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Visualizzazione dei post da gennaio, 2017

Giorno della memoria spiegato ai bambini

Storie e Notizie N. 1428 Cos’è il Giorno della memoria , dite? Te lo dico subito, piccolo. Vedrai che sarà facile, piccola. E' molto più semplice di quel che sembra. Prima di tutto, sapete cos’è la memoria ? Sì, lo so che è così, la conoscete anche meglio di me, immagino, ma io ve la spiego lo stesso. Male non potrà farmi, credo. Tutt’altro. Allora, la memoria è come una scatola , una scatola grande ed elastica, che può crescere a dismisura. Quanto? Eh, dipende da voi, anzi, da noi. Da quante cose ci mettiamo dentro. Quali cose? Be’, quelle che un po’ tutti riteniamo importanti, che ci hanno fatto provare forti emozioni e pensare forti pensieri , per esempio. Cosa sono i forti pensieri? Sono quelli che una volta che ti entrano in testa, sono così ingombranti e assordanti che con grande difficoltà riesci a liberartene, ma siccome ci tieni e non vuoi dimenticarli del tutto… … li mettiamo nella scatola , bravi. Ma torniamo al punto. Cos’è il giorno della memoria

Tortura Trump funziona

Storie e Notizie N. 1427 Il neo presidente degli Stati Uniti ha effettuato la prima intervista in TV. Nell’occasione ha dichiarato che la tortura funziona e che occorre rispondere al fuoco col fuoco … C’era una volta un gioco. Uno di quei giochi di ruolo , che vanno tanto di moda, oggigiorno. Ha sempre avuto tanti nomi, a differenza del luogo o l’epoca in cui occupa il tavolo e, come per ogni gioco, c’è chi si diverte, chi resta a guardare e chi non si diverte affatto. E’ un gioco di ruolo, questo l’ho detto, ma non ho aggiunto che trattasi di passatempo con le carte . Be’, più che passarlo, in realtà il tempo lo ruba, e talvolta riesce pure a cancellarlo e allora tocca ai giocatori del turno seguente il difficile compito di recuperare. Il tempo andato. La carta principale ha anch’essa varie denominazioni, ma oggi puoi chiamarla Trump , ovvero una specie di jolly . Poi ci sono le carte vittime , le carte complici , le carte resistenti e le carte passive . Il numero di

Storie di immigrati in Italia: Morte di un profugo suicida

Storie e Notizie N. 1426 Pateh Sabally , 22enne originario del Gambia, si è suicidato annegando in Canal Grande a Venezia, dicono i giornali. Dicono pure che secondo la legge nessuno era obbligato a tuffarsi. Che quattro salvagenti è il prezzo da pagare. Per lo spettacolo … Guardalo questo film, anche se l’hai già visto, lo so. L’abbiamo tutti già visto e siamo di nuovo qui. Sarà forse che non l’abbiamo capito. Magari sarebbe andata meglio con i sottotitoli in lingua . Che colpisce dove il cuore non duole, poiché ormai non batte più. Proprio così, questa è una storia di morte che sopravvive a se stessa. Perché, come in una sorta di girone infernale costruito in uno studio televisivo a forma di stivale, c’è qualcuno che ha un disperato bisogno di raccontarla. E una perversa abitudine ad ascoltarla. A orecchie e memoria serrate. Guarda la scena, malgrado sia vecchia, ma sempre di moda. C’è il mare, nostrum per eccellenza, stavolta. C’è la nave, i viaggiatori e lu

Di valanghe e superstiti consapevoli o meno

Storie e Notizie N. 1425 Otto persone, tra cui due bambini, sono state tratte in salvo nell’hotel seppellito da una valanga lo scorso mercoledì. "Trovare questa gente ci fa sperare ulteriormente in altri superstiti", ha dichiarato una dipendente della Protezione Civile. Superstiti… Li guardiamo con affetto e comprensione. Siamo in pena per loro ma al contempo gioiamo per il loro respiro, l’abbraccio con i salvatori, il ritorno a casa, tra noi. Che siamo da qualche parte e guardiamo e leggiamo di loro. Di quelli che non ce l’hanno fatta e contiamo. Quelli rimasti indietro, il peso del dolore, del vuoto riempito dalla valanga, sì. Ma sull’altro piatto del destino ecco che arrivano loro. I sopravvissuti. Quelli che sanno, quelli che davvero hanno visto, quelli che c’erano, altro che chiacchiere. Quelli che dovremmo ascoltare per primi e per ultimi. I fortunati, malgrado tutto. Vogliamo parlar di fortuna, allora? Davvero? Allora, di sicuro con molta meno ra

Storie sui diritti umani: Lasciatemi morire

Storie e Notizie N. 1424 Fabiano Antoniani, in arte Dj Fabo , in seguito a un grave incidente stradale è rimasto cieco e tetraplegico. A 39 anni, malgrado molte cure, ha deciso di concludere qui il suo viaggio. “Signor presidente della Repubblica, mi chiamo Fabo e vorrei essere libero di morire”. Con queste parole – qui il video – insieme alla fidanzata ha chiesto a Mattarella di esortare il mondo della politica a prendere una decisione riguardo alla cosiddetta legge di fine vita . Chi mi conosce meglio sa che ho un rapporto con la morte basato sul panico assoluto, ma qui non si sta parlando del sottoscritto, di noi, voi tutti e di te che leggi. Qui siamo nell’inviolabile regno dei diritti di uno e solo uno… Lasciatemi morire. Sono due parole. Sono molte cose, in effetti. E’ l’inizio di una storia, questa, può esser la conclusione di un’esistenza con esito triste, è probabile, ma dignitosa , amata da chi ancora ama e mai smetterà, più che mai accettata dalle uniche perso

Il terremoto cos’è

Racconto pubblicato nell'antologia: Italian short stories, a dual language book : True short stories collection to understand contemporary Italy (2017)

Neve a Roma 2017

Storie e Notizie N. 1422 Signore e signori, ecco a voi la neve, gelido dono del cielo. Meramente quest’ultimo, per chi ci vede tutto e chi si accontenta di riempire l’occhio e il cuore con le naturali divinità. No, non sta nevicando, adesso. Non ancora, perlomeno. Nessuna notizia in anteprima, a catturar clic e a lasciare indietro irritazione e delusione. E’ solo una storia di attesa e timore. Già, è un classico tra i più trepidanti preludi. La neve è anche questo. Un sogno da stringere tra le mani e con cui dar vita ad altri sogni di bianco colorati. Al contempo, al peggio, la morte nel sonno per i senza tutto . Se ci pensi, trattasi di paradosso banale e tra i più comuni. Ciò che è paradiso per alcuni, probabilmente pochi, è l’inverso per tutti gli altri. Le due metà di un mondo sbagliato, ma solo se lo guardi dal lato giusto. E se provi a mettere le cose a posto, ecco che ti ritrovi a marciare nella direzione errata. No, non è facile. Non è affatto evento plausibi

Da Obama a Trump cosa si può fare ancora

Storie e Notizie N. 1421 Sulle cime del regno dal complicato potere e con armi innominabili, di mezzi senza limiti e luci accecanti, ma soprattutto ombre, un sovrano succede all’altro. Obama lascia quel che Trump prende . Sì può fare , esclamò all’inizio il primo, alla stregua del dottor Frankenstein nella parodia del compianto Gene Wilder . E l’ abbiamo fatto , recita il suo commiato. Cosa farà il secondo, è tutto ancora da vedere. Ciò malgrado, quando i re si scambiano il posto, le reazioni più sorprendenti le puoi osservare tra le vite dei più inaspettati sudditi… “Tanto è tutto inutile, papà”, fa la formica piccola, precisazione ridondante, ma utile alla bisogna. “Ma di cosa blateri?” fa la formica grande, sorta di ossimoro fuorviante, laddove si pecchi di un’eccessiva pignoleria sulle dimensioni. “Di queste foglie, con le quali insistiamo nel riempire la stanza delle provviste. E non ricominciare con quella roba della cicala, che ne ho piene le antenne…” “Figlio, i