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Visualizzazione dei post da giugno, 2023

A chi serve la cronaca nera?

Storie e Notizie N. 2169 Guarda e ascolta tramite podcast su Youtube Ascolta tramite podcast su Spotify Non so voi, ma da qualche anno ho notato tra le notizie nostrane un aumento considerevole di omicidi e in generale reati efferati e sanguinosi . Perciò mi sono chiesto: cui prodest? Ovvero, in un’epoca in cui le vendite delle versioni cartacee dei quotidiani rendono pochi introiti – aiuti e contributi statali a parte - e la maggioranza degli incassi dovuti alle pubblicità arrivano dall’ informazione online e dai telegiornali , chi ci guadagna in particolare dalla più o meno ingente diffusione delle notizie di cronaca nera ? Mi sono preso un po’ di tempo per ragionarci e ho trovato alcuni spunti di riflessione interessanti, per non dire preoccupanti. Per esempio che qualora le storie sono solo di guerra e di morte , e quando su di esse si insiste in modo ossessivo , allora i media si trasformano in fabbriche di paura e contribuiscono a deformare le percezioni di quella realtà che

Nulla di nuovo dall'Arabia Saudita

Storie e Notizie N. 2168 In questi giorni c’è molta preoccupazione, ansia o anche solo fermento tra i calciofili europei a causa dell’incremento di una strategia che non è iniziata oggi, tramite la quale l’Arabia Saudita e le nazioni vicine, quelle ricche ovviamente, stanno lavorando per costruire campionati degni di essere seguiti e, di conseguenza, venduti. Per far ciò acquistano i super campioni o almeno pubblicamente affermati, puro e semplice. Ma tu guarda, è esattamente ciò che è stato fatto in Italia negli anni Ottanta e più avanti nel Regno Unito, con la squadra di Parigi, quella di Monaco in Germania, e le due grandi di Spagna, Real Madrid e Barcellona: creare dei dream team a suon di milioni prima e miliardi poi, per poi arricchirsi con gli sponsor, i vari gadget e, più di ogni altra cosa, i diritti tv. Ma quando lo fanno gli altri… be’, cambia tutto, no? Difatti, in particolare nel nostro paese, si parla tra le altre cose di doping finanziario e di spese folli , di capital

Paghiamo un miliardo di euro per guardare l’inferno

Storie e Notizie N. 2167 Allora, leggo l’ articolo e provo a capirlo meglio con una storia. C’era una volta un girone dell’inferno , okay? Uno di quelli costruiti al contrario , dove gli innocenti bruciano tra le fiamme e il resto del mondo, be’... fa il pubblico , ecco, ma come quello degli studi televisivi , a cui impongono quando ridere e battere le mani. Trattasi comunque di girone dantesco a tutti gli effetti, di quelli che non hanno fine, perché la dannazione eterna è nell’ossessiva ripetizione in attesa di un esito differente . E malgrado cambi la scenografia, nonché lo stile del forcone e l’aspetto dei diavoli persecutori, le vittime sono sempre le stesse . Che so, restando nel nostro orticello di casa, a mero titolo di esempio un tempo vi erano le intese da destra e da sinistra, sempre qualora si possa ancora chiamarla tale anche a posteriori, con la Libia di Gheddafi . Oggi ci sono quelle tra l’ Unione Europea e la nostra – si fa per dire – Giorgia Meloni e quel galantu

Dice che tutto si compensa prima o poi

Storie e Notizie N. 2166 Dice aspetta, rifletti. Vedrai che la vita compensa tutto, prima toglie, poi restituisce, è solo questione di tempo. Al momento li vedi come i soliti due pesi e due misure , ma prima o poi la giustizia farà il suo corso. Se non quella terrena, l’altra. Abbi fede, ecco. Dice anche che non ha senso arrovellarsi ora sullo squilibrio nel trattamento ricevuto in questi giorni rispettivamente dall’onorevole Santanchè e l’onorevole Soumahoro - che peraltro non era neppure indagato in prima persona -, in particolare da parte dei giornali, della politica e più in generale dal mondo della comunicazione a ogni livello, in rete e ovunque. La verità al fin trionferà, aggiunge con tono ispirato e rassicurante. Dice altresì di non compiere l’analogo errore osservando l’enorme clamore mediatico mondiale di fronte al seppur triste naufragio mortale di un pugno di miliardari e affini a dispetto della modesta attenzione per esempio rivolta a quello delle persone migranti al la

Se la Chiesa di Cesena avesse ragione

Storie e Notizie N. 2165 " Non è contro la persona, ma è un mandato a trasmettere valori cristiani ” La Chiesa di Cesena dopo l’ allontanamento dal centro estivo di un “ educatore gay ”. C’era una volta una storia, un’altra. Ovvero, una parabola , se preferite. Un ennesimo raccontino per riflettere, sia nel senso di "ragionarci su" che di "rimandare" al mittente lo scenario paventato. È altresì la storia di un "educatore gay", già, ma non uno qualsiasi, signore e signori timorati e moderati, tradizionali e familiarmente intransigenti. Questa è l’angosciante trama in cui il nostro riuscì a sfuggire alle attenti lenti del grande padre, più che fratello, che ci protegge dalle infinite vie del peccato. Sì, un tempo erano quelle del Signore, ma questa versione vende di più, sai com’è. Il pericoloso soggetto, uscito indenne dalle strette maglie dei seppur solerti soldati a protezione dei nostri figli, nonché auspicabili futuri membri della comunità devota,

Il paese degli illegittimi

Storie e Notizie N. 2164 C’era una volta il paese degli illegittimi . Sapete, ci sono nato e probabilmente ci vivo ancora. Talvolta a mia insaputa o, più spesso, poiché io per primo scelgo di restarvi. Sarà perché alla fine della fiera mi capita di pensare a quelli che ce l’hanno fatta a uscirne con le proprie forze, riuscendo a cambiare una volta per tutte le folli regole di chi vive all’esterno dei confini del nostro mondo. Come per esempio coloro che sono nati schiavi o lo sono diventati, e poi è arrivato il giorno in cui hanno spezzato le catene nella mente del prossimo e nella propria, ancora prima che quelle che imprigionavano braccia e gambe. Nel mio caso, sono ulteriormente ambizioso, forse, perché sogno addirittura di curare l’epidemia chiamata razzismo, pensate quanto sono ingenuo... Tuttavia, come accade quasi sempre, non sono qui oggi per parlare del sottoscritto. Vorrei parlarvi di altri illegittimi, come i 33 figli di troppo amore, più che mamme, in accordo al limite imm

Quando il lutto è una scelta

Storie e Notizie N. 2163 Oggi vorrei essere il più possibile breve, affinché le poche parole risultino più facili da rammentare e restino più a lungo impresse. A mio modesto parere, esistono due tipi di lutti . Il primo è particolarmente comune a ciascuno di noi. Che si tratti di persone, creature viventi in generale, ovvero oggetti tangibili o meno, situazioni, dinamiche o qualsiasi altro elemento importante nella nostra vita, è quando la perdita si dimostra talmente profonda e significativa che non puoi fare a meno di soffrirne. Talvolta riesci o hai interesse a esternarlo, e in altre occasioni è un qualcosa che tieni dentro. L’altro tipo non è un fatto oggettivo, al contrario non può e non deve esserlo, perché è il frutto di una scelta precisa che attiene alle più intime sensibilità e ai propri principi . È un modo cruciale , come altri degni di nota, con cui prendere posizione . Non è semplicemente una mera reazione emotiva , come può sembrare a un’occhiata affrettata. Rappresent

C’è ancora spazio tra i disegni

Storie e Notizie N. 2162 C’erano una volta quattro bambini, e già qui siamo in odore di fiaba. Quattro ragazzini dispersi e soli nella giungla, ed ecco l’avventura che in molti cercano in un racconto. La pericolosa e selvaggia foresta della Colombia, e abbiamo quanto basta per rendere la trama avvincente, guadagnandosi quello che Stephen King chiama “il dono del dopo”, ovvero la tutt’altro che scontata peculiarità delle storie migliori: la capacità di catturarti a tal punto da non poter fare a meno di voltare pagina e scoprire come va a finire. Se poi sai che non è soltanto uno di quegli adattamenti preceduti da scritte tipo “Ispirato a fatti realmente accaduti”, ma che è tutto incredibilmente vero, non posso fare a meno di spoilerare il finale, come si dice oggi. La storia ha avuto un lieto fine, ma questo non vuol dire che non sia utile leggere ciò che è accaduto quando la felice conclusione non era affatto scontata. Anche perché, come si dice spesso, il bello del viaggio è in ciò c

Berlusconi è morto lunga vita al Berlusconismo

Storie e Notizie N. 2161 Silvio Berlusconi è morto. Prima o poi doveva accadere anche a lui, cribbio. Avrebbe compiuto 87 anni a settembre e, se mi si permette un pizzico di sfogo personale, il pensiero che fosse nato lo stesso anno di mio padre e che quest’ultimo ci ha lasciato molti anni prima, pur vivendo una vita onesta e lavorando tutti i giorni per garantirci un tetto sopra la testa e qualcosa in tavola, mentre l’altro godeva di lussi e privilegi nonostante tutto quello che in questi giorni sembra rimosso, be’, mi ha sempre suscitato un po’ di irritazione, ecco, per usare un eufemismo. Tuttavia, non vorrei peccare di cattivo gusto, se non ineleganza, riempiendo questa pagina di tutto ciò che di vergognoso, se non criminale, si è macchiato l’ex primo ministro più famoso della Storia italiana. In occasioni come queste, dove non mi ritrovo in quasi nulla di quel che leggo in giro in relazione al fatto del giorno, il suggerimento dell’angolazione dalla quale dire la mia mi giunge dal

Il nuovo Istituto Luce

Storie e Notizie N. 2160 Cari telespettatori e lettori, ma soprattutto patrioti, camerati o, in una sola parola, sudditi del novello Impero dell’altrettanto aggiornata Africa orientale italiana. Qui è la Nazione – la gloriosa Italia, non il giornale, in piedi o inginocchiatevi a vostra scelta, smidollati – a parlarvi con la voce del nostro prode Ministro della Difesa Guido Crosetto, direttamente dalla verdeggiante masseria di proprietà dell’unico e solo cantore ufficiale delle gesta italiche, l’egregio e brufoloso dottor Bruno Vespa. Gli impavidi uomini delle forze speciali italiane, di stanza a Brindisi, hanno coraggiosamente liberato una nave battente bandiera turca divenuta ostaggio di 15 feroci infedeli mori o neri, comunque scuri, clandestini, vigliaccamente nascosti a bordo dell'imbarcazione al largo di Napoli. I truci selvaggi stavano tentando di sequestrare la nave con le loro letali armi bianche. Coltelli, già, ma è risaputo quanto queste razze siano abili nell’usare le

Realtà immaginazione e paesi terzi

Storie e Notizie N. 2159 Leggo la notizia e mi sforzo di capirne le implicazioni . Come al solito avverto subito dopo la necessità di rovesciare sulla pagina pensieri ed emozioni che non riesco a tener dentro a causa di quella maledetta malattia chiamata indignazione per costruirci una storia che abbia senso. Ho sempre pensato che l’indignazione fosse un virus di quelli sani, che presuppongono un minimo senso di umanità o di onestà intellettuale, ma oggi non penso di riuscirci. Forse è solo una malattia come un’altra, punto. O magari sono solo stanco perché gli anni si fanno sentire. Potrei comunque provarci, certo. Potrei ricordare che il gaudio dei nostri attuali governanti sul presunto successo ottenuto con il recente accordo sottoscritto dai paesi europei – sottolineo – sulla pelle, ovvero le vite, il sangue e il respiro, il presente e il futuro di esseri umani, è dovuto all’aver ricevuto ulteriore carta bianca per la perversa e nefanda pratica di de-localizzare l’imprigionamento

Il braccio violento e razzista della legge

Storie e Notizie N. 2158 Una delle cose che ritengo più attuali tra quelle che insegna Noam Chomsky nei suoi discorsi è di prestare attenzione non solo alle mere notizie sulle prime pagine, soprattutto ai fatti più che alle chiacchiere, ma anche a come vengono raccontate. A cominciare dalle parole che vengono usate, le quali non sono mai scelte a caso quando provengono dall’alto. Si prenda quale emblematico esempio la vicenda degli abusi della polizia a Verona, le cui intercettazioni e le infamie compiute che ne vengono fuori non starò qui a ripetere, perché a mio modesto parere spesso si dimostra un esercizio fine a se stesso, che dona clic incuriositi e nulla più. Per questo ha ragione da vendere chi sostiene che non vi dovrebbe essere alcun stupore , è solo un tabù che ogni tanto si guadagna le luci che contano. Ma, più che mai per come i suddetti fatti vengono raccontati e archiviati da tutto il sistema di comunicazione vigente, dai giornali alle istituzioni preposte passando p

Nei panni della Terra

Storie e Notizie N. 2157 Sì, lo so, è banale come premessa. Mi riferisco al fatto che vedere le cose dall’angolazione del prossimo aiuta più di ogni altra cosa a capirlo e, in generale, a capire, punto. Ciò nonostante, non mi stancherò mai di ripeterlo, credo che valga con tutto, creature viventi e cose inanimate. Perfino con la più grande tra esse, in mezzo a quel che ci riguarda direttamente, colei che le contiene tutte: la Terra. Indi per cui,  mettendomi nei panni di quest’ultima,  mi accingo a ragionare su una recente notizia . Pare che una delle nazioni più potenti e popolose che mi porto sulle spalle, la Cina, ha intenzione di perforare la mia superficie attraverso un buco tra i più profondi della storia . Inutile sottolineare quanto la cosa mi inquieti, trovandomi nelle vesti del pianeta più sottovalutato dai suoi stessi abitanti, che si da il caso essere l’unico che hanno. Perciò, mi domando: ma perché con così tante cose da fare per me – il che vuol dire per voi – vi mettete

Il problema dei migranti

Storie e Notizie N. 2156 Ho studiato in gran parte matematica all’università, anche se nel resto del tempo e con la mia stessa vita ho scelto di fare altro. Di conseguenza, posso affermare con un minimo di credibilità che conosco la natura dei numeri e delle operazioni che possiamo fare tra di loro. Ciò nonostante, come tutti noi non sono una macchina e la porzione irragionevole del mio essere - che nel mio caso si esprime nell’immaginazione necessariamente a briglia sciolta e, soprattutto, nel concentrare il totale della mia attenzione sulle imprevedibili quanto illogiche umane relazioni - alla fine ha avuto il sopravvento. Nondimeno, a ragione di quanto detto tra le modalità di approccio alle cose della vita conservo un punto di vista, come dire, freddo e razionale. È con quest’ultimo che vorrei affrontare con voi un’ indiscrezione sull’ennesima soluzione dell’Unione Europea su come gestire le persone che giungono sulle nostre coste e frontiere prive del sacro permesso di soggiorno.