meccanismo mediatico di assuefazione ai temi che richiedono maggiormente un cambio di atteggiamento e una seria presa di responsabilità, vengono sempre più confinate nel trascurabile spazio di contorno. Tipo i tramezzini tonno e carciofini, che spesso rimangono sul vassoio alle feste, fateci caso. Tuttavia, come talvolta accade, non è la realtà e tutte le sue improcrastinabili urgenze ad allontanarsi da noi, bensì l’opposto… La chiamano Storia , ci pensi? Con la esse maiuscola, da studiare, capire e soprattutto ricordare, sai? La nostra, di tutti, anche coloro che ne avrebbero fatto volentieri a meno. La specie dominante , così usano dire, principalmente i suoi più influenti leaders. Tutto per colpa, o a causa, di un’esplosione, sostengon

Storie di immigrazione: Ius Soli e Ius Celi

Storie e Notizie N. 1483 Per quanto riguarda gli immigrati, e in particolare lo Ius Soli , proseguo sulla mia abituale via alla ricerca della storia perfetta per rendere al meglio l’idea di ciò che sta accadendo nel nostro paese e non solo… C’erano una volta loro . Le ronde del mondo , ovvero del cielo . Con il collo perennemente angustiato da uno sguardo e un cuore costretti a veder migranti invasori sfrecciare da ogni punto cardinale. Indomite e ostinate creature, decise a denunciare l’immonda occupazione della personale visione della Storia e delle cose. “Maledetti cigni ”, urlavano con la gola infiammata dal livore, “tornatevene al vostro nido.” “Sporche anatre ”, berciavano altre, “voi non siete come noi.” “Eh certo”, replicava una voce accanto, “sono anatre…” “Amico, remi contro o cosa?” “Cosa?” Che volete farci, erano un po’ così, i dialoghi tra uno schiamazzo e l’altro, semplici e confusi come le bugie più stupide. “ Rondini incivili”, strillarono in molte per

Storie sulla fame nel mondo ogni 35 secondi

Storie e Notizie N. 1482 Secondo Save the Children, lo Yemen è ormai in prossimità di un crollo totale e la simultanea presenza di una quasi carestia e le infrastrutture paralizzate stanno alimentando la diffusione del colera . In particolare, i dati dicono che un bambino viene infettato ogni trentacinque secondi … C’era una volta una storia. Breve, non preoccuparti. Perché, diciamola tutta, per cosa dobbiamo davvero angustiarci? Ci vuole poco, credimi. Cinque minuti , sei al massimo. Questo è il tempo che ho impiegato per scriverla. Nulla, no? E quando il tempo è niente, qual è il problema? Già, sul serio, qual è? Che poi, a leggerla ce ne vuole anche meno. Due minuti , un minuto e mezzo a esser svelti. Uno solo per chi è dotato di occhio rapido e cervice agevole. Il che potrebbe anche voler dire leggera , ma senza offesa, credimi. Niente di personale. E per quale motivo scaldarci, poi? Ne abbiamo veramente? Trattasi perciò di racconto breve, per definizione

Storie sulla diversità: Divide et Impera

Storie e Notizie N. 1481 Dividi , questa sembra essere la ricetta per il futuro più in voga, oggi, tra chi tira le fila del pianeta. Con Brexit, il Regno Unito ha reso ancora più profondo il mare che lo separa dal resto dell’Europa e con Trump gli USA si allontanano sempre più da tutto e tutti, la Catalogna sogna un domani da divorziato nell’iberica casa comune e il Qatar si ritrova espulso dal club arabo più esclusivo al mondo, solo per dirne alcune. Divide et Impera , diceva la celebre locuzione latina. Dividi e comanda. Tuttavia, nel caos globale di egoistici interessi e ottusità travestite da politiche urgenti, è davvero difficile disegnare una mente caratterizzata da un minimo di lucidità al volante della nostra sciagurata specie. Come se fossimo simili alle formiche arcobaleno , ma in seguito separate in gruppi compatti e omogenei per tonalità e grave miopia, invece che naturale e variopinta umanità... Compra il mio ultimo libro , Tramonto, la favola del figlio di Buio

Storie sull’ambiente: sognando tra Usa e Corea

Storie e Notizie N. 1480 Eccolo, il regno tra i due paradossali, e al contempo più che reali, estremi di questo illogico mondo, che altrettanto irrazionalmente è ancora in piedi, malgrado tutto. Un leader che con le sue politiche insensate isola sempre più se stesso, il suo paese, e l’intera umanità dal resto dell’universo, e un altro che fa lo stesso nel pavoneggiarsi con i missili per suscitar collera e timori nel primo. Eccolo, nel mezzo, il sogno . Un pianeta. Vorrei solo un pianeta, di misure semplici, di forma geometrica, ma non perfetta, sai? Che ricordi qualcosa di studiato a scuola, figura piana vista dall’alto e solida qualora percorsa con passo veloce e curioso. Un pianeta, già, abitato da persone dotate di cuore e pancia, volubili e impulsive quanto vuoi, ma nel momento del bisogno capaci di fare il salvifico passo indietro. Perché la ragione annoia, è vero, ma è l’occhio lucido che scorge la buca sulla via. E, al peggio, quello che rammenta la caduta che fu

Storie per riflettere: io so versione 2.0

Storie e Notizie N. 1479 Ispirata al celebre articolo di Pier Paolo Pasolini … Io so , versione 2.0 Indi per cui, nell’era dell’informazione maggiormente condivisa, dovremmo aggiornare il sistema. Io so , noi sappiamo . E, di conseguenza, voi sapete . Io so, noi sappiamo, voi sapete che in occasione di ogni attentato di cosiddetta chiara matrice islamica , il copione dell’orrendo spettacolo viene venduto allo stesso modo. I terroristi muoiono sempre, mai che ne venga catturato uno vivo, sebbene il documento di identità e la foto segnaletica sbuchino fuori all’istante. Un peccato enorme, perché altrimenti qualcuno avrebbe potuto interrogarli, per avere risposte, per capire sul serio. E avvicinarsi alla misteriosa verità . Io so, tutti noi sappiamo, e pure voi sapete che il mondo Islamico è un'espressione priva di senso, non come la intendono i cattolici o gli ebrei, che ogni musulmano ha facoltà di vivere il proprio credo a suo modo e nessun diritto o autorevolezza

Storie di bambini: Hildur e Souley

Storie e Notizie N. 1478 Secondo un recente rapporto di Save The Children , Infanzia rubata , un bambino su 6 non riceve un’istruzione, 168 milioni sono costretti a lavorare e ogni giorno più di 16.000 al di sotto di 5 anni muoiono a causa di malattie che sarebbero curabili con facilità. Inoltre, la classifica della qualità della vita per i minori indica quale paese migliore la Norvegia , mentre all’ultimo posto si trova il Niger , dove i bambini sono continuamente a rischio di perdere la vita. Norvegia e Niger , i due estremi di una candela che brucia solo da un lato, ma stavolta è quello in basso, la porzione capovolta, nascosta, dove di rado si guarda… Hildur ha cinque anni. Souley anche. Hildur è un bambino. Souley pure, ma tu guarda la vita com’è strana. Quasi quanto le storie, no? Hildur chiude gli occhi e sogna cose. Souley sogna, punto. Hildur guarda il suo continente dal nord, ovvero dall’alto. Souley guarda il mondo né dal sud e tantomeno dal basso. Per